Com’è il popolo, così è il Leader

Dr. Michael LaitmanDomanda: Nella spiritualità, Mosè è la testa ed il popolo è il corpo. Il motivo è il ruolo di Mosè, ovvero, unire le persone a lui. Se parliamo di un vero leader, questo è un lavoro duro, pieno di dolore, sangue e lacrime.

Risposta: Nel mondo egoistico, tutto avviene in modo completamente diverso. Un leader preferisce il comando e il denaro, e il movimento verso l’obiettivo sembra diverso.

Leggi il Libro dei Salmi del Re David in cui egli loda il Creatore o scrive della sua propria insignificanza. Questo è un approccio completamente diverso.

Re David era impegnato dalla mattina alla sera solo nella correzione del suo popolo, nel portarlo più vicino alla dazione e all’amore. Egli era il principale organizzatore del popolo al fine di farlo diventare come un insieme altruistico unificato. Il suo ruolo era quello di consolidare l’intera massa in una sola famiglia.

Questo è un lavoro per tutti i ministri di tutti i sistemi di governo, la preoccupazione di come gestire una massa immensa di persone in modo che finalmente si avvicinino e si sentano un tutt’uno.

Egli aveva la responsabilità di trovarsi davanti alla forza superiore, il Creatore. Quale tensione interna, quale forte disciplina interiore aveva per dedicare a questo ogni momento della vita senza lasciarsi andare? È incredibile. Questo è stato un lavoro molto serio e impegnativo su se stesso.

D’altronde, a questo punto è necessario tenere conto di tutto: come dormi, mangi, ti vesti, parli, cosa fai e il posto in cui si trova la tua mente in ogni momento. Tutto deve essere solo in un costante stato di ascesa, come il ticchettio di un orologio, un altro secondo, sempre di più, e deve sempre ticchettare.

Se chiedessimo ad una persona del nostro mondo se fosse pronta ad essere un leader come questo, risponderebbe: “No, questo è un compito talmente elevato che non potrei nemmeno avvicinarmi”.

Così, in passato i leader d’Israele o i profeti sono stati designati dal Creatore, cioè erano ad un livello in cui a loro non apparteneva nulla.

Però oggi tutto si è capovolto: corruzione e avidità solo per costruirsi una villa o possedere un’isola. In questo modo, il Creatore mostra alla gente che tutto è finito, dobbiamo lavorare su noi stessi affinché i leader che emergono dalle masse non possano fare altrimenti.

Ne consegue che il pubblico è quello che deve assumersi il serio impegno della trasformazione morale, altrimenti non ci saranno risultati e i futuri leader saranno peggiori di quelli attuali.

Ricordando i leader di cinquant’anni fa, diremmo che erano idealisti, è come ci sembra che fossero allora, ma in realtà avevano gli stessi ideali egoistici. Però allora prevalse il principio di “E’ bene morire per il nostro paese”, mentre oggi prevalgono solo i calcoli e il resto non conta.

Adesso la gente comincia a capire gradualmente di essere, dal punto di vista ideologico, in un vicolo cieco, e bisogna fare qualcosa. Anche se abbiamo cambiato le marionette al governo, la polizia e il sistema giudiziario sono e saranno sempre i più egoisti e corrotti.

Quindi, gli uomini devono cambiare loro stessi. Questo è l’unico modo in cui possiamo migliorare tutto l’ambiente che è completamente obsoleto.
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Dalla trasmissione di Kab TV “I Segreti del Libro Eterno” 27.05.2015

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