Vai alla tua terra

Dr. Michael LaitmanBaal HaSulam, “L’eredità della terra”, Israele non ritorna alla propria terra finché tutti non diventano come un fascio.

La terra (Eretz) si riferisce al desiderio (Ratzon). Vogliamo acquisire la “terra d’Israele” la quale è un desiderio speciale che deve essere mirato al Creatore, Yashar-El (diretto al Creatore). Significa che dobbiamo focalizzare il nostro desiderio sul Creatore, allo scopo di dare e questo viene espresso quando focalizziamo noi stessi sull’amore per gli altri.

Com’è tutto ciò che concerne la locazione geografica dello Stato d’Israele? È in merito ai rami e radici? La nazione ebraica può vivere sulla propria terra solo se compatibile con le leggi che operano fra la nazione e la terra spirituale d’Israele.

Significa che quando i miei desideri sono focalizzati sul dare piacere al Creatore, viene espresso in dare piacere all’altro secondo il principio che tutto Israele sono amici e hanno la responsabilità reciproca l’uno per l’altro; e di non fare agli altri quello che è odioso a te; amare il tuo amico come te stesso; come un uomo con un cuore, ecc.

Se sono attratto da questo, significa che correggo tutti i miei desideri con l’aiuto della Luce Superiore, e allora essi cambiano da desideri stranieri a desideri interni; cambiano da una terra secca al desiderio per Yashar El. Poi, come entrano nella terra spirituale d’Israele nella spiritualità, io sono attratto alla terra d’Israele nella corporeità.

Questo è il motivo per cui il Creatore ha mandato Abramo in Babilonia alla terra, la quale in quei tempi era la terra di Canaan, in modo che potesse correggere se stesso, e sentire la vera natura di Yashar El. Si tratta sia di lavoro interno che di azioni in merito corporali. Le famiglie degli studenti di Abramo hanno raccolto i loro averi, i loro cammelli, le loro pecore, e capre e hanno viaggiato in quel posto. Questa transizione era secondo il loro lavoro di connessione, secondo quello che Abramo aveva insegnato loro.

La gente nel mondo non capisce la legge di compatibilità fra un ramo e una radice. Però ciò è stato espresso anche in Babilonia, quando la sua gente si sparse in tutto il mondo. Prima erano come una nazione, anche se erano tante tribù e famiglie estese. Poi quando l’ego è scoppiato fra loro e ha cominciato ad espandersi, i segni di separazione apparvero.

Le persone connesse tra loro, si allontanarono uno dall’altro, e poi si divisero in gruppi che alla fine hanno lasciato Babilonia e si sono dispersi in tutto il mondo. Le nazioni del mondo sono state create in questo modo. Si sono formate secondo i desideri egoistici che hanno determinato le loro unicità e che potrebbero andare d’accordo con questi. Conseguentemente, vediamo che oggi ogni nazione ha una sua mentalità unica, costumi, tradizioni, ecc.

In più, il popolo di tutta la Babilonia che aveva un punto nel cuore si è raccolto intorno ad Abramo senza riguardo per le tribù o le famiglie estese delle quali facevano parte. Quando hanno sentito il messaggio diffuso da Abramo, hanno sentito che volevano far parte di quel gruppo, il quale era diretto verso Canaan secondo la legge del ramo e radice.

Il resto del popolo non sapeva perché erano stati attratti da posti diversi. E’ lo stesso oggi: una persona non sente che è il Creatore che gli manda tutto nella vita e che Lui lo guida in una direzione o in un’ altra. Sembra che tutto succeda per caso, senza una causa, anche se nulla è casuale nella natura. I motivi sono semplicemente nascosti a noi.

D’altra parte, il gruppo di Abramo ha ricevuto un ordine chiaro: “Andate alla vostra terra.” In altre parole, gli studenti hanno sentito molto chiaramente la connessione fra la radice spirituale e il ramo corporale. Erano nello stato di Canaan e quindi hanno raggiunto la terra di Canaan.

Più tardi si sono connessi ancora con più forza a vicenda finché hanno raggiunto lo stato della “casa di Giacobbe,” significa l’unità in piccolezza (Katnut). Poi hanno scoperto che mancavano di uno stimolo interiore addizionale, resistenza, o in breve, un’addizione, la materia per il lavoro.

Così, il loro desiderio egoistico ha cominciato a crescere, questo si chiama l’esilio in Egitto. Questo processo interno era accompagnato da un processo esterno: loro sono discesi in Egitto. Sono stati sottoposti a diverse esperienze secondo i loro stati interni: sette anni di sazietà, sette anni di fame, le peste d’Egitto, anche se tutto ha avuto luogo esternamente e non in completa conformità con i loro stati interni.

Non possiamo distinguere questa connessione; non c’è ragione di cercare parallelismi precisi. Nell’esodo spirituale dall’Egitto, per esempio, tutto l’Egitto, il quale significa tutto il desiderio egoistico, cadde. Dopo tutto, i figli d’Israele si staccarono dal grande ego. Esisteva fra di loro e non li lasciava connettere sebbene i loro sforzi, finché hanno avuto la possibilità di innalzarsi sopra di esso. Parlando in generale, questa connessione era possibile solo al di sopra dell’ego e non al suo interno o insieme con esso.

Però qualcosa di diverso è successo nel mondo corporale. L’Egitto non è caduto subito dopo che i figli di Israele lo lasciarono. Dopo tutto, questo mondo esiste anche se non c’è nulla di spirituale su di esso. Questo è da dove deriva la mancanza di correlazione tra la distruzione spirituale dell’Egitto e il ramo spirituale.

Noi stabiliamo la nostra realtà fra noi sul livello spirituale e sul livello corporale, che viene percepito dai nostri cinque sensi, rimanendo lo stesso. Non vi è alcun contenuto spirituale in essa e non deve diventare desolata secondo gli eventi spirituali. Così la differenza tra i livelli si rivela come il corporeo Egitto rimane al suo posto, anche se era stato distrutto nei nostri stati interni.

Si dice che la radice spirituale deve toccare il ramo corporale, ma solo toccarlo. Non è vestito in esso e non opera in esso.
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Dalla quinta parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 30.04.2014, Scritti di Baal HaSulam

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