Parole vive che penetrano dritto nell’anima

Dall’articolo di Rabash “La differenza tra l’elemosina e i regali “: Quando una persona applica un sacco di fatica per un lungo periodo di tempo, ma non raggiunge alcun risultato, comincia a percepire il dolore e la sofferenza, perché ha investito un sacco di energia, ma non vede alcun progresso nella sua opera.

Allora gli giungono una ad una delle contemplazioni. Una volta si dispera e poi si rafforza, poi cade e risale ancora e ancora. Questo processo continua fino a quando in lui non si forma un vero desiderio che scaturisce dalla fatica provata al momento delle salite e delle discese. Con ogni ascesa e caduta, egli accumula e sente dolore perché non si è ancora fuso con il Creatore. Quando il vaso del proprio sforzo diventa completamente pieno, allora questo viene chiamato un desiderio spirituale e il Creatore lo riempie dato che ora si è raggiunto un vero desiderio.

Se dopo diversi anni di lavoro capisci improvvisamente che stai regredendo, questo avviene intenzionalmente affinché tu possa sentire il dolore della non fusione con il Creatore. È necessario, quindi, rendersi conto che ad ogni giro di salite e discese, ti stai avvicinando alla creazione di un vaso vero. È impossibile ottenere il riempimento perfetto prima di ottenere un desiderio perfetto .

Vediamo che ogni anno che passa ci porta una migliore comprensione delle parole del Rabash. Egli spiega tutto in maniera molto accurata e le sue parole penetrano nella profondità delle nostre anime.

Devono passare molti anni di ascese e cadute di ogni possibile tipo fino a quando si inizia a sperimentare una vera e propria necessità di acquisire le proprietà della dazione. Succede a causa del lavoro che la Luce opera su di noi, in risposta alle fatiche che applichiamo. Inoltre, “Ciò che non viene svolto dalla mente sarà realizzato dal tempo. Grazie alle nostre attività come: i nostri studi, la divulgazione, il sostegno reciproco e i congressi, ci siamo integrati gli uni negli altri. Questo significa che tutti attraversano i cambiamenti, anche se alcuni di voi li attraversano più velocemente di altri.

Alcuni di voi si confondono osservando altre metodologie, permettendo che influenze aliene e dintorni abbiano un impatto su di voi. Qui, non intendo il tipico ambiente in cui viviamo tutti, ma piuttosto i vostri tentativi di trovare pratiche spirituali alternative. Quindi ognuno di voi avanza a modo suo, ma dal momento che ognuno è incluso negli altri ed è d’aiuto per tutti gli altri, ci sono delle salite e delle discese che servono come un buon segno del lavoro interiore che fate.

Come risultato, la persona comincia a percepire che la dazione non gli è più ” estranea”. Non è più insipida, insapore, o inodore; non sono parole vuote sulla dazione, sul dare piacere al Creatore, e sull’amare il nostro prossimo, che in precedenza sembravano slogan privi di vita. Si comincia a sentire, tutto ad un tratto, il loro gusto, e questo significa che dentro di lui cominciano a prendere forma i vasi spirituali. Iniziamo a percepire dentro queste parole la vita reale, un sapore: amaro o dolce, salita o discesa.

Amarezza e dolcezza si fanno sentire nel cuore, e superiore o inferiore vengono valutati secondo la ragione. Questo è il nostro modo di valutare questi concetti, e improvvisamente cominciano ad innescarsi dentro di noi delle risposte interiori. Quando una persona ascolta parole di amore o di odio in relazione al lavoro spirituale, in relazione al dare e al ricevere, reagisce ad esse nel proprio cuore e nella propria mente. In questo modo, inizia a distinguere interiormente tra queste due qualità.

Questo, tuttavia, non è sufficiente. Egli dovrebbe continuare a lavorare fino a quando non appare un vero desiderio per il Creatore, la perfetta proprietà della dazione. Nulla è incompleto nella spiritualità. Il vaso spirituale più piccolo, che si rivela in una persona, il desiderio di fondersi con il Creatore, la proprietà di dazione che lo riempie completamente, è in realtà la persona intera.

Egli intuisce di essere completamente definito da geni spirituali (Reshimot) che si dispiegano in lui. Al livello successivo, egli scoprirà che la sua precedente Reshimo costituiva solo un grammo delle sue Reshimot successive, che a loro volta già pesano un milione di tonnellate. Finora, è come un bambino che ha ricevuto una caramella, è completamente assorbito da essa, e perciò sente che il mondo intero è dolce come la caramella.

Coloro che avanzano eventualmente chiariscono le loro relazioni reciproche in base ai livelli spirituali raggiunti; di conseguenza, comprendiamo che tutto si accumula e matura continuamente. Quindi abbiamo bisogno di compiere la nostra parte di impegno e di desiderio per raggiungere la proprietà perfetta di dazione. Dobbiamo cercare di riempirci completamente di questa proprietà nella nostra mente e nel cuore, quindi alterando del tutto il nostro atteggiamento attuale verso il mondo, mettendo da parte la nostra vecchia prospettiva.

Noi dobbiamo perdere il nostro atteggiamento attuale e valutare ogni cosa attraverso gli occhi del Creatore, gli occhi del dare. Non sappiamo ancora che cosa sia, ma a poco a poco aumentiamo la nostra disponibilità verso questo e ciò accade a causa della Luce che Riforma. Quando questo si verifica, si raggiunge la piena capacità del desiderio che è stato completato per noi dal Creatore.

Noi siamo del tutto incapaci di completare questo lavoro da soli. Siamo in grado di raggiungere fino al 99% del desiderio di dare, con l’aiuto del Creatore , ma non riusciremo mai a raggiungere il 100 %; questo va oltre la nostra forza. Questo è il motivo per cui si dice che il Creatore concluderà questo lavoro per me, riempirà la nostra misura, e poi riceveremo il riempimento perfetto di un desiderio perfetto. Questo è il modo in cui una persona nasce nel suo primo passo spirituale.

Noi vediamo che ci stiamo avvicinando a questo passo. Abbiamo attraversato molti cambiamenti e continuiamo ad avere una comprensione migliore delle parole del Rabash, vediamo che egli chiarisce ogni singolo passo nel nostro cammino. Alla fine, apprezziamo il livello della sua meticolosa precisione. Tuttavia, è ovvio che ha dovuto rivestire questa conoscenza di tali indumenti in modo da attirarci e non respingerci. Così, all’inizio dei nostri studi, ha evitato di parlare apertamente di ciò che potrebbe essere l’esito di questo programma. Ogni volta lo rivela un po’ di più, al punto che è utile per gli studenti. Questo è il modo in cui i Kabbalisti scrivono i loro libri.

Gli articoli del Rabash dimostrano che egli si è preso cura di noi e ha presentato per noi una nuova metodologia di correzione. Dal momento che prima non comprendevamo i suoi scritti e che abbiamo iniziato a comprenderli solo oggi, ora possiamo affermare che abbiamo davvero seguito il suo percorso con l’aiuto del Creatore.
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Dalla preparazione alla Lezione quotidiana di Kabbalah del 25.01.2013

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