Rifugio

Dr. Michael LaitmanDomanda: L’Olocausto, che colpì la nazione Giudaica, è stato l’evento più tragico di tutta la nostra storia. Ma quando vediamo come l’anti-Semitismo stia guadagnando terreno in tutto il mondo, sembra che invece di diventare parte del passato, l’Olocausto sia possibile anche oggi. Può succedere ancora l’Olocausto?

Risposta: Il punto del processo che sta avvenendo nei nostri confronti serve a farci pentire della nostra natura egoistica e a chiedere di sostituirla, sostituire l’odio con l’amore fraterno. E al fine di realizzare questo obbiettivo, abbiamo bisogno di conoscere l’intero programma della creazione.

La scienza della Kabbalah spiega che tutta la creazione è un sistema analogico e chiuso, le cui parti sono tutte interconnesse a tutti i livelli in un’unica sfera. In questo modo, ogni elemento influenza tutti gli altri elementi e tutti prendono armoniosamente parte al sistema, tranne l’uomo.

Immaginate una sfera che contenga tutta la natura inanimata, le piante, e gli animali che esistono tutti in totale simbiosi gli uni con gli altri. Anche se vediamo come uno di essi mangia l’altro, è solamente perché l’uomo, la creatura più sviluppata, è incline al male ed egoista per natura.

L’egoismo ci separa e ci costringe ad avvantaggiarci a spalle degli altri, a competere e a fare le guerre. Ogni uomo si sente meglio se riesce a passare davanti agli altri, invece di lasciare che gli altri passino davanti a lui.

La natura umana è opposta alla perfetta natura globale ed integrale, che è un sistema chiuso e circolare. Ma, alla fine, l’umanità dovrà raggiungere l’equivalenza con la natura e conseguire lo stato meraviglioso e perfetto in cui tutte le nazioni del mondo saranno unite.

C’è una nazione speciale che è chiamata la nazione di Israele, la quale possiede il metodo per conseguire l’unione.

Questa nazione ha vissuto in questa unione per 1.600 anni, dal periodo dell’antica Babilonia in avanti.

Dopo l’uscita dall’antica Babilonia, la nazione Giudaica attraversò la terra di Canan, l’Egitto ed il deserto del Sinai, ed infine raggiunse la terra di Israele, dive visse fino alla distruzione del Tempio e la sua cacciata nell’ultimo esilio. Per circa 1500 anni, questa nazione visse in base al principio di ama il prossimo tuo come te stesso.

La nazione Giudaica visse nel conseguimento della natura generale dell’unione, e grazie a questo conseguì le leggi della natura generale, conseguì il “Creatore“, o la perfezione, l’amore e la dazioni reciproci.

Dopo di che cademmo delle altezze dell’amore nell’odio ed in questo modo diventammo uguali a tutte le nazioni del mondo, in mezzo alle quali stiamo vivendo tutt’oggi. Ma circa cento anni fa, la nazione Giudaica ebbe l’occasione di ritornare nella terra di Israele per ricreare lì lo stato di Israele un’altra volta.

Lo stato di Israele ha bisogno di essere creato in base al nostro programma, le leggi attraverso le quali vivevamo, cioè le leggi dell’unione e della nazione e dello stato. Senza questa unione, che si addice alla nazione Giudaica, cioè, amore per il prossimo come per se stessi, non possiamo diventare una nazione. Questa è la ragione per cui siamo ancora chiamati un insieme di esili.

Solamente con la realizzazione del metodo dell’unione che ci è stato dato, costruiremo la nazione di Israele. In caso contrario, non possiamo essere considerati una nazione. E’ come se vivessimo insieme, in un solo paese, ma in realtà, ogni persona fa per sé. E’ così che viviamo oggi. A molte persone piacerebbe anche andarsene, e se ne andrebbero volentieri se avessero la possibilità di vivere bene all’estero.

Qui non c’è lo spirito di una sola nazione che vive in un solo paese; sulla sua terra. Somiglia di più ad un rifugio in cui siamo raggruppati insieme perché non abbiamo avuto altra scelta. Tuttavia, mentre rispetto alle precedenti generazioni, immediatamente dopo l’Olocausto, quando i Giudei fuggivano dagli altri paesi, Israele somigliava ad un rifugio, oggi non lo è più perché oggi ogni persona ha la possibilità di viaggiare nel mondo e di vivere ovunque voglia. Si possono incontrare degli Israeliani in ogni parte del mondo. Cioè, ci stiamo disperdendo ancora una volta in tutto il mondo, come se la minaccia fosse passata e potessimo uscire dal rifugio.

Ma in base al programma della creazione, dobbiamo diventare una sola nazione, e non lo dobbiamo fare per vivere bene, ma per dare a tutti gli altri un buon esempio. Questo è il significato di diventare “una Luce per le nazioni del mondo”.

Dovremo realizzare questa unione che lo vogliamo oppure no. Perciò, sperimenteremo ogni sorta di problemi dentro la nazione di Israele, insieme all’odio terribile e all’antisemitismo che arrivano da fuori, dalle altre nazioni, fino a quando tutto questo non ci costringerà ad unirci. Ma possiamo arrivare ad essere consapevoli da soli del bisogno di unirci ed iniziare a lavorarci in base al metodo della Kabbalah, che spiega come amare il nostro prossimo come noi stessi. Allora non avremo più bisogno di essere spinti a farlo dai conflitti interni e dall’odio esterno.
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Da Kab.TV “Una Nuova Vita” 14.04.2015

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