Quando la fossa diventa paradiso

Dr. Michael LaitmanDalla Torah (Numeri, 16:31-35): “Appena lui finì di dire tutte queste parole, la terra sotto di loro si spaccò aprendosi. La terra sotto di loro aprì la sua bocca e inghiottì loro e le loro case, e tutti gli uomini che erano con Korach e tutte le loro proprietà. Loro, e tutto ciò che possedevano, discesero vivi nella tomba; la terra li coprì da sopra, e sono stati persi dall’assemblea.

Tutto l’Israele che era intorno a loro fuggì dalle loro grida, perché dicevano: “Abbiamo paura che la terra inghiottisca anche [anche] noi!”. Un fuoco uscì dal Signore e consumò i duecentocinquanta uomini che avevano offerto l’incenso”.

Domanda: Cosa significa “discendere vivo nella tomba”?

Risposta: Se tu sei completamente immerso nei tuoi desideri egoistici, senti chiaramente la contraddizione tra questi desideri e il Creatore, e questo ti brucia come il fuoco. Tu senti la vergogna, l’annientamento, l’opposizione assoluta, e non sai cosa fare con questi desideri, quindi ti bruciano. Questo si chiama inferno. Dopo tutto, la tomba, l’inferno, è una vergogna.

Pertanto, “discendere vivo nella tomba” significa sentire un’intensa vergogna, però questa è una correzione graduale.

I desideri e le caratteristiche appaiono costantemente e per questo ci vergogniamo. Tuttavia, ciò che accade a livello fisico non è connesso affatto a ciò di cui la Torah sta parlando. La vergogna spirituale è la cosa peggiore. È veramente un inferno.

Domanda: E’ detto: “Tutto l’Israele che era intorno a loro fuggì dalle loro grida, perché dicevano: “Abbiamo paura che la terra inghiottisca anche [anche] noi!”. Quali sono questi desideri?

Risposta: Tutto il resto delle caratteristiche della persona che sente di stare attraversando ora uno stato di purificazione e beneficia di questa emancipazione ed elevazione uniche.

Il fuoco della vergogna colpisce e influenza tutto da tutte le parti, perché questo è un unico sistema integrato dentro di noi. Ne consegue che la vergogna spirituale sia l’essenza. Lui ha creato Malchut, Tzimtzum Aleph (la prima restrizione) e l’intero sistema che si basa solo sul sentimento di vergogna.

I mondi sottostanti hanno sette compartimenti e il più profondo di loro si chiama Sheol. Quelle persone stolte caddero proprio nello Sheol.

Secondo la volontà del Creatore, il terreno cedette in profondità in modo che l’influenza distruttiva dello Sheol non potesse distruggere il mondo.

Questo parla della distanza massima tra Mosè e Korach. Tuttavia, allora c’è una correzione e all’interno non rimane nulla. Lo Sheol stesso diventa Gan Eden (Il Giardino dell’Eden, il paradiso)! Dopo tutto, infatti, il male non esiste.

Tutti i nemici sono coloro che bramano per il Creatore. Pertanto, Sheol diventa Gan Eden, proprio come il Monte Sinai diventa una montagna sacra e tutto il suo odio, ingrandito 625 volte, diventa una montagna sacra sulla cui sommità, in precedenza, c’era stato l’accumulo più negativo ed egoista che possa esistere nella natura, la persona incontra il Creatore.
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Dalla trasmissione di Kab TV “I Segreti del Libro Eterno” 20.05.2015

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