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Intelligenza integrale

Dr. Michael LaitmanDomanda: E’ stato condotto uno studio in cui alcune persone sono state divise in gruppi di cinque persone. Alcuni dei gruppi erano composti da persone con un alto grado di intelligenza, e nel resto dei gruppi c’erano persone con un livello medio, ma con una elevata capacità di empatia e connessione con altre persone.

Tutti hanno ricevuto lo stesso compito. Sorprendentemente, nei gruppi con un alto potenziale emotivo, i risultati sono stati superiori a quelli dei gruppi con una grande intelligenza. Come è possibile che con un alta connessione emotiva stiamo lavorando come con un’intelligenza superiore?

Risposta: La nostra sostanza è il desiderio di ricevere, e quello che succede al suo interno si chiama “sensazione”. Prima di tutto, siamo concentrati sul desiderio, l’emozione, e con la nostra emozione siamo pronti ad assorbire di più, a sentire più profondamente e in modo espansivo, quindi questo richiede al nostro intelletto di svilupparsi.

Supponiamo che mi manca il senso dell’udito. Il mio cervello non ha bisogno di assorbire i suoni, individuarli, collegarli in un’unica immagine, creare tutti i tipi di suoni, e imparare con loro una parte della realtà. Come risultato, la mia capacità intellettuale è ridotta.

Nello studio che lei ha citato prima, nel gruppo in cui c’è stato un collegato migliore, ci fu la realizzazione di un sentimento generale più alto e più profondo. I membri di questo gruppo hanno sviluppato un’intelligenza più in alta con la loro connessione. Quindi loro potrebbero risolvere i problemi e capire una certa situazione meglio rispetto alle persone con un intelligenza separata che non sono connesse.

Ne consegue che la cosa principale non è la quantità di partecipanti e nemmeno le realizzazioni personali, ma la potenza della connessione. In particolare questo è ciò che risveglia la mente verso una nuova forma e una nuova intensità di sviluppo. La mente diventa integrale. Perché assorbe tutti i tipi di sentimenti da parte delle persone che vogliono entrare in contatto con un sentimento condiviso, quindi è così che deve essere condiviso.

Così viene creata da loro una singola immagine, “come una persona con un solo cuore” e una sola intelligenza. Si tratta di un livello qualitativo assolutamente diverso rispetto a persone sagace con intelligenze separate e con diplomi scientifici. Loro possono essere grandi psicologi, ma se non vi è alcuna connessione tra loro, non sono pronti a raggiungere qualità come questa.

Domanda: Dalla mia esperienza so che se diverse componenti si connettono, il risultato avrà un determinato importo. Mentre qui sento che esiste un ulteriore componente che è sconosciuto. Che cos’è questo componente?

Risposta: Questo è il componente integrante. Noi non colleghiamo unità per costruire la decina, ma da dieci costruiamo un tutt’uno.
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Da Kab.TV “Una Nuova Vita” 26.01.2014

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Un volo nello spazio interiore

Dr. Michael LaitmanDomanda: Come può una persona capire la grandezza del Creatore e la Sua provvidenza?

Risposta: L’intero scopo della creazione è la rivelazione del Creatore agli esseri creati al fine di far loro diventare buoni. Il Creatore fa gli esseri creati buoni rivelandosi a loro e riempiendoli. Il Creatore è rivestito nella creazione, il che significa che la Luce di Hochma è rivestita nella luce di Hassadim.

Ma come sappiamo di avanzare verso la rivelazione del Creatore? Con quale attributi dobbiamo cercarlo e in quale direzione dobbiamo avanzare? Come possiamo assicurarci di non allontanarci dalla retta via? Dobbiamo avere dei punti fermi per farlo. Se fossi nello spazio non sapendo dove mi trovo, vorrei trovare la mia via guardando secondo le stelle.

E’ lo stesso nel lavoro spirituale. Non possiamo dire nulla rispetto a ogni fenomeno, risultato, forza, o attributo se non la misuriamo in relazione a qualcosa. E’ importante essere sicuri in relazione a ciò che misuriamo.

Ad esempio, valutiamo il comportamento degli animali che divorano l’un l’altro e sembrano molto crudeli a noi. Ma il punto è che li valutiamo erroneamente, in relazione ai sentimenti umani. Questo è il motivo per cui arriviamo a conclusioni sbagliate. È lo stesso in relazione a qualsiasi fenomeno.

Il problema è come noi dovremmo valutare ogni fenomeno. Questo è importante sia nella spiritualità che nel nostro mondo, e al fine di valutare i fenomeni, usiamo strumenti come le bussole, misure, e unità specifiche per misurare le distanze, il peso, e le diverse frequenze. L’umanità ha creato questi sistemi di misura per determinare e misurare fenomeni differenti.

Prima dell’invenzione dei sistemi di misurazione, era molto difficile per le persone comunicare. Se volevo scambiare i miei polli per il vostro asino era difficile misurare quanti polli valevano quel asino. Oggi abbiamo i soldi per questo.

La crescente precisione di misure diverse ci permette di misurare diversi attributi. Questo è esattamente il modo in cui educare un bambino, insegnandogli come vedere se stesso rispetto all’ambiente, al fine di avere il giusto orientamento per quanto riguarda lo spazio, i mobili nella stanza, i suoi genitori, altri bambini, e se stesso.

Quando entriamo nel mondo spirituale, non abbiamo i mezzi con cui sentirlo. Questo perché ci manca uno standard e non sappiamo in che modo dobbiamo cambiare noi stessi e cosa dovremmo fare con le nostre caratteristiche.

Pertanto, è impossibile esistere soltanto con la forza positiva, quindi dobbiamo utilizzare due forze insieme. Questa è la ragione per cui c’è sempre la luce e il buio. È impossibile vedere nulla in contrasto solo con la luce e non è possibile vedere nulla al buio. L’unico modo per vedere qualcosa è nel contrasto tra la luce e il buio. Questo principio vale in ogni aspetto.

Proprio come un bambino piccolo comincia a riconoscere e differenziare le caratteristiche del suo ambiente più vicino e impara gradualmente come stabilire sempre più ampie connessioni fino a che non conosce tutta l’umanità, così anche noi dobbiamo stabilire connessioni tra di noi nel gruppo per cominciare a conoscere il mondo spirituale.

È impossibile fare questo in qualsiasi altro modo. Il Creatore si rivela nel gruppo, nei rapporti tra di noi. Se i nostri rapporti sono egoisti, non esiste uno standard di misura in quanto c’è solo una forza che lavora, che è un aiuto contro di noi. Abbiamo bisogno anche della forza opposta. Quando io sviluppo la forza della dazione e comincio adoperarla contro la forza della ricezione, posso cominciare a girare e gestire me stesso e misurare la deviazione.

Secondo la saggezza della Kabbalah, come in qualsiasi altra scienza, la cosa principale è la misura: NRNHY, KHB ZON, Partzufim, livelli, Hassadim e Hochma. E’ tutto basato su misurazioni, qui si confrontano cose diverse e così vengono scoperti nuovi fenomeni.

E’ scritto: “Non ti farai altri dèi”, il che significa che volutamente appaiono diverse forme davanti a noi in modo che saremo in grado di misurarli e costruire il Creatore in relazione ad essi.

Quando la Luce di Ein Sof (Infinito) riempie Malchut di Ein Sof essa non lascia ombra al suo interno e tutto è completamente riempito con la luce bianca. Questo è solo grazie al fatto che la fase quattro, che diventa grossolana, appare al suo interno e vede se stesso opposto alla luce. Da questa opposizione, noi possiamo cominciare a misurare le cose.

Quindi non possiamo gestirla senza “altri dei” anche se sono fittizi e bugiardi e non esistono realmente. Ma abbiamo bisogno di loro, al fine di misurare le cose confrontandoli. Così è come il Creatore gioca con noi. Questa è la ragione per cui ha creato l’inclinazione al male e la Torah come una spezia, “dal momento che la luce in essa li riforma.”

Così noi abbiamo 613 desideri e in oposizione a loro ci sono 613 luci con cui acquisiamo i nostri sensi. Se ci sono 613 luci che riempiono 613 desideri, abbiamo 613 elementi con cui misurare. Siamo in grado di valutare e chiarire molti concetti vicini e lontani per quanto riguarda ogni desiderio e la luce al suo interno. Siamo in grado di scoprire in quale direzione esse operano, in direzione di Hassadim o di Hochma, dazione o ricezione.

Ne risulta che dopo aver corretto il nostro desiderio con l’intenzione al fine di dare, secondo il principio di “il vantaggio della luce dalle tenebre,” abbiamo la possibilità di conoscere il Creatore, la Luce di Ein Sof. Gli altri Dei derivano dal Creatore, in modo che potremmo conoscerli e stabilizzare noi stessi usandoli. Senza di loro, non c’è un modo in cui possiamo conoscere la forza superiore, Colui che è “non c’è nessun altro all’infuori di Lui.”

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Dalla 1 ° parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 09.12.2014, Shamati # 15

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