Il pensiero della creazione attraverso le figure della Torà

Dr. Michael LaitmanAdam HaRishon (Il primo uomo) è la struttura dell’unica anima creata, la quale ha subito grandi cambiamenti dopo la frammentazione. Primo, esisteva nello stato di Hafetz Hesed, e non ha ricevuto nulla e non voleva niente per sé.

Questo stato si chiama il Giardino dell’ Eden (paradiso) o un angelo.

Un angelo è una forza che non ha niente di egoistico . Egli esegue tutto il lavoro che è necessario per la forza generale della natura. Si dice che un angelo è parte del Creatore.

Egli è gestito dalla forza superiore che opererà e che opera e fa avanzare tutto il creato verso la meta, verso l’ottenimento dell’attributo di amore e dazione.

Domanda: C’è una Reshimo (reminiscenza) in noi dello stato di Adamo HaRishon?

Risposta: Ci sono Reshimot, geni spirituali, di tutti i nostri stati. Perché siamo discesi nel nostro mondo dal livello spirituale della totalità assoluta, e ora dobbiamo risalire di nuovo da soli usando le Reshimot predisposte in noi, ma dobbiamo farlo, consapevolmente attraverso il disegno della forza superiore e correggendo noi stessi rispetto ad essa. Questa forza si chiama la Torà, dalla parola Ebrea, “Ohr” (Luce).

Gradualmente accettiamo la Luce Superiore perché arriva a poco a poco, secondo la nostra salita. Il sistema superiore dell’illuminazione ci forma e ci influenza, ci solleva, e ci corregge reintegrando tutti in una struttura generale cioè la stessa anima comune che era creata inizialmente.

Questo riassume tutta la storia della nostra discesa dall’alto in basso e della nostra salita dal basso in alto. La salita dal basso in su è iniziata quando l’anima comune chiamata Adamo è stata frantumata e ha scoperto di essere assolutamente egoista, e che non era pronta per il contatto con la Luce, con il Creatore. Questo è stato chiamato il peccato dell’Adam HaRishon e l’espulsione dal Giardino dell’Eden.

La sensazione del Creatore e’ scomparsa dalle persone, ed esse sono state lasciate vagare sulla terra nel buio corporeo. Questa è la ragione per cui siamo tutti totalmente frammentati, separati e distanti gli uni dagli altri in questo mondo.

Venti generazioni di Kabbalisti dopo Adamo hanno provato a correggere questa situazione, ma le prime dieci generazioni hanno capito i loro problemi e che non potevano fare nulla fino a quando è apparso Noè. Noè si è salvato durante il diluvio, mentre la maggior parte delle persone sono morte.

Questa non era morte e perdita ma purificazione perché non c’è morte reale. Le persone che sono morte rappresentano i desideri egoistici che non possiamo utilizzare in un determinato momento.

Questo è il motivo per cui sono considerati morti. Comunque, più tardi, sono tornarti alla vita nella giusta forma e, così, apparentemente appaiono nelle prossime generazioni.

Sono gli stessi desideri che hanno subito le fasi di purificazione attraverso la morte nella loro forma precedente egoistica. Così, le dieci generazioni che hanno seguito Noè sono già generazioni più vicine ad Abramo, per il riconoscimento del diritto di progresso spirituale.

L’ultimo livello prima di Abramo era suo padre Terach. Terach è la sensazione dell’ego che vogliamo usare e godere, mentre Abramo è il riconoscimento che questo ego è il male, il che significa che è il suo lato opposto.

Abramo e Terach sono un tutto unico, ma la parte chiamata Terach vuole lavorare con l’ego e la parte chiamata Abramo già capisce che è vietato lavorare con l’ego e che ciò significa la morte.

E’ per questo che si rompono in pezzi. Abramo cambia la sua attitudine verso la vita, verso il mondo chiamato Terach e diventa Abrhamo, che significa padre della nazione in ebraico. Significa che lui è diventato il padre di tutti i desideri che eventualmente saranno corretti.
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Da Kab.TV “I Segreti del Libro Eterno” 18.06.2014

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