Il buio globale prima dell’alba

Dr. Michael LaitmanDomanda: Perché si dice che in ogni generazione una persona dovrebbe vedere se stessa come se fosse uscita dall’Egitto?

Risposta: Non si tratta di eventi storici ma di stati che dobbiamo subire in ogni generazione. Sebbene abbiamo già subito un certo processo che ci porta ancora più vicino gli uni agli altri e alla società e dobbiamo correggere noi stessi in qualche modo e i nostri antenati hanno fatto lo stesso nella loro generazione, i nostri figli devono ripetere lo stesso processo.

Ognuno è nato nel suo ego, poiché la natura di una persona sta male dalla nascita, e dobbiamo continuamente superare ciò e avvicinarci gli uni agli altri. Però questo processo non è infinito e siamo già nelle ultime generazioni che devono finire la correzione.

Nel passato questo processo è proseguito da una generazione alla successiva, e ora ci sono solo poche generazioni che rimangono per completare ciò,così noi leghiamo tutte le generazioni insieme nell’unica generazione del Messia. Questa si chiama l’ultima generazione poiché riassume tutte le azioni che ci avvicinano gli uni agli altri per poi raggiungere il miglior stato.

Commento: Sfortunatamente, non vediamo che la società di oggi si avvicina allo stato corretto. Ogni giorno sentiamo nuovi episodi di violenza nei telegiornali. Avrei preferito chiamare il nostro stato: catastrofico e non corretto.

Risposta: Questo è vero e comunque io sono molto ottimista. Vediamo la stessa sequenza di eventi nell’esilio in Egitto. Anch’esso comincia in un modo molto piacevole in sette anni di sazietà quando gli ebrei vivevano in Egitto e detenevano i posti più alti e migliori. Mosè diventa il figlio adottivo del faraone e viene cresciuto nel palazzo sulle ginocchia del faraone come il principe d’Egitto. Sembra che non si possa desiderare una vita migliore. Però poi i sette anni di fame sono arrivati all’ improvviso. I figli d’Israele sospirano sotto il lavoro duro. Un re nuovo emerge in Egitto ed essi cominciano a sentire come cresce il buio fino a quando le dieci piaghe d’Egitto arrivano. Queste piaghe piovono su di noi, dal faraone, che significa il nostro ego, e realmente ci aiutano ad uscire e ci costringono a cambiare il nostro atteggiamento verso la vita: a unirci.

Oggi sentiamo che il periodo di buio di Egitto sta cominciando di nuovo, ma è generale, globale e, del mondo intero. Questo buio è inteso ad avvicinarci alla redenzione, ma prima ci sarà molto buio. Possiamo capire che il buio è il segno di un nuovo stato luminoso e meraviglioso; indica che vogliamo avvicinarci gli uni agli altri, ma non possiamo. Il risultato è che non abbiamo bisogno di ricevere colpi forti perché sentiamo già che ci manca la forza di amore e dazione.

Però se ci rispettiamo reciprocamente, i colpi d’Egitto certamente vengono. Significa che tutto dipende da noi. Se capiamo con uno sguardo, come un bambino che capisce gli avvisi del suo genitore e migliora il suo comportamento, allora non c’è bisogno dei colpi.

Però se il bambino non dà ascolto, deve essere punito ed eventualmente farà quello che gli viene richiesto. Tutto dipende da quanto siamo in grado di ascoltare quello che la saggezza della Kabbalah ci dice. Speriamo di ascoltare i suoi avvertimenti.
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Dal Programma di Radio Israeliano 103FM, 15.03.2015

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