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Che cosa c’è oltre le stelle?

Dr. Michael LaitmanDomanda: Hai mai pensato che ti saresti impegnato nella saggezza della Kabbalah? Quando hai cominciato a pensare a questo?

Risposta: Io penso che sapevo di aver bisogno di conoscere che cosa c’era oltre le stelle già da quando avevo sette o otto anni. Gli immensi cieli di notte mi hanno sempre affascinato. Quando ero bambino, andavo spesso fuori e guardavo il cielo di notte. Non capivo dove mi trovavo, quello che ero, che cos’era tutto questo, e perché le stelle brillavano così misteriosamente.

A quel tempo, ho pensato che avesse a che fare con l’astronomia. Sono stato attratto da essa fino a quando mi sono reso conto che l’astronomia non è altro che una serie di calcoli meccanici, e quindi ho perso l’interesse.

A quel tempo non sapevo che cos’era la saggezza della Kabbalah e non immaginavo che avrei trovato la soluzione e il senso della vita in essa. Ma questo era sempre stato il mio desiderio. Più tardi, quando ho studiato la saggezza della Kabbalah, mi sono reso conto che era la Reshimo (Reminiscenza), che già si era espressa in me, la necessità interiore, il desiderio che non si riempie fino alla fine della creazione. Sapevo che non sarei stato in grado di fuggire da essa.

Domanda: La saggezza della Kabbalah ha un significato per tutti o solo per quelli in cui la Reshimo è rivelata e che si fanno la domanda: “Che cosa c’è oltre le stelle?”

Risposta: Io credo che, grazie ai nostri sforzi (mio e dei miei studenti), noi riveleremo la saggezza della Kabbalah a tutti, perché questa saggezza è in realtà molto vicina alla gente.

Noi scorriamo con la corrente nella barca della nostra vita che ci porta gradualmente da qualche parte. La saggezza della Kabbalah ci aiuta a partecipare a questo processo e aggiungere i nostri sforzi per lo sviluppo naturale del nostro desiderio, perché il desiderio è l’unica materia che è stata creata.

Nella misura in cui una persona partecipa all’evoluzione del suo desiderio, lui comincia ad esplorare le cause, le origini, la portata effettiva della vita, il suo scopo, e come può incidere su di esso, dove sono i limiti del suo libero arbitrio. Inoltre, egli raggiunge la sua radice, il suo punto in questo processo e il suo stato finale.

Siamo in grado di scoprire tutto ciò da noi stessi, il che significa salire al di sopra del naturale, involontario sviluppo del nostro enorme desiderio, al di sopra di tutta la materia dell’universo, raggiungendo questo enorme meccanismo. Solo coloro che sentono il bisogno e la necessità di scoprire e raggiungere l’obiettivo della loro esistenza sono autorizzati a rivelare questo. Ma se una persona non ha bisogno di questo, tu non sarai in grado di costringerlo a impegnarsi, e non c’è bisogno di farlo. Egli scorrerà con la corrente, naturalmente, in accordo alla velocità determinata dal meccanismo generale dell’universo.
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Da Kab.TV, “Conversazioni con Michael Laitman” 01.06.2015

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Umani o animali sociali

Dr. Michael LaitmanOpinione (Sergey V. Saveliev, PhD, Laboratorio di Sviluppo Sistema Nervoso, Ricerca scientifica dell’Istituto di Morfologia Umana, Dipartimento di Scienze Biologiche mediche, Accademia Russa delle Scienze Mediche, Mosca, Russia): “Tutto ciò che è definito con il termine ‘umano’ – è ciò che non porta direttamente benefici biologici. Guadagnare denaro, costruire un’abitazione, trasferire il tuo genoma alla generazione successiva, tutto questo è bestiale, non diventiamo umani; siamo fondamentalmente mammiferi aggressivi.

“La struttura della società rispecchia lo sviluppo evolutivo, ma non la razionalità dell’ umanità. I lobi frontali si sono formati per la distribuzione del nutrimento, per farci esistere uno accanto all’altro. Però vi è la necessità di altri 200.000 anni di selezione e ordinamento perché questo diventi la norma. Fino a quel momento, siamo animali sociali. Capiamo che rubare non è buono, ma nonostante tutto rubiamo! Nel frattempo abbiamo bisogno di stabilire una società gerarchica, aprendo la strada a una posizione dominante e di denaro. E una persona è come una bestia, totalitaristico.

“Agli occhi del pubblico ognuno aspira a mostrarsi come democratico e umanista, ma quando nessuno vede, tutti noi ci comportiamo come un gruppo di babbuini, entrambi gruppi di giovani e gruppi di nazioni questo è il nostro modello biologico di comportamento. Con le scimmie normalmente ciò non è importante, essere pigri, raccontare bugie, barare, rubare. Però, per le persone, vi è un divieto che è applicato a questo, così le persone si bilanciano fra le azioni delle scimmie e le azioni considerate di esseri umani.”

Il mio commento: Non possiamo costruire una società democratica di uguaglianza e pace, comportandoci come le scimmie; non abbiamo altri 200.000 anni per svilupparci al livello di Adamo (uomo) e questo non si trova neanche in natura. In natura c’è bisogno del nostro sviluppo conscio indipendente. Non abbiamo bisogno di sviluppare noi stessi; questo è impossibile. Abbiamo bisogno solo di voler essere cambiati, e gli stessi cambiamenti si risveglieranno in noi dal medesimo potere della natura che ci ha sviluppato al nostro livello. La nostra unica partecipazione all’auto-sviluppo si riassume in un desiderio per lo sviluppo stesso; questo è ciò che ci rivela la saggezza della Kabbalah.
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Antisemitismo ebreo, Parte 2: Fuggire da noi stessi

Dr. Michael LaitmanDomanda: Se c’è una richiesta subconscia, inerente le nazioni del mondo a cui gli ebrei dovrebbero fornire un buon futuro, perché il popolo ebraico stesso non capisce il proprio problema intrinseco?

Risposta: Le lamentele sono radicate nelle nazioni del mondo perché senza di noi non possono ottenere la felicità. Sentono che il popolo ebreo gli causa male perché ciò che meritano, non sta passando a loro. Questa sensazione esiste anche fra coloro che non sono mai venuti in contatto con gli ebrei. Per esempio i Coreani odiano Israele, anche se non vi è alcuna spiegazione logica per questo.

D’altra parte, gli ebrei non conoscono la loro missione. Non è stato insegnato loro: non è spiegato a loro. Stanno provano solo di evitare guai, e nel frattempo stanno scappando dalla loro missione, dal loro obbligo verso il mondo intero, una fuga con la quale non si può essere d’accordo.

I Kabbalisti hanno trasmesso segretamente la saggezza sul ruolo della gente per centinaia di anni, ora è giunto il momento di parlarne tra noi e il mondo intero.

Continua…
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Da Kab.TV “A proposito del boicottaggio di Israele” 03.06.2015

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Dr. Michael LaitmanDomanda: Perché così tanti ebrei supportano l’organizzazione del boicottaggio contro Israele, tra cui gli israeliani?

Risposta: All’interno del popolo ebraico, a seconda del suo ego che sale sopra gli altri, c’è l’impulso di essere staccato dalla propria identità ebraica. Il risultato di questo è gente nella quale esiste questa spinta particolarmente forte che vuole dimostrare a tutti che sono l’opposto, che sono preoccupati per “il bene di tutti i popoli,” che non sono Israeliani.

C’erano esempi simili nella Germania di Hitler e nella leadership americana. È ben noto che una nave di rifugiati ebrei provenienti dall’ Europa ha provato a scappare dalla morte nei campi di concentramento raggiungendo gli Stati Uniti. Nello stesso momento, un ebreo che era vicino al presidente americano l’ ha consigliato di non accettarli. Il risultato, la nave è stata inviata indietro, e le persone sono morte nelle camere a gas. Questo è successo più di una volta. E qui abbiamo bisogno di capire che è naturale che sono specificamente gli ebrei che fomentano l’antisemitismo in tutto il mondo.

Domanda: Che cosa c’è di naturale riguardo a questo?

Risposta: Se non riceviamo l’educazione giusta, la mancanza di orientamento interno conduce alcuni alla fine dello spettro egoistico opposto. Non è per caso che tanti ebrei americani sono diretti contro Israele e vogliono recidere tutti i legami con la nostra nazione. Preferiscono assimilarsi al popolo locale e diventare esclusivamente americani. Ho visto questo di recente ad un simposio di organizzazioni ebraiche americane a Washington.

Questa è la nostra natura. Questa è la radice interiore del nostro popolo che vuole scappare dal suo destino, e il suo destino è di dimostrare al mondo intero un esempio di buona connessione e di unità che risolve tutti i problemi. Finché non facciamo questo, le nazioni vengono a noi con lamentele senza la comprensione che la radice della causa sono loro stessi.

Durante l’intero esilio, l’odio verso gli ebrei e l’antisemitismo ha contrastato la tendenza nel nostro popolo alla divisione. Allora, se la pressione delle forze esteriori si indebolisce, avremmo dovuto ritirarci dal fardello degli “Ebrei,” e nulla sarebbe rimasto di noi. “Veramente, perché devo essere un ebreo? Perché devo soffrire” Qual è il vantaggio se tutti mi odiano? E’ meglio sparire e dimenticare tutto.

Continua…
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Dr. Michael Laitman(Continuazione da “La rivoluzione del 21° secolo: uomo ricco, uomo povero “)

È necessario capire che cos’è l’odio dei ricchi. Come regola, ci sono certi ambienti nella società che vogliono avviare una rivoluzione e diffondere i sentimenti di odio.

Di norma, essi sono ricchi e, solo per loro, i valori sociali sono stati rovesciati. La ricchezza li separa dalla gente, mentre vogliono condividere e fare qualcosa per il bene del paese e dei connazionali.

Ne risulta che la rivoluzione è guidata da persone intelligenti, vicino al re o al governante, che appartengono al gruppo di élite più ricche della popolazione in termini di capitale, di rispetto, di potere, e così via. Sono loro che le masse seguono.

Questo accade ovunque. E’ in questo modo che dobbiamo capire il cambiamento di valori. I leader della rivoluzione stanno esprimendo una nuova opinione. Il loro egoismo è già capovolto, e loro vogliono costruire un nuovo ordine per frenare gli impulsi umani e stabilire una più equa distribuzione delle risorse in modo che le persone non muoiano di fame e in modo da avere la possibilità di essere coinvolti nella cultura e nell’arte, così che essi acquisiscano una certa forza economica, e così via.

In altre parole, sia il popolo che i leader della rivoluzione hanno già una nuova agenda, un nuovo obiettivo. Così, l’umanità si sta muovendo in avanti.

Continua …
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Da Kab.TV “Una Nuova Vita” 14.05.2015

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Dr. Michael Laitman(Continua da “La Rivoluzione del 21° secolo: uomo ricco, uomo povero”)

Innanzitutto, la società dovrebbe essere vista attraverso l’oggetto del suo egoismo: la ricerca del piacere, che è la nostra reale natura. Questo desiderio è in costante crescita e aumenta prendendo forme e direzioni diverse. Le fasi della storia, che si sono alternate l’una con l’altra, sono la testimonianza di questa dinamica.

Nel passato le persone sopportavano di buon grado la schiavitù, era sufficiente avere cibo e alloggio, senza altre particolari aspirazioni. In seguito, gli schiavi cominciarono a lottare contro questo giogo, desiderosi di diventare persone libere. L’uomo non poteva rimanere in schiavitù e gradualmente la ricerca del piacere subiva una profonda trasformazione interna, cambiando anche l’ordine delle priorità.

In questo modo quindi la libertà non era più l’obiettivo principale. Oggi in effetti, per mantenere un buon tenore di vita abbiamo tutti la necessità di lavorare e quindi, in un certo senso, siamo nuovamente sottomessi, questa volta come lavoratori anziché schiavi, però sempre con molti vincoli e poca autonomia. Così, aumentando in quantità e qualità, il nostro egoismo modella la nostra vita.

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Da Kab.TV “Una Nuova Vita” 14.05.2015

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