Anticipare il rimedio per una malattia

Dr. Michael LaitmanDomanda: E’ vero che una persona è aperta a un influsso negativo di più che ad un effetto positivo? Quanto più facile è andare nel panico e nella preoccupazione che essere rilassato?

Risposta: Semplicemente non ci hanno mai insegnato ad opporci al panico perché l’inclinazione al male, l’ego, è ciò che ci motiva sempre: la sete per il controllo, il rispetto e la fama, l’invidia, e così via.

Ma se trasformassimo queste caratteristiche in una direzione positiva, esse ci influenzano allo stesso livello come il negativo, e anche di più.

In ogni situazione noi facciamo qualche tipo di calcolo. Mi ricordo che quando mio figlio era uno studente, gli è stata data l’opportunità di viaggiare in Europa. E io lo lasciato. Lui non è stato a casa per due mesi. Certo ero preoccupato. Molto più di quanto sarei stato vent’anni fa; non c’erano i cellulari allora.

Più tardi ha viaggiato nell’Estremo Oriente, anche in luoghi più pericolosi, in Sud America. Come potevo non lasciarlo? Mi sono messo al suo posto. Come avrebbe potuto altrimenti scoprire la vita in giovane età? Dovevo lasciarlo, anche se mi preoccupavo.

Domanda: Ma io sono sicuro che ci sono altre persone che permettono la stessa cosa ai loro figli e non possono dormire dalle preoccupazioni.

Risposta: Questa si chiama sensibilità dolorosa. È molto difficile superarla da solo. E’ assolutamente possibile programmare se stessi per altri comportamenti. Ad esempio, mettetevi sotto l’influenza dell’ambiente.

Domanda: Proviamo, immaginiamo una sorta di stato di panico. Ieri sera mia figlia è stata ostacolata da qualche parte. Ho chiamato un amico di lei, dopo di che ho chiamato la polizia, ospedali, e non ho avuto alcuna risposta. Non sapevo dove correre. Ho chiamato mia moglie e l’ho solo infastidita perché ha ricevuto questa informazione in modo assolutamente rilassato. Sono in preda al panico. Quindi influenzami in qualche modo così da smettere di essere in preda al panico.

Risposta: È necessario lasciare questo stato completamente e considerarlo in modo completamente neutrale, senza toccare il punto del problema. Metti un po’ di musica, metti un po’ di torta e caffè sul tavolo. Da questo momento in poi ci comportiamo come se niente fosse successo, come se stessimo semplicemente seduti ad un caffè parlando della vita quotidiana.

E così gradualmente passiamo al tema delle paure e preoccupazioni, a condizione che all’inizio parliamo del nostro atteggiamento positivo in situazioni simili. In altre parole, il rimedio deve anticipare la malattia. Dopo questo è necessario parlare di come è bello essere fiduciosi e tranquilli. Cerchiamo di rilassare noi stessi, ad esempio, immaginiamo noi stessi sulla spiaggia.

E dopo questo cominciamo a pensare a come rimanere in questo stato di calma nella nostra vita ordinaria. Dopo tutto, i bambini hanno le proprie vite. E cosa sarà quando fra altri cinque o sei anni tua figlia andrà nell’esercito? Riuscirà a diventare più matura e più intelligente oppure io smetterò di essere preoccupato per lei? Devo capire che tutte le mie preoccupazioni non portano alcun beneficio.

Domanda: E se vedo che qualcuno si riferisce alla situazione in modo dispregiativo?

Risposta: Questo non è importante perché “Chi condanna lo fa attraverso i suoi difetti” (Kiddushin 70a). Se io comincerò a confrontare la sua irresponsabilità con la mia inclinazione verso l’esagerata preoccupazione, rimarrò senza niente. E anche se qualcuno non sa come comportarsi bene, in ogni caso, io sono incluso nel suo stato.

Domanda: Ma io non voglio precipitare all’opposto ….

Risposta: Non preoccuparti. Prima di raggiungere l’equilibrio in questo, sarà necessario “buttarti” nella direzione opposta. Alla fine tutto tornerà alla normalità.

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Da Kab.TV “Una Nuova Vita” 21.10.2012

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