Dall’Egitto alla Terra di Israele

Dr. Michael LaitmanDomanda: Nel Midrash Raba spesso è menzionata l’idea che i desideri negativi sorsero nelle spie mandate ad osservare la terra di Israele.

Risposta: Il punto è che nell’uomo esiste una debolezza iniziale che si oppone agli sforzi che gli permettono di entrare nella terra di Israele. Dopo tutto, qual è la differenza tra il deserto e la terra di Israele? Nel deserto puoi solo essere al livello di Bina, ma quando entri nella terra di Israele devi ascendere al livello di Chochma perché lì inizi a lavorare con i desideri egoistici che appaiono dinnanzi a te, e tu comprendi che adesso esiste un paradigma completamente differente, un modo di affrontare l’ego del tutto diverso. Adesso puoi iniziare di nuovo a portarlo fuori.

In Egitto hai acquisito l’ego e l’hai assorbito. Eri sotto il suo controllo ed alla fine è stato reso ancora più egoista di quello che erano gli Egiziani stessi. Inoltre hai portato fuori dall’Egitto quelli che sono chiamati i loro vasi. Durante i 40 anni di vagabondaggio, hai negato i tuoi desideri egoisti nel deserto e ti sei allenato ad innalzarti al di sopra di essi, fino al pieno successo nel farlo. In seguito c’è stata una pausa e non li hai più usati. Adesso che stai entrando nella terra di Israele, innalzi di nuovo l’Egitto dentro di te e, mano a mano, resusciti l’ego iniziando ad usarlo di nuovo.

Comunque, adesso rivolgi l’ego nella terra di Israele, visto che il desiderio dell’Egitto è stato trasformato completamente ed è stato rivolto al Creatore, all’attributo dell’amore e della dazione. Comunque, tutti i giganti (ossia gli ostacoli) ci sembrano incredibilmente grandi visto che, dopo essere stati nel deserto dove ci siamo abituati a mangiare la manna solo in relazione al Creatore e abbiamo sempre aspirato a raggiungere il livello di dazione, abbiamo bisogno di risvegliare il Faraone dentro di noi per liberare questa bestia e iniziare a lavorarci.

Questi sono i desideri più terribili che dobbiamo imparare a superare. È detto quindi, che ci sono sette nazioni di guerrieri che ci aspettano presso la terra di Israele, e che dobbiamo combatterle e conquistarle.

Così funziona l’Egitto dentro di noi e quindi, ogni giorno, l’uomo deve immaginare di essere appena uscito dall’Egitto e di star costruendo la terra di Israele rendendo esteriore questo ego interiore. Il Monte Sinai diventa una montagna sacra sulla quale è costruito il tempio.
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Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno” 02.04.2015

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