L’ascesa in quaranta passi

Dr. Michael LaitmanDalla Torah (Esodo 34:27-28): Il Signore disse a Mosè: scrivi queste parole per te stesso, poiché in base a queste parole Io ho fatto un’alleanza con te e con Israele. Lui è stato lì con il Signore per quaranta giorni e quaranta notti; non ha mangiato pane né bevuto acqua, ed Egli ha inciso sulle tavole le parole del patto, i Dieci Comandamenti (Esodo 34:27 – 28).

Parla dell’ascesa di Malchut a Bina.

“Quaranta” è la fase in cui l’uomo va completamente al di fuori dal suo stato egoista, sale su di esso in quaranta passi (il livello di Bina, la dazione) e raggiunge la caratteristica di “Mosè”.

La Torah dà all’uomo il metodo per la sua elevazione al livello di “Adam” in cui è liberato da tutte le sue caratteristiche egoistiche. Tuttavia, questo non significa che egli diventa un asceta, digiuna, smette di essere coinvolto in cose normali, smette di lavorare e non ha una famiglia, no! Comincia semplicemente dentro di sé ad entrare più profondamente nell’intenzione per il bene della dazione.

In tutto il resto egli vive una vita normale: lavora, si prende cura della sua famiglia e comunica con il mondo intero. Però adesso tutto questo è costruito solo nella direzione di avvicinamento alla caratteristica della dazione.

Tutte le necessità restano e tutto ciò che è superfluo viene gradualmente buttato fuori, e l’uomo si muove salendo al livello in cui dentro di lui rimane solo l’intenzione chiara di raggiungere la caratteristica della dazione che si chiama “l’ascesa in quaranta passi”.

“… quaranta giorni e quaranta notti; non ha mangiato pane né ha bevuto acqua”, questo significa che l’uomo è coinvolto solo nella dazione e la raggiunge quando entra già in contatto con il Creatore, al livello di Bina.
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Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno” 30.09.2013

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