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Le 12 Tribù di Israele

Dr. Michael LaitmanLa formazione delle 12 tribù di Israele deriva dal fatto che l’intero desiderio ha 12 parti. Il desiderio in se stesso è composto da quattro fasi di sviluppo che corrispondono al nome di 4 lettere del Creatore. Oltre a questo, il desiderio è diviso in 3 linee. E l’intera manifestazione di questo schema è il Creatore.

Quattro fasi per tre linee fa 12. Quindi, l’intera società è divisa in 12 parti. Il che risale al tempo di Giacobbe. Quando Giacobbe era connesso all’enorme ego della fase successiva, egli fu “diviso” in 12 parti perché non poteva sopportare questa situazione da solo. E coloro che sono chiamati i 12 figli di Giacobbe iniziarono a lavorare sul loro ego per trasformalo in altruismo e in amore reciproco. E’ così che furono formate le 12 tribù con le 12 bandiere per tutti i campi.

Domanda: Ciò vuol dire che ognuno dei capi di una tribù: Giuda, Beniamino, Giuseppe e così via, è una parte più grande o più piccola del mio ego?

Risposta: Certamente. Una persona è un piccolo mondo! Ha tutto dentro di sé. Ogni nome corrisponde ad una particolare caratteristica, ed ogni caratteristica ha la propria specifica correzione.

Domanda: Che genere di ego aveva Giuseppe, visto che fu venduto come schiavo in Egitto: il più grande o il più piccolo?

Risposta: Giuseppe rappresenta la totalità di tutti i tipi di ego. Ciò significa che non aveva un suo ego, per questo è chiamato “Giuseppe il Giusto”. Ma, d’altro canto, soprattutto grazie alle caratteristiche dello Tzadik (giusto), che non appartengono a tutti, fu separato dai suoi fratelli. E così poté raggruppare tutte le loro caratteristiche ed entrare con esse in Malchut, nel senso che poté rivolgersi al Faraone. Le raccolse dentro di sé, e così egli è chiamato Giuseppe, che è il simbolo di colui che “raggruppa” (L’Asof).
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Da Kab.TV “I Segreti del Libro Eterno” 11.02.2015

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“La saggezza tra I gentili, credici”

Dr. Michael LaitmanLe argomentazioni di Mosè convinsero Jethro a lasciare i suoi bambini nel campo degli ebrei. I nipoti di Jethro entrarono nella terra d’Israele e, come aveva promesso Mosè, ricevettero le terre fertili di Gerico e dei suoi dintorni.

In definitiva divennero dei maestri importanti della sapienza nella Torah. I discendenti di Jethro divennero famosi come capi del Sinedrio insegnando la Torah a tutta la comunità di Israele (Midrash Mesaper, Parshat Beha’alotcha).

Quelli fra le nazioni del mondo che hanno avuto i più grandi desideri egoistici e che riuscirono a correggerli, divennero i più grandi della generazione. Divennero superiori e maggiori rispetto ai capi delle tribù, come nell’esempio di Rabbi Akiva.

Secondo la sua radice, Israele è Galgalta ve Eynayim, i desideri più facili e più puri che non possono assorbire la luce di Chochma in loro, mentre le nazioni del mondo, quando ricevono questo metodo da Israele e si correggono, scoprono una grande Luce di Chochma.

Quindi è scritto: “Se qualcuno dice che vi è la saggezza tra i gentili, credeteci” (Eicha Rabbah 2,13) perché esiste in una fase di correzione.

Le nazioni del mondo che raggiungono il concetto di “Israele” si uniscono al popolo di Israele per diventare un ponte per la loro gente. Israele stesso non può diventare un ponte del genere, dal momento che, per fare questo, sarebbe dovuto diventare AHP de Aliyah, che è una salita dal basso verso l’alto.

È indispensabile quindi, diffondere la Saggezza della Kabbalah al mondo intero.
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Dalla trasmissione di Kab TV “I segreti del Libro Eterno” 11.02.2015

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La chiamata dell’Anima per la Terra Promessa

Dr. Michael LaitmanLa Torah, Ezechiele 36:24: “Io vi trarrò da tutte le nazioni, e vi radunerò da tutti i paesi e vi porterò alla vostra terra”.

Da un punto di vista storico gli Ebrei si sono riuniti nella loro terra sotto una spinta e per via dell’oppressione delle altre nazioni del mondo.

Allo stesso tempo dovettero liberarsi della loro religione, la quale richiedeva di star seduti ad aspettare il Messia che li avrebbe redenti delle loro sofferenze, come dice il profeta Ezechiele.

Mentre aspettavano il Messia, gli Ebrei religiosi non avevano fretta di ritornare dall’esilio alla loro terra. Solo quelli che si allontanarono dalla religione capirono di poter costruire il loro stato solo nella terra di Israele.

Ricordo me stesso come un Sionista. a quei tempi vivevo in Russia ed avevo uno scopo specifico: andare in Israele per vivere lì. Devo ammettere che il Sionismo ha risvegliato per un po’, dentro di me, delle domande molto grandi e profonde riguardo al significato della vita ma successivamente quando sono arrivato qui, ho iniziato a sentire la necessità del livello successivo del mio sviluppo: per cosa, perché e come.

Tuttavia, la domanda è riapparsa e ha continuato a disturbarmi sino a quando non è diventata “Qual è il significato della mia esistenza?”. Ora sono tra la mia gente e costruisco il mio stato, cosa c’è dopo? Allo stesso tempo ho sempre sentito di essere un Sionista.

La parola “sionista” viene dalla parola “Sion” che si riferisce al posto in cui la radice spirituale si collega al suo ramo corporeo. In questo posto, dobbiamo ricreare la nazione di Israele, ovvero, il gruppo (che consiste anche di molte milioni di persone) che vive secondo le leggi di Abramo.

Domanda: Sappiamo che nella spiritualità non c’è tempo e spazio ed adesso, improvvisamente, dici che Israele è in un certo senso un pezzo di terra santa e che ha degli attributi spirituali.

Risposta: Sì, ci sono attributi che sono al di sopra del tempo. La connessione della nazione Giudaica alla sua terra è descritta in molti scritti Kabbalistici. Questa è la ragione per cui dobbiamo tornare a questa terra e non in Uganda.

Domanda: Perchè alcuni sentono un’attrazione molto forte per questa terra e altri non la sentono per nulla?

Risposta: Dipende dalla radice della propria anima. Quando ho lasciato la Russia, a Vienna ci offrirono la scelta di emigrare in qualunque stato avessimo voluto. Di un treno pieno di Ebrei solo due famiglie, la mia ed un’altra, sono andate in Istraele; tutte le altre si sono disperse in Europa e in America.

È una necessità che si origina dalla radice spirituale e che porta le persone in Israele. Oggi si rivela in molte persone e l’umanità inizia a sentire di aver bisogno della connessione e dell’unità.

Le persone non capiscono perché ne siano attratte. Sentono questo calore e che qui c’è qualcosa! E anche quando sono arrivate qui, sentono di star bene in questo posto.

Domanda: Queste persone sono i discendenti delle 10 tribù disperse?

Risposta: No, queste sono persone completamente diverse che non sono ebree di origine ma che sentono che l’idea dell’unità è vicina ai loro cuori e che tutta l’umanità si sta avvicinando a questo.
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Da Kab.TV “L’Ultima Generazione” 23.06.2015

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Suonerete le trombe e sarete salvati

Dr. Michael LaitmanLa Torah, Numeri 10:8: I discendenti di Aronne, i sacerdoti, suoneranno le trombe; questo sarà una legge eterna per i vostri discendenti.

Una tromba simboleggia una salita, la forza di ascendere. Solo il sacerdote ha questa forza perché egli è in contatto con il Creatore. I Leviti, d’altra parte, servono i sacerdoti. La parte della nostra anima che appartiene al Creatore, è chiamata sacerdote (Cohen). I Leviti, anche loro sono la parte superiore che appartiene al Creatore, e sono impegnati nella conduzione della luce da Lui a coloro che sono inferiori. I sacerdoti lavorano dal basso verso l’alto, per amore del Creatore, mentre i Leviti lavorano dall’alto verso il basso, per il bene degli esseri creati.

La Torah, Numeri 10:9-10: Se andrete in guerra nella vostra terra contro il nemico che vi opprime, dovete soffiare un Teruah con le trombe e sarete ricordati davanti al Signore vostro Dio, e quindi sarete salvati dai vostri nemici. Così anche nei vostri giorni di gioia, alle vostre festività e alle vostre celebrazioni di luna nuova, suonerete le trombe quando offrirete olocausti e sacrifici di pace, esse vi ricorderanno davanti al vostro Dio; Io sono il Signore vostro Dio.

Le trombe sono utilizzate al fine di aumentare l’intenzione, per qualsiasi cosa e dovunque voi siete diretti, e ciò per cui vi connettete. È così perché queste non sono trombe normali che suonano una marcia, ma vasi che fanno suoni speciali a frequenze speciali e in un ordine e sequenza speciale, ripetendosi più e più volte. Tutto questo simboleggia le fasi della correzione dei vasi e delle parti dell’anima che vengono corrette in questo modo specifico. E’ la parte più complessa della saggezza della Kabbalah. Suonare lo Shofar (corno) nel nostro mondo significa semplicemente emettere alcuni suoni, mentre è un azione molto seria nel lavoro interiore di una persona.

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Da Kab.TV “I Segreti del Libro Eterno” 11.02.2015

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Riforgiare l’egoismo in dazione

Dr. Michael LaitmanLa Torah, Numeri 8:4: Questa era la forma della menorah: era d’oro lavorato a martello, dalla base sino ai suoi fiori; secondo la forma che il Signore aveva mostrato a Mosè, così egli costruì la menorah.

Domanda: Perchè la menorah è fatta da un unico blocco d’oro?

Risposta: Forgiare la menorah di oro puro significa riplasmare il puro ego nell’attributo opposto per poter dare e donare la Luce.

Allo stesso tempo, il pezzo d’oro di partenza deve essere intero e non può essere fatto di diverse parti perchè dobbiamo raggiungere uno stato in cui tutto il nostro egoismo, tutta la nostra natura, diventa l’attributo dell’amore e della dazione.

Questa è la ragione per cui questa sezione settimanale della Torah è chiamata Beha’alotcha, che significa quando ascendi alla Luce.

Il Rabash ha detto che il termine “menorah” si riferisce al corpo di una persona, e che quando la Luce del Creatore riveste questo corpo, una persona si illumina come la menorah.

Comunque la questione è come può il corpo di una persona portare la Luce Superiore quando c’è talmente tanta differenza tra gli attributi della Luce e quelli dei vasi, il che significa il corpo di una persona. Quando parliamo del corpo, ci riferiamo all’egoismo.

Egli ci ha anche detto che le difficoltà nel creare il vaso sono chiamate una mancanza e che allora il riempimento per questa mancanza può entrarvi. Ma se una persona non ha mancanze, non c’è posto per un riempimento che venga in risposta a questa mancanza, chiamato l’aiuto dall’alto.

Allora, è chiaro che una persona non può agire senza mancanze perchè non ci sarebbe altrimenti spazio per i riempimenti relativi.

Le mancanze che ci sono state date sono un aiuto dal superiore. Senza di esse, una persona non avrebbe bisogni, e il desiderio per la correzione non si accenderebbe dentro di lui. Dobbiamo processare tutte le difficoltà dentro di noi da capo ed usarle come materiale per l’illuminazione.

Il nostro ruolo è di sentire che tutto è generato dal Creatore, ma che noi dobbiamo aggiustare questa cosa e porla correttamente dentro di noi. Allo stesso tempo, una persona è in uno stato di confusione totale, ha paure, preoccupazioni ed altre cose.

Questo significa che egli si è innalzato al livello in cui è come un fragile ramo nel vento e non può trovare la sua via attorno a sè. Questo è solo il punto di partenza nel quale egli è forgiato e trasformato in una menorah. Quando il suo egoismo si è ammorbidito, il processo di forgiatura inizia. Questa è la dura transizione verso l’attributo della dazione.

Comunque allo stesso tempo, quando troviamo la connessione con il Creatore, ciò diventa un piacere, una redenzione dal nostro serpente interiore, da tutto quello che odiamo.

In altre parole, noi dobbiamo odiare quello che è dentro di noi più del dolore, ed allora non lo sentiremo. Quindi il potere della nostra intenzione ed il nostro sforzarci per il fine deve essere più grande del dolore che sentiamo perché tutto questo è misurato secondo lo stesso parametro: la forza di attrazione (la forza della dazione).

Se la forza dell’attrazione verso l’obiettivo è più grande della forza del dolore (la forza di rigetto), allora non sentiremo la forza del dolore.
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Da Kab.TV “I Segreti del Libro Eterno” 4.02.2015

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La scala dell’unione

Dr. Michael LaitmanDomanda: È possibile misurare il livello d’unione tra la gente e, in base a questo, poter dire quanto siamo lontani da un altro olocausto?

Risposta: In base al grado di connessione tra di noi possiamo misurare il nostro posto sulla scala spirituale, chiamata La scala di Giacobbe, come saliamo i 125 livelli dal nostro mondo, attraverso cinque mondi fino a quando raggiungiamo Olam Ein Sof.

In ogni mondo ci sono cinque Partzufim, in ogni Partzuf ci sono cinque Sefirot che sommati sono 125 livelli (5 x 5 x 5). La differenza tra tutti questi livelli è la maggiore connessione e unione tra noi.

Questa unione si realizza sempre in un gruppo di dieci (Minyan). Se ci connettiamo correttamente ci annulliamo e, di conseguenza, cominciamo a sentire la connessione tra noi come una nuova forza spirituale che viene scoperta nella nostra connessione.

Quanto più ci connettiamo, tanto più ognuno di noi sente il modo in cui sale sulla scala dei livelli spirituali, fino a raggiungere il gradino finale.
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Dal Programma  radiofonico Israeliano 103FM, 12.07.2015

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