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La forza del bene e la forza del male, Parte 5

Dr. Michael LaitmanLa formula per il bene

Domanda: Che cos’è la forza di ricezione e la forza del “dare in assoluto”? Possono queste forze sostenere diverse energie?

Risposta: Queste sono diverse energie e una non può esistere senza l’altra. Esistono sempre insieme l’una contro l’altra. Ma ai livelli inanimato, vegetale e animato, esistono automaticamente in uno stato di equilibrio sin dall’inizio e per tutto il programma della natura.

E a livello umano, dobbiamo ancora capire questo programma e bilanciare queste forze da noi stessi. Da questo noi apprendiamo il programma della natura e otteniamo la comprensione della natura di ciò che sta al di sopra. A tal fine le due forze sono state date a noi affinché noi imparassimo riguardo a loro per salire al livello di Adamo, colui che assomiglia al potere superiore.

Domanda: Qual è la formula dell’equilibrio?

Risposta: La formula dell’equilibrio è l’armonia tra tutte le parti della realtà: inanimato, vegetale, animato, e soprattutto all’interno della società umana. L’armonia indica che io sono collegato con tutti, tutti sono collegati tra di loro e con me. Siamo come fratelli. Non sentiamo che una persona è superiore a chiunque altro, più vicino o più lontano. Piuttosto, tutti sono come una persona con un solo cuore.

Dobbiamo raggiungere un tale livello. Poi vivremo in equilibrio tra le due forze di ricezione e di dazione e vivremo una vita veramente buona. E allora diremo che una sola forza esiste nel mondo, la forza del bene, nel mezzo e in equilibrio!
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Da Kab.TV “Una Nuova Vita” 3.06.2014

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Un mosaico di desideri

Dr. Michael LaitmanNon ho bisogno di cambiare i miei desideri. Non ho bisogno di limitarli, spezzarli o sopprimerli, devo solo indirizzarli correttamente verso il giusto obiettivo.

E’ scritto: Torà, Levitico 21:5: “Non si raderanno il capo, non si taglieranno i bordi della barba né si faranno incisioni sulla carne”.

Per prima cosa scelgo due desideri e poi scopro come posso connetterli, così che insieme conseguiranno il livello successivo unendosi a questo livello come una cosa sola. Quindi, al livello successivo, troveranno altri desideri ai quali connettersi ed unirsi, in modo da ottenere un’unione complessiva a quel livello. Questo continuerà in base ad una gerarchia, fino a quando il desiderio più elevato si connetterà a tutti gli altri desideri, così che il Creatore possa essere rivelato.

Nonostante i desideri siano connessi e puntino all’unione, essi sono diversi. Il risultato è un mosaico, nel quale ciascun componente è complementare agli altri, fino a quando essi raggiungono la perfezione. Da una parte la perfezione viene rivelata in esso ma, dall’altra vediamo parti, forme e colori diversi.

Possiamo leggere questo mosaico e comprendere la sua unione, dato che è formato da molti pezzi. Se si trattasse della semplice rivelazione e della chiarezza dell’unione sotto forma di Luce bianca, per noi sarebbe molto più difficile comprenderla (l’unione, ndt). Ma quando un mosaico di desideri forma un unico arcobaleno di colori, noi lo percepiamo come una melodia.

Domanda: Tutti questi colori non si trasformano successivamente in un unico colore?

Risposta: Essi vengono percepiti come un tutt’uno ma, effettivamente, si tratta di molte tonalità. Altrimenti non saremmo in grado di percepire nulla.

Sentiamo l’armonia della musica e, nonostante vi siano migliaia di suoni e diverse modulazioni, noi percepiamo tutto questo come un’armonia generale, un tutt’uno. Ma se semplicemente scomponessimo il sistema di note (la partitura) nei suoi singoli elementi, sembrerebbe non esserci unione.

E’ proprio per questo motivo che quando persone di diverse nazionalità, mentalità e professioni si incontrano, esse possono raggiungere il singolo obiettivo, il desiderio unico. Più ascendiamo verso l’unione, maggiore sarà la diversità che sentiremo tra noi; in questo modo raggiungeremo l’unione.
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“I Segreti del Libro Eterno” 23.04.2014

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Dr. Michael LaitmanLe avventure di Abramo

Dopo che Abramo ebbe raggiunto tutto questo, lui cominciò a lavorare con la gente. Lui spiegò il vero benessere e come vivere nuovamente come una famiglia piuttosto che il principio di “assicurazione nazionale.” Però Abramo scoprì che solo un piccolo numero di persone come lui aveva capito. Le persone erano colpite dall’egoismo che all’ improvviso divampava dentro di loro; non erano capaci di capire che questo egoismo non era loro, che era in realtà una forza aliena dentro l’uomo.

Essi hanno cominciato a percepirlo come la loro natura, nello stesso modo in cui facciamo oggi. Se penso che qualcuno è cattivo, allora lui è il male ed io sono buono; è così. Non sento come qualcosa che mi sta controllando da dentro facendomi pensare male di qualcuno. Non sono capace di vedere me stesso da fuori e capire come questa forza “aliena” mi muove. Non ho un punto di vista obiettivo. Non posso staccare me stesso dai miei pensieri e sentimenti, “scansare” e osservare il mio comportamento, il mio carattere, la mia natura, o me stesso da fuori.

Le persone non sono capaci di vedere loro stesse obiettivamente da fuori, come facciamo con gli altri. Una persona deve analizzarsi criticamente, diventare il suo giudice. Abramo ha spiegato l’approccio “indipendente” verso la gente: facciamo un passo fuori da noi stessi e osserviamo quel che ci sta succedendo. Questa inclinazione al male, che è diventata più evidente, mi sta dimostrando che sono separato dagli altri. Allora perché non separo me stesso nello stesso modo e mi riconnetto con gli altri? Oggi stesso queste tecniche sono adottate dalla psicologia moderna.

Quando lui ha cominciato a insegnare ai Babilonesi qual è in sostanza materialistica, la psicologia applicata. Abramo ha trovato solo alcune migliaia di persone che erano pronte ad ascoltarlo. Le persone non hanno percepito alcuno danno nello sviluppo dell’ego dentro di loro; non hanno sentito ancora il male. Hanno visto solo come potevano usare l’ego per fare denaro, successo, e prosperare con la costruzione di una società migliore e progressiva che ha avuto maggior successo, e per avere la loro “Torre di Babele” verso il cielo.

Poi Abramo e i suoi seguaci che la pensavano nello stesso modo, hanno condiviso l’idea di garanzia reciproca, sono andati via. Josephus nel grande Midrash cita questo. Maimonides (XII secolo) ha detto che migliaia di persone sono andate via con Abramo. In questo modo sono arrivati a Canaan, l’Israele di oggi.

Nel suo gruppo, Abramo ha continuato a costruire la garanzia reciproca. E anche se il loro egoismo continuamente cresceva, hanno fatto sforzi per rimanere connessi sopra di esso. Hanno insegnato ai loro bambini la garanzia reciproca dalla più tenera età. Questo è il modo in cui hanno supportato l’unità tra loro e l’equilibrio con la natura.

Hanno continuato fino a che l’egoismo di nuovo è cresciuto dentro di loro, ed è stato così improvviso che non hanno potuto evitare di cadere sotto la sua autorità. Questo è chiamato la discesa in Egitto. Scesero in Egitto, perché non potevano nutrirsi più in Canaan: né terra né bestiame ha dato loro cibo a causa della loro separazione; senza la garanzia reciproca, non potevano raggiungere la reciprocità che in precedenza aveva permesso alla società di prosperare, e la fame li ha portati in Egitto.

In Egitto hanno sperimentato una crescita addizionale dell’ego fino al punto in cui hanno quasi rinunciato alla loro reciprocità. Più si staccavano dalla garanzia reciproca e si allontanavano, più pressione si sentiva dagli egizi e dall’interno. Ogni persona sentiva l’odio verso tutti nonché la sfortuna perché ciascuno si sentiva come un solitario, piuttosto che parte della nazione, ed era dura per tutti perché invece di un ambiente di amore, tutti si trovavano circondati da persone che li odiavano. Oltre a questa separazione fra tutti nella nazione, gli egiziani li avevano ridotti in schiavitù, e riempito la loro vita con amarezza. Questo causò loro il sentire una doppia schiavitù: la loro separazione straziante e la loro schiavitù dagli egiziani.

Finalmente, la loro sofferenza era diventata così grande che erano pronti a pagare qualsiasi prezzo solo per sbarazzarsi di essa, e tornare alla garanzia reciproca perché era l’unico modo per loro di sentirsi di nuovo come una famiglia. Sapevano che se si fossero connessi avrebbero ottenuto l’energia sufficiente per lasciare l’Egitto. Presero la decisione di lasciarlo poiché la loro vita lì era diventata il buio egiziano.

Il loro capo era Mosè. Era un uomo con la qualità di misericordia, come Abramo, e che aveva insegnato loro questa qualità. Una volta Mosè riportò un agnello perduto sulle sue spalle alla sua mandria sull’altro lato del deserto salvando la sua vita. Questa è esattamente la qualità che il leader di una nazione dovrebbe avere.

Mosè era stato allevato nel palazzo del Faraone fino all’età di 40 anni, e poi nella casa di Jethro, il prete di Midian fino all’età di 80. Non aveva alcuna motivazione religiosa o nazionale per diventare un leader, era solo a causa della sua qualità di misericordia. Possiamo vedere che basta la qualità di misericordia per seguire il sentiero giusto e condurre le persone.

Mosè portò la nazione al Monte Sinai, che significa “montagna d’odio” per fare un accordo, una garanzia reciproca. Essi morivano perché erano opposti alla legge di natura, che richiedeva di essere in uguaglianza ad essa. Dovettero creare un “ombrellone” (schermo), che avevano ad un certo punto, allo scopo di innalzarsi sopra l’odio reciproco, solo così la vita poteva continuare.

Avendo firmato l’accordo, la nazione cominciò a coltivare se stessa. Presero un impegno per diventare come un uomo con un solo cuore, e obbedire alla regola di “Ama il tuo prossimo come te stesso” in garanzia reciproca. Nel frattempo, il loro egoismo ha continuato a crescere. Durante questo tempo “40 anni di vita nomade” hanno continuato a lavorare sul loro ego, per alzarsi sopra di esso, “coprirlo”.

L’inclinazione al male bolliva in ogni persona, disaccordi scoppiarono, ma le persone si sopportavano a vicenda reciprocamente. In garanzia reciproca, devo sopportarti non importa come, così non dimentico che siamo entrambi guidati dal nostro ego, e che dobbiamo innalzarci sopra di esso. E tu ti occupi di me così io non dimentico. Ecco come ci aiutiamo l’un l’altro, tutti fanno uno sforzo, ma la cosa principale è la società; l’ambiente che stiamo costruendo costantemente ha bisogno d’impiantare l’idea fondamentale di una garanzia reciproca dentro di noi, una preoccupazione per tutti, pensieri per tutti.

Questo è l’ombrello che apriamo sopra di noi. Questa è l’unica libera scelta: per continuare sul percorso sopra l’ego o rimanere schiavi di esso. E costruire un ambiente è l’unica cosa che ci è richiesta; questa è la garanzia reciproca.

Insieme formiamo una forza generale che riguarda tutti, non lasciamo che una persona eviti questo obiettivo, questo messaggio, e questo metodo. Una persona deve rimanere in unità con gli altri, come un organo nel corpo che funziona in interazione completa con gli altri. Nel frattempo, il corpo cresce, nuove parti e organi si sviluppano dentro di esso, e ognuno deve includere lui stesso nel sistema generale. Il sistema deve essere preoccupato di ogni persona, non permettendo mai a qualcuno di sottrarsi o cadere.

Nonostante l’ego continua a bollire sotto quest’ombrello, il nostro livello umano, esiste la nostra auto-consapevolezza e la comprensione sopra di esso. In questo modo rimaniamo costantemente sopra il livello della resistenza dell’ego e questa forza si chiama “uno schermo” (Masach).

In questa fase, l’essenza del metodo non è quella di danneggiare l’altro e di preservare l’unità, nonostante il nostro ego in crescita, “Ciò che è odioso a te, non fare al tuo amico.” Non preoccuparti di fare il buono perché non sei capace ancora, ma almeno non far danno a qualsiasi persona in modo da dover odiare. Questa correzione generale si chiama “vagare nel deserto per quarant’anni.”

Ora ci stiamo avvicinando alla terra di Israele, la prossima fase nella nostra storia. Siamo veramente pronti a diventare una nazione. E per questo dobbiamo formare una connessione fra noi secondo un principio nuovo. La condizione di non far danno agli altri è stata raggiunta. Il nostro intero ego è stato corretto grazie alla nostra garanzia reciproca, alla nostra interconnessione, la quale ci tiene insieme. Senza dubbio non facciamo danni l’uno all’altro. Poi raggiungiamo la “terra di Israele” e la conquistiamo. Per metterla diversamente, cominciamo a lavorare con il nostro ego, per trasformarlo in bene in modo che si possa amare il prossimo come se stessi.

Costruiremo il “Tempio” la casa della santità, perché il raggiungimento della qualità della dazione, la garanzia reciproca, è cresciuto grazie a questo. “Santità” è dazione, amore reciproco. Nel corso di un certo periodo della nostra storia abbiamo veramente raggiunto quello stato, eravamo connessi a vicenda come un uomo, come un intero. In quello stato ci siamo sentiti collegati con la natura, la sua eternità e perfezione.

Tuttavia il programma di natura è di portare tutta l’umanità all’unità e alla garanzia reciproca, a una comunità generale. Abramo poteva solo prendersi cura di qualche migliaio di Babilonesi, ma gli altri Babilonesi, tutta l’umanità, verranno curati dalle nazioni che inizialmente raggiungono la garanzia reciproca.

Però in modo che questo accada, hanno bisogno di essere nella stessa condizione di Abramo quando era in Babilonia. Significa che devono cadere dal loro grado pienamente corretto al grado precedente, da “Amare il tuo prossimo come te stesso” a egoismo comune. Tuttavia anche in questa discesa devono mantenere la scintilla della qualità di misericordia e garanzia reciproca.

Così, la nazione ha attraversato la distruzione del primo Tempio, l’esilio, la caduta dal grado di “Amare il tuo prossimo come te stesso” al livello di “Ciò che è odioso a te, non fare al tuo amico,” e in questa qualità, hanno costruito il Secondo Tempio dentro loro stessi.

Rabbi Akiva, il grande saggio del periodo del Secondo Tempio, ha chiamato il popolo ad alzarsi ancora una volta al livello di “Amare il tuo prossimo come te stesso.” Tuttavia sapeva che facendo questo lui stava solo accelerando la distruzione del Secondo Tempio, il quale era anche necessario. L’aumento dell’ego è ciò che ha causato la distruzione del Secondo Tempio; la nazione è caduta nell’ egoismo e ha perso la propria connessione. Questo è ciò che si chiama esilio, non geografico, o un esilio storico, ma uno interno, l’esilio dalla garanzia reciproca, dalla qualità che una volta ha connesso la nazione dopo Abramo che li ha costituiti in un tutto.

E da quel momento la nazione era in esilio. Quest’esilio doveva essere lungo e difficile perché il mondo intero doveva raggiungere lo stesso stato, come quello che Abramo ha raggiunto in Babilonia. E adesso, nella nostra generazione, siamo esattamente nello stesso stato. Viviamo in Israele, ma non siamo ancora una nazione. Adesso dobbiamo unirci in modo da raggiungere la stessa qualità come Abramo quando ha raccolto una nazione al di fuori dei Babilonesi.

Abbiamo ricevuto tutte le condizioni necessarie per ottenere la garanzia reciproca secondo la nostra radice, per diventare una nazione una volta ancora, piuttosto che stranieri, per diventare come un uomo con un cuore, per amare l’altro come me stesso, in garanzia reciproca, che è il mezzo esatto per ottenere amore fra noi. La garanzia reciproca significa che dobbiamo continuare a costruire l’influenza dell’ambiente, in modo da mantenere ogni persona sopra il suo ego. E poi, ottenendo questa qualità, saremo in grado di prenderci cura degli altri Babilonesi che sono sparsi nel mondo e non hanno aderito ad Abramo.

Non c’è dubbio che possiamo fare questo perché tutte le altre persone si trovano in uno stato di rovina e di impotenza, senza sapere che fare. Oggi stesso stanno anche cominciando a capire che il sentiero dello sviluppo non li ha portati fuori da Babilonia. Niente è cambiato, sta manifestando se stesso ora nella sua vera forma, più distinta e chiara.

Grandi devastazioni si stanno avvicinando rapidamente. Il nostro egoismo sta letteralmente uccidendoci, e dobbiamo correggerlo. Altrimenti, non esistiamo più perché l’umanità sta mangiando se stessa da dentro mentre la natura sta spingendoci da fuori poiché stiamo comportandoci come un organo che è estraneo al suo corpo. E per questo continuiamo a prendere più botte ogni giorno.

Allora non c’è altra via d’uscita; dobbiamo effettuare questa garanzia reciproca fra noi. Abbiamo i mezzi, l’energia, e il metodo che ci è stato passato dai tempi di Abramo. Speriamo di essere in grado di completare il compito, che il mondo capirà il nostro scopo è perché siamo diversi.

Anche se siamo odiati dalle altre nazioni, è solo perché finora non siamo stati in grado di passare il metodo di correzione a loro. Primo, devono diventare consapevoli del male così poi avranno la possibilità di concordare con esso, non avendo un’altra scelta. E per questo abbiamo dovuto aspettare fino al nostro tempo per rivelare il metodo di garanzia reciproca e capire come ottenerlo, come portare tutta l’umanità all’armonia con la sua natura interna. Facendo questo, ci innalziamo sopra il nostro ego comune e raggiungiamo un grado più alto di prima perché adesso tutta l’umanità sarà come un intero.

Come organi in un corpo singolo, raggiungeremo il livello “umano” dell’esistenza, il livello “umano” di Adamo. Capiremo l’obiettivo della natura, il processo intero, e raggiungeremo fuori oltre l’orizzonte lo stato perfetto. Dopo tutto, stiamo avvicinandoci a una vita perfetta, una sensazione di eternità insita nella natura stessa. Davanti a noi c’è un obiettivo bello che permette a ogni persona l’opportunità di realizzarsi perfettamente, investendo negli altri, connettendosi con loro, e implementando tutte le loro qualità naturali e abilità. Non c’è soppressione o limitazioni, c’è solo una condizione: dare tutto agli altri come una cellula nel corpo, e poi sarete ricompensati con la vita di tutto il corpo.

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 27.02.2015

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Come un’antica tribù intorno al falò

Dr. Michael LaitmanDomanda: Cosa permette alle persone in un workshop di arrivare al punto in cui capiscono che la risposta deve venire dall’alto?

Risposta: Noi siamo gli unici con il sistema che abbiamo ricevuto dall’alto, e quindi siamo in grado di passarlo di fatto alla gente dicendole che solo in una discussione in cerchio, solo nel workshop, troveranno la soluzione. Questo viene dall’alto. Sembra che questa attività sia molto semplice, ma, in realtà, non è semplice, poichè ci si innalza al di sopra dall’ego.

Non è la stessa forma primitiva di un cerchio dove siamo seduti attorno al falò come decine di migliaia di anni fa, quando le tribù vivevano in comunità. Non siamo più in grado di farlo oggi, e, oltre a questo, ognuno si innalza sopra di sé al fine di soddisfare se stesso con la Luce che Riforma. Il ruolo del workshop e il suo obiettivo è quello di lasciare che la Luce ci influenzi.

Sembra che siamo seduti intorno al falò, come facevano tutti quei popoli antichi, ma loro erano collegati tra di loro in modo naturale, mentre noi abbiamo bisogno di collegarci al di sopra del nostro ego che ci controlla. Quindi, abbiamo bisogno della forza superiore che ci connette.

Quando essa ci connette malgrado il nostro ego, allora già fornisce il potere del Kli (vaso). Nella misura in cui l’ego si sforza di più per uscire, la Luce Superiore opera più forte internamente. Di conseguenza, emerge una tensione interna che determina la profondità e la forza del Kli.

Tu cominci a giocare con lui, il potere di un certo Kli e una certa luce – e poi il potere di un altro Kli con un’altra forza di Luce, e sempre di più. Quindi, tu inizi a sentire questi cambiamenti nelle transizioni tra di loro e cominci a conoscere il Creatore.

Le lettere sono l’ultimo livello del TANTA (Ta’amim, Nekudot, Tagin, Otiot), che sembrano come se fossero più scomode di tutto il TANTA, ma questo perché si parla di un materiale che adatta se stesso alla Luce. Tuttavia, questa è la più grande dimensione della compatibilità tra l’essere creato e il Creatore. Tu cominci a giocare con il tuo Kli in entrata e in uscita delle luci, come se si ballasse con il Creatore.
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Dalla 1 ° parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 12.06.2014 , Gli Scritti di Baal HaSulam.

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Un congresso con il metodo di Abramo

Dr. Michael LaitmanDomanda: Chiunque viene al Congresso trova la sua anima e comincia la sua vita spirituale?

Risposta: Lui dovrà cercare di fare questo. Forse, verrà compiuto non in una volta sola, ma certamente lui si muoverà nella giusta direzione.

Pertanto, i Kabbalisti invitano molte persone da tutto il mondo per il loro congresso, al fine di unirsi insieme. Noi cantiamo, balliamo, ascoltiamo discorsi, leggiamo, teniamo seminari in cerchio, e abbiamo le riunioni degli amici (Yeshivat Haverim).

Migliaia di persone si riuniscono da tutto il mondo, dalle località più remote, come Australia, Nuova Zelanda, Sud America, Giappone e Cina.

I Kabbalisti raccolgono tutte queste persone insieme e insegnano loro come collegarsi tra di loro in accordo con lo stesso metodo, che è stato fondato dal nostro progenitore Abramo.

Quindi, aumentiamo la potenza della nostra connessione con ogni congresso. Gradualmente noi arriviamo a una tale connessione, che sarà sufficiente per rivelare il nostro stato successivo, il grado più alto, il mondo spirituale. Questo è l’obiettivo dei congressi di Kabbalah.
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Da Kab.TV di “Una Nuova Vita” 8.02.2015

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Dr. Michael LaitmanCandido Odio

Domanda: I mezzi di comunicazione contemporanei hanno creato un nuovo schema in base al quale le persone comunicano tra di loro, dando forma ad un nuovo ambiente sociale a cui mancano le precedenti “cerimonie”, le maniere pompose, e l’atteggiarsi. L’interazione tra le persone è diventata diretta, chiara, semplice e pratica. L’atteggiarsi è stato sostituito dalla semplicità. Pensi che abbiamo esagerato in questa situazione? E’ un bene che abbiamo perso le buone maniere?

Risposta: In altre parole, dovremmo rianimare le bugie che prima tenevano insieme la nostra società? No, questo appartiene al passato.

Commento: Comunque, il vecchio modo di comunicare in qualche modo ci proteggeva a vicenda.

Risposta: Sì, ci ha allontanati e ha creato un cerchio personale ed impenetrabile con dei limiti rigidi. Questo era stato fatto per isolare i nostri cuori egoistici che non sono disposti a tollerare nessuno in nessun momento.

Commento: Tuttavia, anche una semplice schiettezza può dare il via a dei seri problemi.

Risposta: E’ naturale in una fase intermedia e ci stimola a cambiare. Questo è il modo in cui avviene la rivelazione e la presa di coscienza del male. E’ una fase essenziale nella correzione del male. In caso contrario non ci renderemmo conto che c’è un ostacolo sulla nostra strada, e nemmeno ammetteremmo che dobbiamo prendere delle misure per contrastarlo. Magari posso continuare a vivere come prima?

L’umanità non era migliore 200 o 2000 anni fa. La sola differenza è che oggi la nostra parte negativa è diventata più evidente. Abbiamo perso le maniere aggraziate e abbiamo smesso di usare le parole belle e pompose. Prima dicevamo, “Mi dispiace, non ho tempo. Parliamo più tardi”. Oggi, non c’è spazio per cortesie del genere. Il nostro testo cifrato dice, “Vattene via. Ti odio”.

Rinnovamento

Va molto bene poiché ci avviciniamo al momento delle verità! La verità è che siamo dei bugiardi e degli egoisti; ci odiamo tutti e soffriamo a causa della nostra animosità. La Natura ci richiede una connessione di un certo valore per assicurare il nostro avanzamento.

Cosa possiamo fare se siamo stati messi in uno spazio chiuso e limitato? Oggi, il mondo intero è troppo piccolo per noi. Improvvisamente, ci rendiamo conto di quanto tutti noi dipendiamo gli uni dagli altri.

I nodi che ci legano insieme diventeranno ancora più stretti. Vi faccio un esempio. Diciamo che un’impresa dannosa viene costruita in un certo paese. Il mondo intero respira il suo inquinamento e soffre le conseguenze della sua attività. Tuttavia, il governo del paese dove l’impresa opera dice,

“E’ il nostro territorio. Qui ci è permesso di fare quello che vogliamo. Chiediamo scusa per l’inconveniente, ma non c’è altro modo per gestirlo”.

Ne consegue che non abbiamo veramente altra scelta se non di unirci e di portare il mondo intero ad un nuovo genere di relazioni basate sull’unità e l’interdipendenza. E’ così che la comunicazione in un ambiente virtuale ci legherà veramente, in un altro modo, che non è quello di oggi.

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Da Kab.TV “Una Nuova Vita” 20.01.2015

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Dr. Michael LaitmanLa base dell’Arvut nella natura

Dove possiamo trovare quest’approccio? Studiando noi stessi possiamo osservare come abilmente siamo stati creati. Tutti i nostri organi e sistemi dentro il nostro corpo sono completamente interconessi.  Non un sistema, organo, o cellula in un corpo esiste solo per il suo bene; tutto è diretto all’esigenza del corpo. Sebbene tutte le parti siano sul livello animato dell’esistenza, connettendole insieme creano un livello più alto che si sviluppa, l’ “homo sapiens”. Quando tutte queste parti lavorano in armonia a vicenda, si innalzano più in alto del livello animato, sopra il corpo vivente.

Se dovessimo tracciare questa analogia con la società umana, questo è il modo in cui abbiamo bisogno di esistere. Anche dentro il corpo ogni organo è egoistico e vuole esistere di per sé, però poi “capisce” che la vita è possibile solo quando tutti gli organi interagiscono insieme, quando ognuno si prende cura del resto. Ecco perché il cuore fornisce il sangue, i polmoni forniscono l’ossigeno, le reni e il fegato puliscono il sangue, e il cervello “controlla” tutto. In essenza, ogni organo si occupa di servire gli altri piuttosto che se stesso. Questa è la “garanzia reciproca” dentro il nostro corpo.

Dentro il nostro corpo questo succede naturalmente, ma in una società dobbiamo formare questi rapporti consapevolmente. Ecco perché non dobbiamo distruggere il male dentro di noi; dobbiamo solo metterlo a buon uso, a beneficio della società intera.

Dobbiamo dimostrare a ogni persona, a ogni gruppo, a ogni settore della società, a ogni scuola di pensiero o movimento, come possiamo usare le loro qualità per il bene di tutta la società, e poi la gente vedrà che aiutando gli altri può realizzare pienamente se stesso. E poi le nostre differenze e contrasti si connettono insieme; innalzandoci alla dimensione successiva, cominciamo a capire la natura intera, il suo scopo, programma, e obiettivo. Così riveliamo la scienza di un ordine superiore.
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