La verità sul boicottaggio di Israele, Parte 5

Dr. Michael LaitmanQui, ne consegue che il boicottaggio è per il nostro bene. Ci porta più vicini all’unità perché, altrimenti, senza unità, il popolo di Israele semplicemente non ci sarebbe. Non esisterebbe.

Il boicottaggio è un chiaro esempio di ciò che dobbiamo ricostruire, il popolo e la nazione, qualcosa che ci renda compatibili con il nome di “Israele“, che significa Yashar El (Diritto al Creatore). Non sto giustificando coloro che hanno organizzato il boicottaggio. Sto guardando al processo generale attraverso il quale dobbiamo passare. Il nostro popolo avrebbe potuto iniziare l’unificazione anche prima del boicottaggio.

Ne parliamo da anni, ma non siamo stati ascoltati. Potrebbe essere che adesso, sotto le nuove condizioni, ci ascolteranno, e se non lo faranno, allora, senza dubbio, il boicottaggio si inasprirà, e noi avremo bisogno di stabilire delle connessioni reciproche in condizioni molto più difficili, perché è del tutto possibile chiuderci dentro i confini della nazione e impedirci ogni aiuto esterno. E’ sufficiente rendere il boicottaggio legittimo, e così sarà impossibile ignorarlo. Per esempio, se l’Unione Europea, ai piani alti, prendesse la decisione appropriata, allora tutte le nazioni Europee dovrebbero obbedire.

La stessa cosa succederebbe anche alle Nazioni Unite, all’UNESCO, e al resto delle organizzazioni internazionali. In questo modo, tutti coloro che oggi aiutano Israele e mantengono un contatto con Israele le volterebbero le spalle sotto la pressione degli altri, e allora non ci rimarrebbe niente, niente con cui combattere, e niente da mangiare. Qui ci sentiremmo qui sotto assedio.

Continua…
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Da Kab.TV “Sul Boicottaggio di Israele” 03.06.2015

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