Condividere il dolore degli altri è la chiave per la rivelazione del Creatore

Dr. Michael LaitmanDa “Fruits of Wisdom” (I Frutti della Saggezza) e “He Who Shares the Public’s Grief” (Colui che Condivide il Dolore Altrui) di Baal HaSulam: “L’uomo viene valutato in base alla sua misura” cioè in base alla grandezza dei vasi, in base al contenitore ed alla sua parte interiore. La stessa mancanza verrà sempre colmata, non di più e non di meno.

Quindi, il servo del Signore che non condivide il dolore degli altri ma sente solo la propria mancanza personale, ha un contenitore per l’abbondanza che non è abbastanza grande e quindi non potrà ricevere la rivelazione generale della Divinità nel segreto della consolazione comune, poiché egli non ha preparato un vaso per ricevere questa fase più ampia ma (l’ha preparato ndt) solo per la sua fase privata.

Tuttavia, se egli condivide il dolore altrui e percepisce i problemi generali come fossero propri, allora viene ricompensato con la visione della fase completa della rivelazione della Shechina, cioè la consolazione di tutta Israele, poiché la sua mancanza è una mancanza generale e quindi l’abbondanza della santità è anche generale.

Bisogna dunque comprendere il significato di “I giusti non hanno requie”, che significa che poiché l’abbondanza è benedetta in base al livello di mancanza ed all’intensità dei desideri dei giusti, allo stesso modo, non di più e non di meno, essi si sforzano sempre di approfondire ed ingrandire i loro vasi, perché colui che dona non ha limiti, solo chi riceve li ha. Quindi, il loro unico obiettivo nella vita è quello di rafforzarsi, desiderare ardentemente che in essi si formi un vaso e così arrecare contentezza con l’espansione dei confini della santità.

Il vaso di ricezione è limitato ed il vaso di dazione è illimitato. Tutto dipende dall’uomo. Tanto quanto l’uomo tenta di espandere il proprio vaso di dazione, così riceve aiuto dall’alto. Se l’uomo è davvero interessato alla correzione ed usa tutti i mezzi che ha, potrà sempre ingrandire il proprio vaso, ovvero, aumenterà la propria mancanza per la dazione. La Luce che riforma opera sull’uomo in base a questi sforzi e corregge il suo vaso, lo prepara e lo riempie. È quindi detto “I giusti non hanno requie, né in questo mondo né nel mondo a venire”, cioè né al livello attuale, né al prossimo livello, e saranno sempre in grado di avanzare.

La chiave e la base per l’avanzamento è condividere il dolore altrui, nel senso che le mancanze aggiuntive ed il bisogno di dazione possono essere acquisiti dall’ambiente. Non vi è alcun altro luogo; l’ambiente è l’unico posto dal quale si può attingere illimitatamente e di conseguenza avanzare.

Possiamo dunque stabilire come l’uomo vede il proprio avanzamento nella vita spirituale. Oggigiorno questo riguarda chiunque, sia uomini che donne. Dipende dall’uomo, se si isola e pensa che avanzerà solo grazie allo studio oppure se partecipa alla divulgazione ed alla vita di comunità, connettendosi al gruppo con tutte le sue forze. Se l’uomo non fa questo, non potrà accumulare la mancanza per la dazione, certamente, arrivare ad una preghiera e ricevere un vaso già pronto. La Luce è in abbondanza e riempirà quindi immediatamente il vaso nel momento in cui sarà pronto.

Baal HaSulam scrisse: “L’uomo viene valutato in base alla sua misura”. In fin dei conti può valutare solo quanto ardentemente desidera essere nel vaso di dazione ed essere riempito dalla Luce. Tutto dipende solo da lui, dalla preparazione del suo vaso. Condividere il dolore altrui è la chiave per la rivelazione del Creatore.

Nel suo articolo “The Giving of the Torah” (Il Dono della Torah) Baal HaSulam scrisse che quando i figli di Israele erano in Egitto, divennero una nazione che interamente soffriva la schiavitù ed il duro lavoro nel momento in cui iniziarono a condividere reciprocamente le proprie pene. Il Faraone portò i figli di Israele più vicino al Creatore ed impose loro afflizioni sempre maggiori e, quale risultato, li obbligò a connettersi. Essi si resero conto che solo grazie alla connessione tra di loro potevano essere salvati ed uscire dall’Egitto. In questo modo l’uomo riceve la giusta mancanza.

Ne consegue che abbiamo opportunità illimitate di avanzamento, perché tutto il mondo ha bisogno di correzione. Avremo sempre la possibilità di influenzare la società e di impegnarci maggiormente nella divulgazione, senza limiti; riceveremo le mancanze dalle persone ed avanzeremo prima di loro ogni volta, così saremo i loro insegnanti e li serviremo. In questo modo, avanzeremo verso i vasi di dazione sempre più grandi.

Tutto il dolore deve avere un unico scopo: assorbire mancanze aggiuntive dall’ambiente più prossimo o da un ambiente man mano più ampio, finché tutto il mondo viene incluso nel mio vaso. Questo è lo scopo della rottura dei vasi, cioè l’osservanza dei comandamenti. Solo costruire una mancanza per la dazione può dare appagamento a tutto.

Oggigiorno vediamo che il mondo intero, inclusi noi, è già pronto per la rivelazione della mancanza per la mutua dazione. Così costruiamo il luogo per la rivelazione del Creatore, in modo da arrecargli contentezza. Tutto questo avverrà di fronte ai nostri occhi.

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Dalla Preparazione al Congresso 25/02/2014

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2 Commenti

  1. Vorrei capire bene cosa si intende x dazione, grazie.

  2. Gentile lettore, nel ringraziarla della sua gradita domanda, desideriamo informarla che, a seguito della imponente quantità di richieste ricevute attraverso un blog che viene tradotto in oltre venti lingue, sono necessari tempi comprensibilmente più estesi, le chiediamo quindi di voler gentilmente pazientare nel ricevere un riscontro.
    Rav Michael Laitman avrà cura di inviare personalmente e al più presto una risposta al quesito da lei inoltrato.
    Distintamente

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