Nel mondo quantistico il futuro influenza il passato

Dr. Michael LaitmanNotizie di stampa (Hi-news.ru): “Un nuovo studio dice che adesso noi conosciamo tutto sulle particelle quantistiche, ma non le possiamo misurare con precisione. Nel complesso possiamo calcolare la probabilità statistica dei possibili risultati. Questo fatto non è un calcolo-non accurato in se stesso, ma la registrazione di un fenomeno naturale.

“Non solo non conosciamo lo stato delle particelle quantistiche, ma fino a quando non le misuriamo, sono del tutto indefinite e non chiare. Il diretto processo di misurazione costringe le particelle a cambiare approssimativamente il loro stato.

“Non tanto tempo fa, gli scienziati studiavano le qualità delle particelle solo attraverso degli esperimenti teorici, mentre una diretta osservazione ha forzato i soggetti studiati a nascondere le loro qualità quantistiche.

“Negli anni ’80 gli scienziati hanno predisposto degli strumenti speciali che misurano con molto attenzione questi sistemi sensibili, senza portarli a collassare. Gli strumenti hanno permesso agli scienziati di prevedere lo stato futuro con un’approssimazione vicina quasi al 90%, il che significa che sono riusciti a realizzare il processo in nove casi su dieci.

“La teoria quantistica suggerisce che nel mondo quantistico, il tempo cambia in due direzioni mentre secondo la fisica classica, proprio come nel mondo classico, tutto scorre solamente in una direzione. Il risultato dell’esperimento ha stabilito la simmetria del tempo.

“Le informazioni che sono state raccolte indicano che lo stato quantistico del sistema mette insieme le informazioni del passato e del futuro. L’illustrazione grafica del tempo nel mondo quantistico dovrebbe essere indicata con una freccia con due teste”

Il mio commento: E’ strabiliante come tutte le qualità tipiche della natura quantistica siano state descritte dalla saggezza della Kabbalah 5776 anni fa dal primo Kabbalista che scoprì il mondo dell’al di là, che si trova al di là del mondo fisico ed egoistico. Adamo (il primo uomo) ne scrisse nel suo libro L’Angelo Raziel (La forza nascosta), che si riferisce alla forza generale di connessione, che consiste nell’amore e nella dazione.
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