Reinstallare te stesso

Dr. Michael LaitmanDomanda: Lei dice che i Maccabei combattevano per un approccio altruistico spirituale per il bene del mondo e per il bene della persona al suo interno. Come esattamente è collegata la realtà spirituale ai rapporti tra me e le altre persone?

Risposta: Si definisce nel principio di: “Ama il tuo prossimo come te stesso”. La persona arriva ad una percezione della realtà esterna in cui lui comincia a posizionare l’altro sopra se stesso. E questa è la differenza tra l’approccio degli ebrei e l’approccio dei greci. Questo è ciò per cui i Maccabei stavano combattendo.
Ebbene oggi, l’approccio egoistico è tipico di tutti, compresi gli ebrei.

Domanda: Come vengono collegati questi due approcci al rapporto con il Creatore, se in principio qui si sta parlando di relazioni tra le persone?

Risposta: Io cerco di andare fuori dal mio ego, fuori dai miei interessi personali, verso gli altri. Noi costruiamo relazioni come queste in un gruppo in cui gli amici diventano ai miei occhi più importanti di me a me stesso.

Tutti nel nostro gruppo vogliono raggiungere la percezione di una realtà superiore, ma per questo bisogna andare oltre i limiti dei nostri cinque sensi corporei, innalzandoci sopra di loro. E ci innalziamo quando abbiamo posto un nuovo senso basato sulla dazione al di sopra della nostra percezione egoistica, in amore verso gli altri.

I Kabbalisti hanno descritto questo lavoro in una forma molto precisa e chiara. E se agiamo in questa forma, allora tra noi scopriamo qualche tipo di forza altruistica che ci circonda e ci avvolge. In precedenza ha eluso la nostra percezione, mentre ora sentiamo che dobbiamo scoprirla e sentirla.

Per questo devo diventare come lei, acquisendo un potere simile di dazione e di amore. Solo nel livello dei cambiamenti interiori come questi posso sentire la forza superiore che abita al di fuori. In caso contrario, semplicemente non posso assorbirla, io sono cieco ad essa.

Prima siamo nati come “greci,” ognuno si concentra su se stesso. Questo è assolutamente naturale, non potrebbe essere altrimenti. Si dice: “… l’immaginazione del cuore dell’uomo è malvagia fin dalla sua giovinezza” (Genesi 8:21) e in seguito, si dice: “Ho creato l’inclinazione al male” (Kiddushin 30b). In altre parole, è particolarmente la creatura, l’ego, l’inclinazione al male, che domina ogni persona.

La saggezza della Kabbalah dice che è necessario superare la propria essenza, per trasformare l’ego, e invece di odiare l’altro, amarlo.

Domanda: Per chi è progettato questo “aggiornamento del sistema operativo”? E’ solo per gli ebrei o per tutti?

Risposta: E’ per tutti. Ognuno è pronto per questo se ha l’inclinazione e la guida appropriata per questo. E gradualmente, con lo sviluppo generale dell’umanità, raggiungeremo un momento in cui questa inclinazione sarà risvegliata in tanti. Ognuno può, e in ultima analisi, ognuno sarà costretto ad “aggiornarsi”. A partire dalla fase attuale, per diverse generazioni, tutti arriveranno a questo.

Domanda: Supponiamo che una persona, nel suo lavoro su se stesso riesce a creare un cambiamento interiore come questo. Che cosa ottiene da questo?

Risposta: Acquisisce la vita in un altro mondo dove dimora solo il potere della Luce, cioè il potere della dazione e non la potenza della ricezione. La persona si identifica con essa e si ritrova in un mondo dove tutto è buono. Non c’è più concorrenza; non c’è male, ma solo eternità e perfezione.

Questo è ciò che acquisiamo quando cambiamo noi stessi, ci innalziamo sopra la vita e la morte, sopra il male verso il bene.

Questo “aggiornamento” non è realizzato da una persona esterna, non è attraverso un “click” su alcuni supercomputer; anzi, noi stessi ci portiamo fuori da questo. Faccio tutto da solo, consapevolmente e deliberatamente, e così sento e acquisisco l’intera realtà della creazione.

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Da Kab.TV di “Una Nuova Vita” 14.12.2014

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