L’Abbondanza scendeva dal cielo

Dr. Michael LaitmanDalla Torah (Numeri 11: 9-10): “Quando la rugiada cadeva sul campo di notte, vi cadeva anche la manna.

Or Mosè udì il popolo che piagnucolava, in tutte le loro famiglie, ognuno all’ingresso della propria tenda; l’ira del Signore divampò grandemente e la cosa dispiacque anche a Mosè”.

In ebraico il valore numerico della parola “rugiada” è 39, il che significa che comprende 39 Luci che scendono sotto forma di rugiada. Tale aspetto perfetto della Luce può effettivamente correggere tutti i veleni, le ferite e i nostri difetti egoistici.

A tale proposito, nel nostro mondo, la rugiada è un meraviglioso rimedio ma noi semplicemente non sappiamo come usarlo, mentre gli animali, gli uccelli e gli insetti raccolgono la rugiada e la bevono. Se noi seguissimo il comportamento degli animali e sviluppassimo le nostre medicine sulla base del loro comportamento, saremmo in buona salute, invece ci riempiamo di farmaci artificiali.

Dalla Torah (Numeri 11: 11-15): “Allora Mosè disse al Signore: ‘Perché hai trattato così male il tuo servo? Perché non ho trovato grazia ai tuoi occhi e da porre il peso di tutto questo popolo su di me?

Ho generato io tutto questo popolo? Ho fatto io nascere loro, che Tu mi dici ‘Portali in grembo come la balia porta il lattante’, alla Terra che hai promesso ai loro antenati?

Dove posso trovare io la carne da dare a tutto questo popolo? Perché continua a lamentarsi con me, dicendo: ‘Dacci carne da mangiare!’.

Da solo non riesco a portare tutto questo popolo, perché è troppo difficile per me.

Se questo è il modo in cui Tu mi tratti, Ti prego uccidimi se ho trovato grazia ai tuoi occhi, in modo che io non veda la mia disgrazia”.

Non è facile seguire il cammino spirituale perché dobbiamo scoprire tutti i problemi e chiedere la loro correzione. Eppure, nessuno vuole farlo, e questo è il motivo per cui la gente si lamenta, piange e chiede “Dacci la carne”.

Se tu desideri la carne, prego prenditela! Dopo tutto la manna può avere gusti diversi. Che differenza fa? Il tipo di cibo non fa differenza. Ancora oggi mangiamo una cosa ma sentiamo il gusto come di qualcosa d’altro.

Molto presto si potrà stampare tutto ciò che si crede da una stampante tridimensionale e dovremo solo premere un pulsante per ricevere tutto quello che vogliamo.

Non è questa la manna? In realtà è la stessa cosa. L’unica differenza è che tutto questo sarà dannoso per noi perché non è altro che semplice segatura imbevuta di diversi gusti e additivi nelle cartucce di queste stampanti.

E Mosè disse che questo è il modo sbagliato. Dobbiamo scegliere il modo naturale e non chiedere della carne qualunque, ma attirare la Luce Superiore che in realtà contiene tutto. Tuttavia, le persone si rifiutano di farlo e non la vogliono.

Domanda: Questo significa che la gente ha ricordi nostalgici della vita in Egitto?

Risposta: Non è nostalgia ma desiderio di tornare a lavorare nel proprio egoismo: “Noi non vogliamo seguire la via della connessione e dell’unione. Questo è il deserto per noi: è insapore, difficile e gravoso. Dacci la carne che è quello che ci rappresenta l’ego, noi vogliamo vivere a quel livello; nessuno ha bisogno delle 39 Luci, sono troppe per noi”.

Commento: Le lamentele del popolo mettono in difficoltà Mosè, il quale grida al Creatore: “Perché hai trattato il tuo servo così male? Perché non ho trovato grazia ai Tuoi occhi che hai messo il peso di tutto questo popolo su di me?”.

Risposta: Non si tratta di un vecchio leader che ha già circa 80 anni e che ha vissuto i suoi ultimi 40 anni nel deserto, guidando il popolo.
Mosè è la nostra qualità più antica, la quale ci conduce attraverso il deserto egoistico verso la terra d’Israele, ovvero l’unione. Non c’è nient’altro che possiamo fare qui. In realtà non vi è altra via d’uscita. Noi avanziamo verso l’annientamento e il massacro oppure, in accordo alle leggi della natura, ascendiamo al livello successivo.

Noi pensiamo di scegliere il nostro futuro ma non è così. Nessuno sa cosa gli porterà il futuro, quindi come potrebbe scegliere? È un gioco da bambini.

In realtà, tutto è predeterminato e l’obiettivo è già noto, non ci resta che decidere come raggiungerlo: nel migliore dei modi e nel più breve tempo possibile oppure opponendosi e rifiutandosi ostinatamente come un asino, e allora sarai picchiato fino a quando crescerai in saggezza.

La parola “Asino” in ebraico “Hamor” deriva dalla parola “Omero”: “materia”. La materia del nostro mondo è l’egoismo, ed è in base a questa materia che avanziamo in questo momento.

Noi siamo pronti a qualsiasi tipo di lavoro tranne che per evocare la Luce Superiore, perché questa arriva solo in base al livello della nostra unione. Quando ci avviciniamo l’uno all’altro la luce viene rivelata e più ci allontaniamo e ci separiamo l’uno dall’altro a causa del nostro ego, più essa scompare.

Nel nostro stato abbiamo solo bisogno di cominciare a connetterci e allora la Luce Superiore scenderà immediatamente dall’Alto su di noi. Cominceremo subito a sentire dove si rivela la vita, che cosa significa, dove stiamo andando e quale sarà il futuro di tutta l’umanità, ma per farlo, abbiamo bisogno di connetterci e di unirci.

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Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno” 25.02.2015

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