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La fortuna dei gatti

Dr. Michael LaitmanDomanda: Cosa sono queste 49 Porte di Tuma’a (Impurità) che essi attraversarono prima dell’esodo dall’Egitto?

Risposta: Noi tentiamo di uscire dal nostro ego per andare verso l’amore per gli altri, e non siamo pronti. Ci riproviamo ancora e ancora, ma non ce la facciamo. Riproviamo ancora e ancora, fino a quando, di fatto, non scopriamo che tutti noi siamo in una situazione nella quale non vogliamo lasciare l’Egitto. Non abbiamo alcuna possibilità di farlo e non ne abbiamo la forza. Non siamo in grado di andarcene. E’ assolutamente una situazione disperata.

Il nostro ego, così com’è oggi, ci spinge in tutte le cose stupide con le quali cerchiamo di riempire la nostra vita. Quindi, in che modo la nostra vita è diversa dalla vita di un gatto, oltre al fatto che un gatto è contento di sé? Ieri, il tempo era bello. Il gatto si è sdraiato e si è scaldato al sole. C’è qualcosa da mangiare, così il gatto mangia e dorme, e non c’è nulla di più che lo preoccupi.

Un uomo ha bisogno di ricevere mille volte di più di un gatto per sentirsi soddisfatto. Quindi, chi è più contento e felice, l’uomo o il gatto? Per quello che sembra a me, il gatto è più felice. Sta sempre sdraiato al sole, sa che il suo padrone gli darà sempre da mangiare, e non si preoccupa di nulla per se stesso.

Il gatto guarda sempre in contemplazione tutti i movimenti del suo padrone. Lo vede correre per lavorare, per fare un migliaio di altre cose. Non capisce perché gli uomini si rendono la vita così frenetica. Perché corrono così tanto? Ogni giorno, girano intorno alle stesse cose: portano i bambini all’asilo e corrono al lavoro, al supermercato, e a casa.

Preparano da mangiare, mangiano, vanno a dormire, per ricominciare tutto daccapo. Vale la pena correre in tondo in questo modo tutto l’anno, per fermarsi una volta all’anno per una vacanza di sette giorni?

Invece il gatto se ne va a zonzo tutto il giorno, si lecca, e a lui va bene così. Quindi, chi di noi è più contento e felice? Chi è più completo? Certamente, lo è il gatto, mentre l’uomo è la più infelice delle creature, come è scritto di Ismaele “…la sua mano sarà contro ogni uomo, e la mano di ogni uomo sarà contro di lui” (Genesi 16:12).
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Dalla 1.a parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 08.04.2015, Gli Scritti del Rabash

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L’effetto farfalla

Opinione (prof. S. Islamov): “Tutti conoscono il ciclo dell’acqua: l’acqua evapora dalla superficie della terra e dei mari e sale verso la parte inferiore dell’atmosfera, dove si condensa in nubi e quando viene raggiunta una certa quantità di vapore acqueo nelle nubi, iniziano a formarsi delle goccioline che si uniscono tra loro e quindi l’umidità ricade sulla terra sotto forma di pioggia o neve.

A partire dallo scorso secolo l’umanità ha iniziato ad interferire con questo meccanismo ed il problema non è l’ossido di carbonio, che è considerato la causa dell’effetto serra, ma proprio l’acqua. C’è stato un rapido aumento di combustione di gas naturale e, bruciandolo, sottraiamo ossigeno all’atmosfera e vi immettiamo ossido di carbonio ed acqua. Due miliardi di tonnellate di acqua vengono immessi nell’atmosfera ogni anno.

Di conseguenza il sistema del ciclo dell’acqua reagisce ad un impatto relativamente piccolo, questo è chiamato “effetto farfalla”.

Il mio commento: Le inondazioni in Europa saranno sempre più frequenti, finché l’umanità non sarà in grado di ridurre il consumo di energia e quindi il volume di combustione di combustibili fossili. Gli estremismi del cambiamento climatico continueranno fino a quando non ci sveglieremo grazie all’influenza dell’educazione integrale e ridurremo i nostri consumi a livelli ragionevoli.
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La passione del Creatore: Fare del bene alle Sue Creature

Dr. Michael LaitmanDomanda: In che modo i nostri sforzi per raggiungere la connessione tra le persone, l’unione, e da esse creare tutto un esercito di educatori e preparatori si pongono in linea con il complessivo processo della correzione?

Risposta: Noi siamo in questo mondo e per prima cosa dobbiamo essere connessi con il Creatore. Per questo ci connettiamo e formiamo un gruppo tra di noi. Ma così è impossibile ascendere alla spiritualità se non lo facciamo per la liberazione di tutte le anime che si trovano nell’ego.

La passione del Creatore: Fare del bene alle Sue Creature

Abbiamo raggiunto uno stato chiamato la redenzione finale. Abbiamo già iniziato a raggiungere questa rivoluzione nel passato quando abbiamo lasciato la Babilonia 1500 anni prima di Cristo fino all’anno 2014.

Domanda: In questo mondo, dov’è Abramo che ha lasciato la città di Babilonia con i suoi studenti?

Risposta: Abramo è in noi, tutto il nostro gruppo che vuole avanzare verso la dazione e la rivelazione del Creatore da sé e che si tira dietro tutto il mondo. La missione di questo gruppo si chiama Abramo.

Pensate che Abramo di cui ci parla la Torà sia il nome di una persona o di un concetto, di una missione, di una scuola, o di un movimento? Vi immaginate Abramo come un uomo vecchio con un bastone, un rivoluzionario che voleva cambiare il mondo?

Abramo è il nome di un’inclinazione, di un movimento, di un’idea, di una filosofia, di una prospettiva, e quindi egli è chiamato il padre della nazione. Grazie a questa conoscenza, a questo approccio, a questa filosofia, gli uomini possono gestire la loro vita in modo diverso – non secondo i desideri dei nostri corpi fisici ma secondo il nostro spirito che desidera ardentemente uscire verso uno spazio più grande. Noi ce lo abbiamo dentro, e dobbiamo scoprirlo e viverlo.

Domanda: Perché ci dovremmo rivolgere alle persone e insegnare loro questa ideologia?

Risposta: E’ impossibile completare la correzione diversamente. Dobbiamo attraversare lo stato in cui ci troviamo tutti nel mondo adesso, dall’anti-amore e dall’anti-dazione all’amore e alla dazione. Acquisiamo i vasi, le mancanze, i desideri, con i quali potremo poi scoprire una diversa realtà.

Domanda: Chi richiede questa correzione? E’ stata una spinta di Abramo?

Risposta: Si tratta della passione del Creatore, Egli vuole la nostra correzione! Il suo desiderio di fare del bene alle Sue creature.
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Dalla Lezione quotidiana di Kabbalah del 11.04.2014, Conversazione sulla Divulgazione: Domande e Risposte con il Dr. Laitman

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 20.04.2015

Preparazione alla Lezione
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Argomento della lezione “Il giorno dell’Indipendenza in Israele “
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Scritti di Baal HaSulam, “Un discorso per il completamento dello Zohar
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La situazione in Europa è la reminiscenza dei giorni di Hitler

Dr. Michael LaitmanNelle notizie (riafan.ru): ” Il mediatore per i diritti umani del ministero degli Esteri russo ha detto che la tolleranza mostrata dall’Occidente per quanto riguarda l’aspetto dell’antisemitismo, nazismo e xenofobia è diventata la ragione per la rinnovata partenza degli ebrei dalle nazioni europee di oggi.

“La situazione si sta sviluppando su larga scala ed è già vicina ad una condizione critica. Gli attivisti per i diritti umani avvertono in particolare che l’antisemitismo è diventato il motivo per l’esodo degli ebrei dai paesi dell’Unione Europea verso Israele. L’Occidente, insieme con il neonazismo, sono la reminiscenza degli anni 1930 in Germania durante l’ultimo secolo.

“Durante il periodo di Hitler e del regime nazista, gli ebrei non avevano un posto dove fuggire, mentre l’apparente tolleranza della xenofobia e del nazismo dei governi e di molte potenze occidentali ha portato alla morte di milioni di persone. I politici dell’Unione europea e degli Stati Uniti devono ricordare le lezioni della storia e non aiutare il falsificare della storia da parte di scienziati bugiardi e del resto degli estremisti”.

Il mio commento: Penso che tutto sta accadendo secondo il piano generale dello sviluppo egoistico dell’umanità, che deve portare un’ondata di antisemitismo e odio reciproco generale. Il popolo di Israele sarà al centro di questo odio universale. Questo aspetto dell’egoismo come un male totale è necessario per attivare la pressione sugli ebrei, costringendoli a implementare il metodo di unione dell’umanità e in questo accordo, la scoperta del Creatore.
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Boomerang

Dr. Michael LaitmanDomanda: Se non ho trovato un compito nella divulgazione che mi sia congeniale, sarebbe possibile occuparsi della “divulgazione interna” invece di quella esterna, il che significa mantenere l’intenzione?

Risposta: No, quello non è un sostituto. Noi non sappiamo qual è la nostra intenzione. Le intenzioni si costruiscono dentro di noi attraverso la Luce che da. Le persone non sono collegate o in controllo della loro intenzione.

Le mie intenzioni sono determinate dalla mia situazione corrente. Non sono capace di creare un’intenzione dentro di me a mio piacimento. Non mi possono nemmeno sedere provare a non pensare ad un elefante bianco e sforzarmi di pensare ad un alligatore verde senza distrarmi.

Tutte le mie intenzioni sono il risultato dello stato in cui mi trovo. Non posso transformarmi in un pulsante per poter accedere o spegnere la mia intenzione, per cambiare intenzione da una parte o dall’altra. Questo è impossibile.

Devo lavorare con l’ambiente, con la disseminazione e lo studio, e grazie alla mia energia ai miei sforzi e impegno la Luce che Riforma arriverà e cambierà la mia intenzione. Non posso controllare la mia intenzione. Solo attraverso i miei sforzi e le mie preghiere posso richiamare una risposta riguardo al mio desiderio di cambiare che tornerà a me come un boomerang e la Luce Superiore mi cambierà.

Non posso costruire me stesso; è come se uno facesse nascere se stesso. E’ solo possibile esercitare un’influenza che renderà possibile questa nascita. Ma quell’influenza è tutto il mio lavoro. Come posso svegliare la Luce in modo tale che produca l’intenzione corretta dentro di me?

La mia preghiera, la mia MAN (Mayin Nuvkin – acque femminili) lavora con i miei desideri. Allora ho bisogno del contatto con il gruppo, con il lavoro reciproco,l’invidia, la lussuria e l’onore verso gli amici e l’ammirazione per quello che loro apprezzano o non apprezzano. In questo modo acquisisco almeno una qualche manzanza per la dazione, anche se siamo egoisti nel frattempo, Lo Lishma (non nel suo Nome).

Ma io non posso cambiare la mia interiorità da solo, non posso darmi la direzione verso determinati pensieri ed intenzioni. Non ho questo sistema di controllo in modo da potermi calibrare nel modo corretto.
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Dalla seconda parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 3.04.2014, Domande e Risposte con il Dr. Laitman

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Non possiamo capire e misurare il Creatore

E’ scritto nello Zohar: “Non c’è nessuno come te tra tutti i saggi delle nazioni del mondo”. Si sta parlando dei discernimenti interiori di una persona. Cohen (il sacerdote), Levi, ed Israele sono chiamati Giudei perché sono attratti verso l’unione (che ha la stessa radice in Ebraico). Gli scienziati o i filosofi hanno il desiderio umano di raggiungere lo stesso traguardo, ma è pura teoria se non c’è l’aspirazione per il cambiamento e la correzione di se stessi.

Questo lavoro è solamente della mente e non del cuore. Ma noi dobbiamo correggere il cuore, vale a dire i desideri dell’uomo. I filosofi, invece, vogliono fare la stessa cosa ma nella mente, e perciò si confondono e si buttano nell’ “idolatria”, creando ogni genere di fantasia nella propria mente.

Tutte le qualità, tranne Israele (coloro che puntano a Yashar- El, diritti al Creatore), sono chiamate le nazioni del mondo, poiché non sono attratte all’adesione con il Creatore al fine di donarGli piacere. Le nazioni del mondo sono divise in settanta nazioni ed Israele è diviso in 12 tribù ed in molte altre parti, il che significa che la divisione è infinita. Allo stesso tempo, ognuno di noi è inserito in tutti gli altri. Questo succede come conseguenza della frantumazione del vaso, che va visto come la nostra preparazione.

Così, quando leggiamo nel Libro dello Zohar di qualche filosofo o di un giusto dobbiamo considerarli come proprietà che sono dentro di noi. L’intera Torà è scritta rispetto ad una sola persona che racchiude in sé l’intero mondo. La domanda è se questa persona è creata come qualcuno che può conseguire il Creatore attraverso i vasi interiori che gli sono stati dati: il suo desiderio di ricevere e la saggezza della mente.

Naturalmente no! L’espansione dei nostri vasi, attraverso i quali conseguiamo il Creatore senza filosofeggiare su di Lui, come i saggi delle nazioni del mondo fanno, avviene solamente attraverso la forza superiore che ci fornisce il Masach (schermo) e la Luce che Ritorna. Si tratta di un’espansione totalmente diversa dei vasi rispetto a quelli che possiamo espandere con la saggezza.

Se un uomo studia qualcosa con la logica, acquisisce della saggezza, il pensiero, ed una conoscenza generale. Ma i suoi vasi di percezione per conseguire il sistema divino, il sistema superiore di funzionamento, non ne vengono allargati. Egli non impara a conoscere le forze che operano in lui; non studia il Creatore. Infatti, il Creatore può essere conseguito solamente attraverso l’acquisizione dei Suoi attributi. Se un uomo non cambia le sue qualità, allora egli rimane ancora colui che riceve sotto il dominio del suo desiderio di ricevere e la mente, che serve il desiderio di riceve, tenta di appagarlo.

Questo è il modo in cui ci comportiamo in questo mondo e non c’è niente che possiamo farci. A meno che non riceviamo aiuto dall’alto, un aiuto che espande i nostri vasi di percezione e ci fa avere i nuovi vasi della dazione, non conseguiremo il Creatore. Noi non abbiamo idea di cosa sia il mondo Divino o spirituale.
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Dalla 2.a parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 18.08.2013, Il Libro dello Zohar-Introduzione

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Addestrando l’asino

Dr. Michael LaitmanDomanda: Come posso arrivare al punto dove ricevo ogni sensazione in ogni momento correttamente?

Risposta: La cosa più importante è che devi essere staccato da te stesso e provare ad aderire emotivamente e mentalmente all’Elyon (Unico Superiore). Voglio vedere me stesso come mi vede il Creatore.

Perché amiamo i bambini piccoli? È perché si comportano onestamente e naturalmente, senza ipocrisia. Un bambino vuole qualcosa, lo afferra. Con lui, ogni cosa è semplice e aperta, in altre parole, entro uno stato di comportamento: lui sente riempimento dalla natura, si comporta così. Gli adulti fanno tanti tipi di calcoli, quindi non possono tollerare se stessi o gli altri.

Comunque, quando guardiamo un bambino, immediatamente vediamo ciò che lo motiva e quel che lo dirige. Vediamo il suo carattere. Dopo tutto, lui si comporta molto semplicemente e nel presente. Questo è un comportamento unidimensionale, dietro il quale niente viene nascosto. Dobbiamo cominciare a guadare noi stessi in questo modo, dal punto di vista del Creatore e come Lui mi ha creato, mi adempie, e cambia le Reshimot (reminiscenze) in me in ogni momento, grazie ai quali costantemente scopro me stesso in una situazione nuova e in un mondo che cambia.

La Reshimo definisce chi sono dentro e come ricevo il mondo. Devo continuamente realizzare il Reshimo come se fosse “Non c’è nessun altro oltre a Lui,” il buono che fa il bene. In rapporto con il mio stato interiore, il mondo esteriore, e in rapporto con tutti, l’unità della provvidenza viene rivelata.

Se provo a guadare tutto ciò che sta succedendo attraverso gli occhi del Creatore per quanto sia possibile, poi grazie a questo, comincio a imparare e diventare come Lui, come un bambino che imita un adulto. Apparentemente, il bambino non riceve nessun beneficio da questo, ma nonostante tutto, lui vuole essere come l’adulto. Cresciamo anche noi in questo modo.

La cosa principale è quella di dividere i due strati di pelle: quel che è connesso alla carne e lo strato esteriore. Dobbiamo poi acquisire una visione più obiettiva di noi stessi dal lato.

Tutti i consigli sono derivati da lì: accettando l’opinione dell’ambiente, l’opinione del gruppo, invece dell’opinione di me stesso, e aderendo ad un amico e facendo il mio desiderio come suo desiderio. In una forma come questa, gradualmente cominciamo a separarci da noi stessi e vediamo noi stessi dal lato.

Chiedo che la Luce mi influenzi e mi dia comprensione, sensazione, e il riconoscimento della necessità di fare qualcosa con me stesso. Voglio cambiare anch’io.

Una bestia aderisce alle Reshimot che sale dentro di lui e lo realizza senza alcuna richiesta esterna. Si chiama istinto, un comportamento naturale sul livello dell’ inanimato, vegetale, e animato.

Se voglio andare via da questo comportamento e guardare a quel che sta succedendo a me dal lato, comincio ad esaminare il mio comportamento e a cambiarlo. Qui, ho bisogno della Luce che Riforma: ho bisogno del gruppo. Questo è il punto da cui ho cominciato a svilupparmi sul livello di Adamo (Uomo/umano), il primo punto dal quale Adamo comincia a crescere in me sopra al comportamento istintivo, bestiale.

Può essere che continuo ad agire sotto l’influenza dei miei istinti perché non ho la possibilità di essere liberato da essi. Tuttavia, costantemente provo a vedere me stesso dal lato, come una persona che cammina accanto al suo cane e lo tiene con un guinzaglio.

Nel frattempo, vediamo che la bestia gestisce la persona. Tuttavia, egli coscientemente lascia fare al suo asino questo in modo che, intanto, può insegnargli. Quando addestriamo un animale selvaggio, prima di tutto, facciamo quel che vuole in modo che si abitui alla persona accanto ad esso, e dopo questo, siamo in grado di montarlo e gradualmente cavalcarlo.

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Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 04.05.2014, Scritti di Rabash

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Una pace precaria che strapperà l’Economia mondiale a pezzi

Dr. Michael LaitmanOpinione (Mark Leonard, direttore, Consiglio Europeo per le Relazioni Esterne): “Nel 1914, l’ordine economico mondiale è crollato a causa del fatto che le sue nazioni più potenti sono andate in guerra. Un secolo dopo, le grandi potenze sono contrarie allo spargimento di sangue – e perversamente, questo potrebbe essere l’innesco per il dipanarsi dell’economia globale.

“I sovrani di una volta mandavano la cavalleria quando volevano ridisegnare le mappe. Ora, il campo di battaglia principale è l’economia. In molti luoghi d’azione, le sanzioni hanno preso il posto degli attacchi militari. Le competizioni dei regimi commerciali diventando importanti quanto le alleanze militari. Lo storico americano Edward Luttwak chiama questo una competizione di geoeconomia, definita come ‘grammatica del commercio, ma con la logica della guerra’.

“I negoziati sul commercio, troppi, sono diventati un’arma economica. Con l’appassire delle speranze per un accordo globale, sono in atto un labirinto di negoziati commerciali bilaterali e regionali. Ma piuttosto che collegare il mondo in un unico sistema, forti attori regionali stanno cercando di creare porte di mercati con accesso preferenziale per le proprie aziende a scapito degli stati più deboli.

“Una teoria ottimistica una volta ha dichiarato che le aziende multinazionali avrebbero fatto nazioni un tempo ostili, più dipendenti l’una dall’altra e che questo le avrebbe rese una forza di pace. I governi, sono stati mantenuti, avendo illuminanti interessi nel garantire l’apertura, con regole prevedibili che consentano alle aziende di prosperare, senza impedimenti da confini politici.

“Ma crescenti tensioni tra le grandi potenze stanno trasformando questi cavalieri di un tempo del mondo aziendale in garanzie. Le istituzioni multilaterali che avrebbero dovuto essere i sorveglianti benigni di una nuova era vittoriosa e di cooperazione ora stanno diventando un campo di battaglia per la competizione geopolitica “.

Il mio commento: Non può essere diversamente dal momento che il mondo si sta sviluppando attraverso lo sviluppo dell’egoismo, quindi il male sta spingendo il mondo in avanti. Pertanto, essere ottimisti significa non conoscere la base per lo sviluppo del mondo. È scritto, “ho creato l’egoismo e ho creato la Torà per la sua correzione, “e senza la conoscenza per correggere l’egoismo con la sua forza opposta, abbiamo soltanto la forza negativa nel mondo, che lo controlla e lo spinge

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Liberarsi dall’Angelo della morte

Dr. Michael LaitmanL’Hagada di Pesach ci dice che una persona ha la possibilità di pianificare la propria vita e diventare il suo padrone. Ci spiega l’obiettivo che lui deve raggiungere, i mezzi per realizzarlo e ciò che lui deve cambiare dentro di sé. Ci dà tutti i dettagli.

L’Hagada di Pesach, in primo luogo, dà ad una persona i mezzi per capire che cosa la sua vita è oggi e quanto sia limitato e morto.

Rivela come uno può fare un passo avanti e uscire da questa vita morta per salire ad uno stato sopra la nostra natura attuale, al fine di raggiungere il livello ideale di libertà.

Questo è chiamato liberazione dall’angelo della morte, perché ci eleviamo sopra la morte.

Domanda: Che cosa significa superare la morte?

Risposta: Significa vivere una vita eterna.

Domanda: Questo significa che non morirò mai? Non ho mai visto una sola persona che è vissuta per sempre.

Risposta: Solo i corpi muoiono. Ma noi scopriamo un’altra entità in noi stessi, che è l’essere umano interiore, il mio “io”. Questo “Io” interiore viene rimosso dal mio corpo e non sente la morte.

Coloro che vogliono davvero ottenere la libertà e la vita eterna possono imparare come realizzare questo utilizzando la saggezza della Kabbalah. E’ del tutto possibile, come è scritto: “Vedrai il tuo mondo nel tempo della tua vita”, cioè, siamo in grado di rivelare in esso la forza superiore, il Creatore. Ognuno è in grado di raggiungere questo obiettivo in quanto le porte sono aperte a tutti, è necessario solo il desiderio.
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Da Kab.TV “Una Nuova Vita” 31.03.2015

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