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Lezione quotidiana di Kabbalah – 30.06.2015

Scritti di Baal HaSulam, “Introduzione allo studio delle dieci Sefirot“, punto 31
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Zohar per Tutti, estratti selezionati, capitolo “Il Bene e il Male”, titolo “Giorno per Giorno sgorga il messaggio e la notte rivela conoscenza”
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Scritti di Baal HaSulam, articolo “L’Essenza della religione ed il suo Scopo”, titolo “L’essenza della religione è quello di sviluppare in noi il senso di riconoscimento del male”
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Comunismo: Utopia o realtà, Parte 6

Dr. Michael LaitmanSogni infranti

A quel tempo volevano introdurre il comunismo in Russia con la forza, o condurre metodi dittatoriali in America del Sud, Cuba e Spagna.

Però un sogno è un sogno. Infatti, era corretto e buono perché andava contro l’ego; in un modo o in un altro, la gente lottava per l’equilibrio, per uguali diritti, ecc. Allora in linea di principio le nazioni sviluppate hanno capito che dovevano soddisfare almeno in parte questa aspirazione della popolazione.

Oggi il capitalismo sta già cominciando ad affondare, deteriorarsi, e dimostrare la sua fine. Il capitalismo è una fase necessaria per lo sviluppo dell’egoismo, dove con tutte le nostre forze ciascuno di noi si sforza di ottenere per se stesso, e di conseguenza siamo ad un’impasse.

Potrebbe essere che una o due generazioni hanno vissuto in prosperità, ma che con il sogno americano si è conclusa. E ora l’America e le altre nazioni sviluppate egoisticamente si deteriorano anche di più. Oggi, non c’è più nemmeno lo stesso socialismo distorto che una volta si è cercato di costruire nell’Unione Sovietica.

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[160375]

Da Kab.TV “Sulla Nostra Vita” 11.05.2015

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 29.06.2015

Scritti di Baal HaSulam, “Introduzione allo Studio delle Dieci Sefirot”
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Scritti di Baal HaSulam, TES, Volume 6, parte 16, punto 48
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Zohar per Tutti, estratti selezionati
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Scritti di Baal HaSulam, articolo “L’Essenza della religione ed il suo Scopo”, titolo “Due percorsi: un percorso di dolore e un percorso di Torà”
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Comunismo: Utopia o realtà, Parte 5

Dr. Michael LaitmanPrima o poi, l’umanità deve diventare una società felice. Tuttavia, questo può essere raggiunto sia attraverso la sofferenza sia attraverso la consapevolezza.

Il percorso della consapevolezza è un’indagine del nostro stato finale, rendendo possibile programmarlo, in altre parole, scoprire come diventare simili a lui. Allora non avremo bisogno di un “bastone” che ci guidi verso la felicità.

Come possiamo farlo? Lo stato finale di tutta la natura è di portare se stessa alla assoluta armonia ed equilibrio, quindi le persone hanno bisogno di percepire se stesse in un luogo identico, diventando come la natura, un sistema assolutamente equilibrato.

Ma finora, siamo sulla via della sofferenza; sentendola in prima persona. Che cos’è che ci impedisce?

In natura, ci sono due forze opposte che tendono verso l’equilibrio. Per ogni evento positivo o negativo, vi è il suo opposto corrispondente: plus – minus, nord – sud, e così via. Le leggi della loro combinazione sono le formule che studiamo nella fisica (materia inanimata), nella botanica (materia vegetale), e nella zoologia (materia animale).

Ma non capiamo ancora l’umano. C’è una insufficiente conoscenza e opportunità perché quando noi studiamo la natura delle precedenti fasi di sviluppo (inanimato, vegetale e animato), indaghiamo dall’alto verso il basso, dal livello più alto. Se siamo allo stesso livello di quello che dobbiamo indagare, allora non possiamo dire nulla su di lui perché siamo allo stesso livello. Così introduciamo errori a causa del nostro rapporto con l’oggetto della nostra indagine.

Per conoscere la nostra natura, abbiamo bisogno di salire ad un livello superiore, e questo non è possibile. Noi impariamo un po’ di psicologia, ma questa non possiamo chiamarla scienza perché la scienza è lo studio della natura a tutti i livelli da cima a fondo. Quindi, il livello umano è inaccessibile a noi. Noi non conosciamo noi stessi.

Qui abbiamo il supporto della saggezza della Kabbalah, che ci spiega come si può salire al livello successivo e indagare il nostro livello da lì. Studiando la Kabbalah prima di salire al livello successivo detto Adam (Uomo) o “parlante” – possiamo scoprire ciò che una persona è realmente e come raggiungere quel livello.

Secondo la Kabbalah, la modalità con cui possiamo comprendere noi stessi nel livello successivo, indagare noi stessi e da lì cominciare a comportarsi nel nostro mondo, è auto-educazione. Ciò significa che dobbiamo elevarci ad una nuova sensibilità, il livello spirituale delle relazioni e della comunità, che è definita dalla semplice condizione di “Ama il prossimo tuo come te stesso.”

Questa frase parla della legge dell’esistenza per tutta l’umanità come un’unica entità. Quando una persona comincia ad avvicinarsi a questo stato, sarà chiaro per lui che questo è il vero comunismo che la gente ha sognato una volta.

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[160335]

Da Kab.TV “Sulla Nostra Vita” 11.05.2015

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Yeshivat Haverim Mondiale – 28-06.2015

Yeshivat Haverim Mondiale
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Lezione quotidiana di Kabbalah – 28.06.2015

Scritti di Rabash, articoli “I gradini della scala”, articolo “Lo Scopo della Società”, parte 2 (1984)
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Comunismo: Utopia o realtà, Parte 4

Dr. Michael LaitmanUscire dall’impasse: che cosa è preferibile?

Domanda: perché, nonostante il fallimento del comunismo in Russia, molte nazioni lo sostengono e lo tengono in piedi e cominciano a costituire partiti comunisti?

Risposta: l’idea, di per sé, è molto interessante perché le masse vedono un futuro luminoso nel raggiungimento dell’uguaglianza, della fraternità, e della corretta distribuzione dei benefici della società. Ma ora le persone sono cambiate da quando l’egoismo ha raggiunto vette inimmaginabili negli ultimi secoli.

Perché accadono le guerre? La guerra è una purificazione, una liberazione. Trasforma tutti gli egoisti in eguali. Uccide l’egoismo in loro perché si tratta di sopravvivenza. Dopo tutto, per sopravvivere, è necessario essere connesso con tutti gli altri. E’ necessario pensare al problema comune, alla vittoria comune, al successo comune. Quindi la guerra infiamma le passioni intense ed egoistiche delle nazioni e popoli ed è una sorta di comune denominatore.

Dopo il pseudo-comunismo Sovietico, pochi anni più tardi è stato implementato in Germania, ma in forma di fascismo nazionale. In effetti, è stata la stessa cosa.

Oggi l’umanità si sta avvicinando alla guerra. Si parla già come se fosse inevitabile: “Cosa sarà, sarà, ma non c’è alternativa”. Dove una volta le persone avevano paura di premere il pulsante rosso, ora, è come se non ci fosse la paura di una guerra nucleare.

Domanda: l’umanità inconsciamente vuole la guerra?

Risposta: oggi, l’umanità è consapevole che le nostre vite non hanno alcun significato, nessuna realizzazione comune, che gli esseri umani sono in una specie di vicolo cieco della natura, che ha fatto un grosso errore, perché l’egoismo non li porta da nessuna parte. Ciò suggerisce che l’egoismo ha raggiunto la sua fine.

Noi non siamo ancora a conoscenza di questo, ma abbiamo già visto che l’ego ha intrapreso il suo corso, come lo sviluppo di un cancro. Dopo tutto, un malato non sente nulla in un primo momento, e solo più tardi comincia a sentire e capire che il tumore maligno lo sta divorando!

Ora, l’umanità sta divorando se stessa, ma deve riconoscere questo e fermarsi. In ogni caso, sia in modo positivo o attraverso la via della sofferenza, dovremo arrivare a questo, realizzare la costruzione di una società felice.

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[160138]

Da Kab.TV “Sulla Nostra Vita” 11.05.2015

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Comunismo: Utopia o realtà, Parte 3

Dr. Michael LaitmanI Geni spirituali della Popolazione Ebraica

Domanda: Perché, proprio gli Ebrei sono sempre così legati all’idea rivoluzionaria di diventare una sola famiglia?

Risposta: E’ assolutamente naturale che questa idea fosse molto vicina agli Ebrei quando andarono al di là del Pale of Settlement (Zona di Residenza- Estensione dell’impero Russo). Essi avevano sentito che, per loro, si era aperto un nuovo passaggio attraverso il quale scomparire e così, senza rimpianti, abbandonarono la loro fede perché era troppo per loro; non dava loro nessuna risposta alle loro domande, e li costringeva ad eseguire ciecamente ciò che era riportato nei libri della legge religiosa. Non volevano vivere in esilio (in villaggi lontani), così per loro la rivoluzione era la libertà, ed iniziarono a farne attivamente parte.

Al di là di questo, ardeva in loro il desiderio di portare il mondo intero ad essere una società felice, perché questo desiderio è latente nel carattere ebraico. E’ sepolto invece sotto tanti altri strati egoistici che sono veramente tipici della testardaggine degli Ebrei. Ne consegue che, da una parte, l’ego degli Ebrei punta verso la convergenza, l’aiuto reciproco, ed il lavoro tra loro. Però, dall’altra parte, punta ad una direzione completamente opposta: la competizione, l’accumulo della ricchezza, e la separazione.

In linea di principio, un carattere diametralmente opposto è tipico per loro, un carattere che è molto acuto nelle sue manifestazioni positive e negative, perché per 1.500 anni – dai giorni di Abramo fino alla distruzione del secondo Beit HaMikdash (Tempio)— gli Ebrei hanno vissuto in base alla legge “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da qui sono poi caduti dal livello dell’amore reciproco al livello dell’odio.

Essi hanno tenuto dentro di loro le reminiscenze della conoscenza dei due livelli, così non si sono rilassati e hanno nascosto questa conoscenza al loro interno. Per questa ragione non hanno tregua e sono internamente contradditori. Come dice il proverbio, ‘Dove ci sono due Ebrei, ci sono quattro opinioni’, ed è proprio vero. Questa situazione deriva dal loro passato.

Tuttavia, quando un’idea, che coincide almeno con una delle due direzioni, è rivelata loro, che sia la realizzazione egoistica o quella altruistica (in senso comunistico), ci si buttano dentro a capofitto.

Questo è il modo in cui è avvenuto in Russia, quando sono corsi a costruire il comunismo per portare tutta l’umanità alla felicità. Non pensavano a niente altro. Infatti, in quel periodo, la distruzione, la fame, il tifo, ed il teppismo avevano il sopravvento in Russia. Chi poteva immaginare di arricchirsi alle spalle di qualcun altro in condizioni come queste e poi capovolgere tutto in un’altra direzione? Non lo si poteva fare!

Tuttavia, apparve qui una contraddizione tra coloro che erano attratti e sedotti dai lati positivi del comunismo e coloro che pensavano che dovesse essere tenuto sotto un controllo specifico. Alla fine, Stalin ed il suo gruppetto si appropriarono del potere perché il popolo era più vicino a loro e li capiva più degli ideali che Trotsky ed i suoi sostenitori avevano cercato di realizzare tra le masse.

In ogni caso, noi capiamo Marx perché spiegava che la costruzione del comunismo richiede una ricerca continua. Non abbiamo bisogno di guardare alla sua teoria attraverso le lenti degli opportunisti che l’hanno distorta, preparando così il terreno ad una rivoluzione senza fondamenta, in quanto Marx spiegava che una nazione come la Russia, in base al suo sviluppo sociale, non era adatta alla realizzazione di qualche fase che puntasse nella direzione di una società comunista.

Domanda: Quando si parla del processo generale dello sviluppo umano e del ruolo che ha il popolo Ebraico in questo processo, comprendiamo che non ci sono coincidenze. Tutto accade in modo naturale. Gli Ebrei in Russia hanno immediatamente accettato l’idea del comunismo ed in questa direzione si sono sradicati e allontanati dalla religione, che sostanzialmente non aveva permesso loro di realizzarsi per duemila anni.

Risposta: Il Pale of Settlement (La Zona di Residenza- L’Estensione dell’Impero Russo) non ha dato agli Ebrei l’opportunità di realizzarsi. Inoltre, l’immagine generale della religione che iniziò a svilupparsi anche a metà del secolo ha giocato qui la sua parte. Il nostro egoismo è iniziato a crescere e ad elevarsi al di sopra dell’opinione accettata da tutti su Dio, l’inferno, ed il paradiso. Non era più possibile per un uomo rimanere allo stato primitivo, rendersi schiavo ad una simile vita per guadagnarsi il paradiso nella vita futura.

Il crescente egoismo non gli rendeva possibile di comportarsi in questo modo! Il che spinse gli uomini in tutte le aree possibili, facendoli a pezzi: industria, commercio, arte, e cultura, tutto ciò che fosse possibile!

Gli Ebrei non avevano questa possibilità, poiché erano stati sottoposti agli ordini dello Zar circa il Pale of Settlement (La Zona di Residenza- L’Estensione dell’Impero Russo) e quando tutte queste leggi improvvisamente collassarono, l’inferno intero si scatenò immediatamente.

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[160131]

Da Kab.TV “Sulla Nostra Vita” 11.05.2015

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Comunismo: Utopia o realtà, Parte 2

Dr. Michael LaitmanDomanda: L’Unione Sovietica ha fatto, a suo tempo, il tentativo di costruire una società comunista, una società di uguali opportunità. Perché l’umanità non ha imparato nulla da questa esperienza? Perché è ritornata in una simile tragedia?

Risposta: Non direi che quello che si voleva costruire nell’Unione Sovietica fosse comunismo. E’ stata una dittatura. L’impero Russo era una società feudale nella quale la popolazione era prevalentemente ignorante; i contadini erano confinati nelle loro terre.

Tuttavia, nei suoi scritti, Marx indicava che prima di costruire il comunismo, si deve passare attraverso degli specifici sviluppi sociali. Infatti, una società comunista, prima di tutto, è una società nella quale tutti hanno la consapevolezza di essere connessi come una sola famiglia, ognuno al di sopra del proprio ego, ed ognuno percepisce se stesso come parte degli altri. Il che richiede che un uomo abbia piena conoscenza della propria natura e dello scopo che deve raggiungere.

L’uomo moderno è l’antitesi della società futura. E’ totalmente contro la connessione con gli altri. Vuole pensare e preoccuparsi solamente di se stesso. Ha se stesso e la sua famiglia e di tutto il resto non gliene importa nulla, e poi, improvvisamente, gli dicono, “devi comprendere e sentire che sei una cosa sola con tutti gli altri!”. Vale a dire che deve comprendere che, in base alla legge della natura, dobbiamo raggiungere uno stato in cui saremo una sola famiglia e anche di più, perché questa famiglia è ancora ad un livello di connessione fisica tra le persone, mentre qui si sta parlando della nostra connessione interiore, non a livello fisico, ma a livello di un consolidamento interiore nel quale ognuno sente il “noi”, e non l'”io”.

Noi siamo come una sola entità completa. In altre parole, questo richiede una trasformazione interiore della persona nella sua visione del mondo, il che è impossibile da realizzare in un breve periodo di tempo, e non lo si può fare né con la forza né con la persuasione. Serve un lungo processo di educazione. Noi sappiamo che la giusta educazione per un bambino richiede un minino di 25 anni a partire dalla nascita fino all’ingresso nella vita. Di che genere di educazione è possibile parlare in Russia, quando il comunismo è stato evidentemente inserito con dei metodi violenti, con la rivoluzione, e con la lotta civile tra i diversi strati della popolazione? Alla fine, tutto si è trasformato in terrore, nel potere del terrore, ed in una contro-rivoluzione. Non c’è stato alcun socialismo o comunismo laggiù.

Domanda: Però, per quanto riguarda i primi rivoluzionari, loro avevano dei pensieri puri e degli alti ideali.

Risposta: Senza dubbio, le persone erano pronte a sacrificarsi. Quando ero ancora uno studente a Leningrado, presi in affitto una stanza da una signora anziana, una rivoluzionaria. Mi disse come se ne era stata a rabbrividire in mezzo al freddo pungente per distribuire biscotti ai soldati che stavano andando al fronte e, sebbene lei stessa avesse fame, non pensò mai a tenersi un biscotto per sé. Le persone non pensavano a se stesse, il loro ideale era la rivoluzione che in seguito iniziò a divorare coloro che l’amavano, e questo è un processo naturale. Gli ideali muovono in avanti il nostro mondo egoistico, ma dopo di questo arriva un’onda pragmatica assolutamente diversa che inizia a frantumare questi ideali e che si muove secondo le tipiche leggi dell’egoismo.

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Da Kab.TV “Sulla Nostra Vita” 11.05.2015

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