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Yeshivat Haverim Mondiale -28.12.2014

Yeshivat Haverim Mondiale
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Sviluppo sostenibile costruito sulla collaborazione

Opinione: (Rapporto del Prof. Y. Yakovets, Academician of Russian Academy of Natural Sciences all’Assemblea Generale dell’ONU): “Alla fine del 20° secolo il genere umano è entrato in un lungo periodo di sviluppo instabile e di crisi (energetico, ecologico, demografico, tecnologico, geopolitico e socio-culturale). Tutte le componenti della presente civilizzazione sembrano richiedere dei completi aggiornamenti di innovazione. Perché? Perché la civilizzazione del mondo ha compiuto il suo percorso storico e ha bisogno di essere sostituita con una società progressista con una più elevata consapevolezza integrale della civilizzazione del mondo.

“Finora, la strategia predominante è quella di adattare la crescita a dismisura del sistema alle nuove condizioni e di prolungare la sua agonia e di intensificare di conseguenza i conflitti globali. Tuttavia, è essenziale, dopo aver tracciato i confini della futura società, sviluppare e mettere in pratica una strategia destinata a formare un circuito integrale di civilizzazione, la base del quale si sta manifestando davanti ai nostri occhi – e questo ci solleverà dalle tribolazioni del passaggio ad una nuova fase nello sviluppo della nostra civiltà.

“Un gruppo internazionale di scienziati appoggia la seconda posizione: forniscono una base teorica e propongono dei passaggi pratici verso la messa in pratica del passaggio strategico nella nuova società. Deriva dal riconoscimento del fatto che la civilizzazione sta attraversando un cambiamento rivoluzionario – una lenta, agonizzante transizione da essere industriale a diventare un essere globale ed integrale.

“La missione strategica a lungo termine è di incoraggiare e facilitare questa transizione, fornendo progressivamente delle forze che pensano con la chiara comprensione di dove stiamo andando e perché e dei metodi efficaci per raggiungere i traguardi.

“Secondariamente, la strategia deve assicurare lo sviluppo a livello locale, una trasformazione equilibrata in tutte le sfaccettature della vita della società, tutti e sei i maggiori componenti genotipi della civilizzazione: naturale ed ambientale, demografico, tecnologico, economico, geopolitico, e socio-culturale – raggiungendo una maggiore sostenibilità e prevedibilità nelle dinamiche della società.

“Come terzo punto, il principale ruolo guida nella messa in atto della trasformazione strategica a lungo termine della società umana è assegnato alla collaborazione di 12 civilizzazioni locali della quinta generazione – le figure centrali nella fase geo-politica e geo-economica del 21° secolo.

“Come quarto punto, istituzioni specifiche, meccanismi, e programmi di collaborazione delle civilizzazioni globali sono stati proposti per mettere in pratica questa strategia”.

Il mio commento: C’è chiaramente un problema lampante: gli scienziati non se ne occupano fin tanto che coloro che sono al potere possono assicurarsi un futuro sicuro. Dove gli scienziati prestano attenzione, essi non condividono una sola visione e ancor meno capiscono la causa e la ragione della crisi e, perciò, non hanno alcun piano d’azione. Propinano un sacco di parole a vanvera, niente di più.

Questo continuerà fino a quando la saggezza della Kabbalah non riceverà il proprio riconoscimento e li legherà insieme in una comprensione unica dello scopo e dei mezzi. E allora, forse con uno sforzo in cooperazione, influenzando direttamente le autorità e la popolazione in generale tramite internet, potremo sollevare l’opinione pubblica in modo che “coloro che dominano” inizieranno a considerare seriamente la trasformazione della società, vale a dire, creando un’informazione destinata a dare nutrimento alla società verso una nuova civilizzazione integrale del mondo.

In sostanza, qui è dove entrano in scena i Kabbalisti poiché sono loro che devono fare tutti gli sforzi nella rivelazione del metodo della correzione dell’uomo e della nuova civilizzazione integrale.
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Lezione quotidiana di Kabbalah – 28.12.2014

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Un popolo tessuto dal filo di un’idea

Dr. Michael LaitmanDomanda: Recentemente un nuova ondata di sommosse si è abbattuta su di noi. Lancio di pietre, accoltellamenti, e veicoli che investono i pedoni sono diventate le armi del delitto.

I livelli di tensione sono saliti, la paura è tornata nelle strade, minando il complesso sistema di relazioni che ci legano agli Arabi Israeliani. Vivono accanto a noi, fra noi, e non possiamo isolarci da loro, e i loro attacchi terroristici hanno letteralmente sfondato in casa nostra.

È possibile dire che gli eventi recenti sono il risultato di una situazione nuova, una nuova tendenza, con la quale dobbiamo lottare.

Risposta: Prima di tutto, vorrei far notare che tutto ciò che dirò deriva da una comprensione del sistema generale del mondo all’interno del quale c’è sia la nazione d’Israele che la sua popolazione, dalla saggezza che ho ricercato e acquisito, e non da rapporti di ricerca e di analisi sociale.

Non rientro in queste aree, non voglio ricercare questa popolazione o un’ altra, e sono lontano dagli eventi sul campo. Oltre a questo, non sono uno psicologo che capisce esattamente le menti ebraiche e arabe.

In altre parole, non esprimo la mia opinione a livello di questo mondo. Allora mi sento libero, e, sull’altro lato, tutto ciò che dirò in seguito è la verità ai miei occhi e non la mia verità personale. Questa è la natura delle cose; questo è come il Creatore, il potere superiore, il supervisore superiore e gestore si sta comportando verso di noi. Secondo la saggezza della Kabbalah, tutto viene gestito dal sistema della natura che è anche chiamato El-okim. In Gematria (numerologia), il valore dei due mondi “HaTeva” (natura) e “Elokim” (il divino) sono identici.

Originariamente questo sistema si trovava in un stato che era molto simile al caos generale. La Kabbalah lo chiama dal nome di Shevira (rottura) o il peccato dell’Albero della Saggezza. Da allora, il sistema generale, che somiglia al nostro universo, gradualmente si accorda secondo leggi che divengono sempre più chiare.

Non erano al lavoro in precedenza, perché il materiale adatto per il controllo non esisteva. Per esempio, finché non vi era alcuna vegetazione, i rapporti fra l’inanimato e il vegetale non potevano essere scoperti. Finché non vi erano animali, le leggi del comportamento dell’animato e i rapporti tra l’animato e gli altri livelli non potevano essere scoperti. E specificamente, finché non esisteva la specie umana, liceità non potrebbe essere scoperta nella vita e nello sviluppo della specie umana, la quale determina anche la sua influenza senza precedenti sulla natura dell’inanimato, vegetale e animato.

In altre parole, vediamo che allo stesso tempo tutti i materiali si sviluppano, sono organizzati all’interno nell’ambito di un sistema più preciso. E questo sistema continua verso l’equilibrio e uno stato permanente. Necessariamente, tutte le sue parti ottengono il loro posto e la loro forma di espressione. Secondo i dati scientifici a quanto sembra, nel futuro questo sistema alla fine diventerà equilibrato e raggiungerà l’armonia interiore.

Oltre a questo, abbiamo scoperto fenomeni vari nella società umana che si sono sviluppati in modo unico e veloce in contrasto con la natura dell’immobile, vegetale e animato. Mentre l’umanità ha fatto un salto quantico all’interno di alcune migliaia di anni e specificamente nell’ultimo secolo, in contrasto a questo, la natura non ha subito variazioni indicative in quel periodo.

Generalmente stiamo trovando fenomeni più nuovi che caratterizzano un sistema che aspira all’equilibrio e che indicano il suo sbilancio.

Nel tempo saranno rivelati in sempre più dettagliate forme sottili, e personali. Vediamo quanto il sistema generale prende lo squilibrio tra le parti del sistema in considerazione e si prende cura di esse.

In questo modo, osserviamo il processo attraverso il quale tutta l’umanità sta passando sullo sfondo dei livelli immobile, vegetale e animato che sono scarsamente cambiati.

Questo processo è naturale e si chiama in Kabbalah “a suo tempo”. In altre parole, succede a suo tempo poiché tutto succede secondo una sua velocità naturale, come un orologio che misura la velocità di cambiamento simile al generatore del segnale nel computer. La cosa interessante in questa immagine è lo sviluppo di parti varie dell’umanità e i rapporti fra loro. Davanti a noi si stende il processo storico attraverso il quale sono passati popoli vari, gruppi, continenti, e così via. Questo sviluppo ci intriga. anche se non possiamo sempre vederne i motivi. Inoltre, le conclusioni che traiamo sono dubbie.

E allora, in primo luogo abbiamo visto quello che stava accadendo, dopo di che tutti avevano opinioni filosofiche e storiche diverse. Tuttavia un fenomeno unico si è scoperto qui – il popolo d’Israele.

L’unicità principale è la sua presenza in tutta la storia. In altre parole, questo fenomeno in corso non è chiaro. Come può essere? Dopo tutto, non è successo con gli altri popoli. Questo è strano, anche considerando i problemi che sono stati osservati su questo popolo, nella forma di esilio, odio verso di esso, conflitti interni, e così via.

In particolare deve essere noto che il mondo intero si erige contro il popolo di Israele. Tutti li odiano, vogliono annientarli, e tutti riconoscono che non sono disposti a farlo. Dichiarano apertamente:

1.Vogliamo annientare Israele.
2.Noi non siamo disposti a distruggere Israele
3.Dipendiamo dal popolo di Israele.
4.Specificamente, il popolo d’Israele ci porta guai e problemi e non siamo disposti a fare nulla per loro. Siamo deboli in contrasto con questa nazione.

È possibile citare molte rivendicazioni e altre stranezze qui. E il fenomeno più strano è la nascita della nazione, la quale fu essenzialmente una nascita artificiale.

Il resto delle nazioni sono apparse naturalmente da tribù che popolavano aree varie sulla faccia del globo basate su territori comuni, culture comuni, educazione comune, lingua comune, e più tardi, basate sulla storia comune. Le nazioni più piccole o più grandi sono apparse, e dopo di che si sono unite in religioni e fedi varie, con tutto ciò che sta continuando come al solito.

Dall’altro lato, il popolo d’Israele è apparso in un modo strano da un’organizzazione unica, da un fenomeno sociale senza precedenti. Una persona chiamata Abramo ha lanciato un’idea unica all’umanità, che era un pensiero, un ideale, una visione connessa al ruolo e alla funzione della specie umana intera. Raccolse persone speciali da tutta l’umanità per i quali l’essenza della vita, lo scopo della vita, e un’identità con il potere superiore e la sua scoperta erano importanti. Significa che l’idea sulla quale la nazione era fondata era molta alta, snaturale e come viene chiamata, “fuori da questo mondo”. Con questo non sta dicendo che dobbiamo vivere in un luogo isolato, mantenere i nostri confini, e difenderci dai nostri vicini, ecc.

Queste non erano le connessioni fra la gente sulla base di fattori di materiale bestiale corporeo, neanche su bisogni corporei normali. Il popolo d’Israele era fondato su principi assolutamente diversi, su un altro livello filosofico e concettuale più alto rispetto al resto delle nazioni.

Non avevano neanche una dimora. Piuttosto Abramo disse loro semplicemente che la connessione attorno all’idea spirituale esigeva di vivere come persone con un cuore, tutto Israele sono amici, e anche di vivere in fraternità e scoprire al loro interno la caratteristica di dazione e di amore. Allora secondo questi principi, il loro posto sulla faccia del globo era nella terra di Canaan. Così si diressero lì!

La residenza della nazione era determinata dal suo scopo e dal suo adattamento alle caratteristiche della terra. Il popolo artificiale ha popolato un posto artificiale. Quindi la connessione fra le persone di Israele e il suo luogo è molto particolare. Finché le persone mantengono il concetto di unità, esso vive qui [Israele], e nel momento in cui non regge le condizioni spirituali di una persona con un solo cuore e amore per gli altri, entra in una dissonanza nella sua dimora e il luogo lo rigurgita.

Mai nella storia abbiamo visto un precedente come questo, che un territorio particolare, che significa qualcosa di inanimato, reagisce in questo modo per chi dimora nel suo interno.

Ci sono una moltitudine di altri fenomeni strani connessi con questo popolo. Senza essere coscienti e sentendo il loro carattere e il loro luogo, non hanno capito che cosa gli sta succedendo. E il ruolo della storia è di dare un tempo e un luogo al popolo d’Israele per svolgere la sua unica missione storica.

In questa fase sta a noi capire cosa Abramo ha insegnato ai suoi studenti. Lui ha spiegato a loro un piano esistente secondo il quale, il popolo d’Israele deve raggiungere un livello particolare di correzione, per essere come una persona con un cuore attraverso l’assemblea. In continuazione essi hanno bisogno di attraversare uno Shevirah (rottura). In altre parole, invece di una connessione buona fra loro, devono scoprire lo stato opposto di separazione e la frammentazione interna e mentale.

Secondo questo hanno attraversato situazioni varie con i loro vicini, con il potere superiore che gestisce tutto. Dopo di questo, durante un periodo di esilio e distanza reciproca, il popolo di Israele si sparse fra tutte le nazioni e fece uno speciale lavoro preparatorio fra loro. Dopo di che ancora si raccolse e ancora si innalzò al livello di connessione, e con la stessa tendenza, ha attratto tutta l’umanità verso la connessione. Finisce così la storia, questo significa, con la correzione generale della specie umana. Questo è lo scopo della creazione, lo scopo dell’esistenza della specie umana nello stato di questo mondo.

Perché ciò avvenga, è stato assegnato un periodo di seimila anni, cominciando da una persona con il nome di Adamo che ha scoperto il programma fino all’ultima persona che farà l’ultima correzione e terminerà il processo storico. E poi questo mondo scomparirà, perché esiste nella nostra percezione solo perché è rotto e senza le connessioni giuste. E nel momento in cui tutte le parti rotte diventano connesse e l’ultimo fra loro diviene connesso a loro, il sistema diventerà unito e circolare. Poi tutta l’umanità sentirà che esiste all’interno una realtà perfetta e circolare, in uno stato chiamato il mondo a venire. Ciò che riempie le persone si chiama il Creatore, il potere superiore, essi lo otterranno con l’aiuto della connessione tra loro, la dazione reciproca e l’amore lungo l’intero percorso.

E così si chiarisce il ruolo storico del popolo d’Israele. Essi devono attraversare situazioni varie e secondo queste, devono funzionare correttamente per orientare il mondo intero verso l’obiettivo indicato fin dall’inizio. Senza questa nazione sarebbe impossibile raggiungere l’obiettivo. Allora essa deve essere alla testa del processo. Non è a caso che le lettere della parola di “Israele – ישראל” fanno la frase, “Li Rosh – לי ראש – ho una testa.”

C’erano periodi nei quali era proibito per il popolo di Israele, conoscere la sua missione, in modo che non sarebbero stati disturbati nell’assimilarsi tra le nazioni del mondo durante il periodo di esilio. In altre parole, erano in un stato di distacco dalla connessione.

Tuttavia oggi, se vogliamo esplorare il popolo ebreo in ogni momento della storia, tocca a noi tener conto del programma generale della società umana e paragonarlo con la realtà, a che punto il popolo di Israele mantiene il programma o, al contrario, si oppone al programma. La gamma della sua partecipazione storica si muove tra – meno 100% e più di 100%.

Dipende dal popolo di Israele quanto attrae se stesso verso l’adempimento del proprio ruolo attirando tutti gli altri verso di esso. E se non funziona correttamente e in tempo, poi questo ritardo si esprime nelle forze negative della natura che non vengono impegnate nella connessione del sistema generale di connessione, che non sono controbilanciate da forze positive.

Per il popolo di Israele, il loro ruolo è di equilibrare gli opposti in ogni momento. Se non li equilibra in ogni momento durante la storia, poi sia il più che il meno lavorano su di esso negativamente. Il meno li spinge da dietro e il più li tira in avanti. E quando le persone non sono d’accordo con nessuno dei due, non vogliono prendere l’iniziativa, e non vogliono condurre il mondo intero dietro di sé, poi come risultato di questo ci saranno tanti grandi problemi e disastri che continuano fino ad oggi.

Però un momento unico è arrivato. Dopo un lungo esilio di duemila anni, possiamo e dobbiamo rivelare a tutte le persone di Israele e al mondo intero ciò che è all’ordine del giorno. Spetta a noi dire a tutti:

“Amici, siamo sulla soglia di un periodo critico perché le redini sono state inserite nelle nostre mani, le quali sono le due forze della natura, il più e il meno. Erano pronte per noi e con il loro aiuto spetta a noi raggiungere una connessione integrale tra noi, per portare la società in armonia e alzare al livello di dazione e amore noi stessi. E nelle nostre mani. Le due forze ci aiuteranno in tale modo che anche la forza negativa diventerà un “aiuto contro” (Genesi 2:18). Il compito è grande. Allora venite, cominciamo a implementarlo.”

In questo modo, spetta a noi andare verso il mondo intero, noi stessi, e anche il potere superiore con l’aiuto di tutti i mezzi a nostra disposizione. Ci è stata data la libertà di scelta; ci è stato dato un programma e un processo includendo una sceneggiatura che descrive il buon termine nel completamento della correzione. Allora dobbiamo vedere la situazione presente, non da questa tendenza, ma dall’obiettivo più alto del programma e capire che cosa vuole da noi.

Osservando in questa maniera, e non dal punto di vista dei media della comunicazione o il punto di vista della psicologia dei nostri vicini, sto guardando cosa sta succedendo oggi in Israele. Quale è il motivo di andare profondamente nella mentalità Israeliana e Araba se quest’immagine intera è assolutamente superficiale? L’analisi di questo non rende possibile estinguere il fuoco. Dobbiamo capire le tendenze naturali che lavorano in questi processi, è allora che sapremo veramente come risolvere il problema.
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Da Kab.TV “Una Nuova Vita” 13.11.2014

Lezione serale di Kabbalah – 27.12.2014

Scritti di Rabash, articoli “Shlavei Hasulam”, articolo 43
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Una persona che è amata è sempre bellissima!

Dr. Michael LaitmanDomanda: I libri sacri spesso parlano della bellezza di una donna, che sia il suo aspetto, il suo carattere, il atteggiamento materno, ecc. Ma non c’è una descrizione dettagliata della perfezione della donna come nel “Cantico dei Cantici“. Cosa ci vuole insegnare Re Salomone?

Risposta: Vuole dirci che la nostra realtà: la natura inanimata, vegetativa, animata ed umana è bellissima, buona e perfetta ed è solamente la personale correzione che determina se io sarò in grado di rapportarmi ad essa con amore assoluto.

Si tratta del nostro atteggiamento verso la natura nel suo complesso e la correzione dell’uomo: nella misura in cui ho completato e coperto la mia inclinazione negativa con questo amore. Allora vedrò che non ci sono difetti nella realtà e che tutto é come una donna bellissima.

Non abbiamo altre parole per esprimere l’amore, compreso il giusto tipo di amore. Questo perché comprendiamo l’amore per qualcuno solo come uso di questa persona. E’ il genere di amore nel quale io sono disposto a dare e a colmare l’altro nella misura in cui ricevo piacere.

Qui, però, si tratta di un amore opposto: io do e colmo l’altra persona perché voglio farle del bene. Ma ho bisogno dell’inclinazione al male per verificare il mio atteggiamento verso questa persona: agisco al di sopra dell’odio, del distacco, e del rifiuto?

Riesco a farlo? Questo è il modo in cui verifico se si tratta di vero ed autentico amore che origina dall’inclinazione al bene e che non è invece un amore egoistico che origina dall’inclinazione al male. Questo genere di amore è chiamato amore indipendente. Da che cosa è indipendente? Dalla ricezione, poiché si basa sulla dazione. Da dove arriva il nome del libro “Cantico dei Cantici?” In una canzone comune parliamo di solito del piacere: “Io ti amo e voglio farti felice”. Nel “Cantico dei Cantici” invece, significa che io voglio fare del bene agli altri.

Domanda: Vediamo che ci sono dei riferimenti alla bellezza nelle pagine di questo libro. Che cosa si esprime con il concetto di bellezza? Perché il mondo sembra bellissimo per una persona innamorata?

Risposta: Questo si chiama “l’amore coprirà tutti i peccati”. Avete mai visto una mamma come prende su il suo bambino per farvelo vedere e dice: “Guarda quanto è bello!” E’ orgogliosa di lui ed è perfettamente naturale. Una persona amata è sempre bellissima, e perciò non ci sono modelli di riferimento per la bellezza.

Se io voglio colmare l’altro e godo di questo desiderio, più l’altro ha delle mancanze, più io posso colmarlo e completarlo, più lo amo in conseguenza della mia attenzione, e più bello mi sembrerà ai miei occhi. I genitori dei bambini adottati non li amano di meno e qualche volta li amano di più dei loro figli biologici. Cercano di dare loro di più per conquistare il loro amore, per colmarli di più, ed in questo modo li amano anche di più.

Si dice: “l’amore copre tutti i peccati”. L’amore non può manifestarsi a meno che non ci sia un conflitto che lo precede. Ci deve essere una sensazione di distacco, di conflitto, di resistenza, e al di sopra di tutto questo ci deve essere una connessione, un abbraccio e l’amore. Allora la bellezza apparirà come conseguenza: una persona amata sembra bellissima proprio come un bambino agli occhi della sua mamma.

Domanda: Re Salomone dice: “mia unica è la mia colomba, la mia preziosa”. Qual è il significato dell’espressione “unica”?

Risposta: Non c’è altro che questo. E’ un’unica creazione, un unico sistema perfetto. Ed è effettivamente grazie alla compenetrazione delle qualità positive e negative esistenti che la bellezza appare. Bellezza è completezza. La completezza appare quando vedo che le cose buone e cattive si compenetrano a vicenda e non possono esistere autonomamente. Il bene non può esistere senza il male ed il male è la base per la rivelazione del bene.

Adesso noi scopriamo il male in questa donna, che significa in tutta la creazione, poiché guardiamo alle cose solamente dall’inclinazione negativa e non riusciamo a vedere niente di buono. Ma si tratta di una fase essenziale poiché, prima di arrivare al “Cantico dei Cantici”, una persona deve scoprire tutti i difetti, tutti i peccati, e solo allora potrà rivelare l’amore al di sopra di tutto questo.
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Da Kab.TV “Una Nuova Vita” 28.05.2014

Lezione quotidiana di Kabbalah – 27.12.2014

Lezione sul tema “Domande sul lavoro in dieci”
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Lezione sul tema “Lavoro nelle decine”
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Lezione sul tema “Connessione tra Unità e divulgazione”
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Saltando la rottura

Dr. Michael LaitmanDomanda: Come abbiamo bisogno di percepire il Talmud Eser Sefirot, leggendo di qualche fenomeno, concetto, nome di Partzufim di mondi?

Risposta: il Talmud Eser Sefirot descrive il sistema che si prende cura e ci gestisce dal mondo di Ein Sof. Nel mondo di Ein Sof c’è il piano intero della creazione dall’inizio alla fine, e il sistema dei mondi lo divide in fasi, per il seguente ordine di azioni attraverso il quale cresce.

Domanda: Come agisce su di noi, come fa, ci pulisce così saremo più collegati al gruppo?

Risposta: Il sistema superiore lavora su di noi nella condizione che acconsentiate che lavori su di voi allo scopo di portarvi all’unità con il Creatore, ciò significa che tu scegli il sentiero della Torah, il sentiero della Luce, o il sentiero della sofferenza, uno dei due.

Però in questo sistema non ci sono due sentieri; c’è solo una sequenza di forze che agisce in forma accurata, determinata dall’inizio della correzione fino alla fine della correzione. Tutto dipende da come riceve l’influenza di queste Luci che vengono a te attraverso tutti i Partzufim.

Il sistema dei mondi conferisce alle creature in maniera chiara e organizzata. Però le creature possono ricevere questa dazione in una forma corretta e progrediscono in modo piacevole e veloce, attraverso il portare contentezza al Creatore, e se no, essi si ritrovano in un sentiero di sofferenza. Il sistema mostra sempre gli ordini a cui sono obbligato a giungere dal suo interno.

Domanda: Che significa ricevere questa dazione in una forma corretta?

Risposta: In una forma corretta, è per la connessione. Dopo di tutto abbiamo bisogno di connettere il nostro grande vaso per oltrepassare la rottura e prendere tutto all’interno. Prima c’era solo un desiderio, più tardi è venuta la Luce e l’ha diviso in due, entrando fra noi. Ora, tra il nostro desiderio c’è una Luce o il Creatore, però con un meno, in una forma negativa.

Saltando la rottura

C’è una creatura, e vi è un’altra creatura, e fra loro il Creatore in una forma negativa, significa il Faraone. Luce con il segno meno. E abbiamo bisogno di invertire tale tendenza di più, tutto il tempo riconoscere e determinare in ogni azione che si rivela, che non c’è nessun altro oltre a Lui ed Egli è il bene che fa bene.

Fra te e me un grande “meno” viene rivelato e lo invertiamo in “più”, invertire le tenebre alla luce. Infine, tra di noi, in questo sistema intero, la Luce si rivela. E significa che ci vestiamo nel Creatore, che siamo in adesione con Lui.

La cosa principale è di non dimenticare, che tutto il male è semplicemente il Creatore che si rivela in una forma invertita. Con la rottura, la Luce è entrata nel vaso, e se ora lo invertiamo da male a bene, poi raggiungiamo l’adesione della Luce e il vaso, di questo si dice: “Lui e il Suo nome sono uno.”
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Dalla terza parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 08.12.2014, Lo Studio delle dieci Sefirot

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Il diritto di scegliere, Parte 3

Dr. Michael LaitmanIn passato un paese che era governato da un re la cui parola era legge e costrizione per tutti, senza eccezioni. E in questo modo il genere umano ha progredito fino al 20° secolo, seguendo ciecamente un leader che sorgeva al di sopra di tutti, dava ordini: a sinistra, a destra, avanti, indietro. La persona non aveva libero arbitrio; era trascinato in avanti a colpi.

Tuttavia, è arrivato il tempo in cui ci viene chiesto di arrivare ad un accordo con il programma della natura. Dobbiamo capirlo e, in accordo alla nostra libera scelta, andarli incontro. In questo nuovo modello di società, ognuno è il proprio re.

Domanda: Ognuno ha il proprio egoismo, e ognuno tira tutti gli altri dalla sua parte. E’ chiaro che è impossibile giungere ad un buon risultato, se ognuno si sente come un re. Come si può raggiungere una certa stabilità in questa struttura super-instabile in cui ciascuno sta perseguendo solo il proprio interesse stretto, ignorando tutti gli altri? Quando non possiamo andare d’accordo con i vicini, non è poi così male. Ma quando questo disturbo copre l’intero paese e il mondo intero, che cosa ci si puo’ aspettare?

Risposta: Allora siamo in attesa di catastrofi se non iniziamo a fornire una nuova educazione a tutti loro, insegnandoli il sistema integrale in modo che la gente capisca il mondo in cui esistiamo oggi. Dopo tutto, loro non lo conoscono.

I politici partecipano alle elezioni, mentre si preparano a gestire la società, ma loro non capiscono la società moderna e il mondo moderno, in cui esistiamo. Nessuna persona capisce questo non importa al quale partito appartiene, da un’estremità all’altra. Nessuno di loro conosce in che tipo di mondo viviamo.

Domanda: Come è possibile far funzionare una società in cui ognuno si sente come un re?

Risposta: E’ davvero possibile se ogni persona si sente responsabile per tutti, mentre sente tutti al di sopra di se e potenti, come il padre i suoi bambini. Un re non è un delinquente che si siede tutto il giorno e gode di tutto a spese dei suoi cittadini. È un lavoro duro essere un re.

Qualche tempo fa ho letto la routine quotidiana della regina d’Inghilterra; lei non ha un momento libero: appuntamenti, incontri, visite alle scuole materne, viaggi in altre province. Lei non appartiene a se stessa, ma svolge le sue funzioni. Ed è sempre stato così; non dobbiamo pensare che i re erano solo intrattenuti con le palline, come ci viene illustrato nei romanzi.

Domanda: Se il popolo di Israele dovrebbe servire da esempio per tutto il mondo, vuol dire che i suoi leader hanno una missione molto importante?

Risposta: Assolutamente. Gli uomini che stanno ai vertici della società israeliana devono capire il programma della creazione, il programma della natura, e guidare il popolo di Israele all’incontro esatto del loro posto in questo programma.

Così è stato fin dal momento della costruzione del primo Tempio alla distruzione del Secondo Tempio. A quel tempo il popolo di Israele aveva dei leaders che raggiunsero il programma della creazione, la forza che agisce all’interno della natura. Loro sentivano questa forza superiore, l’hanno capita, e hanno lavorato insieme a lei.

Quando una persona del genere guarda il mondo, deve vedere le forze che operano nel mondo. Lui ha bisogno di vedere il programma generale in base al quale queste forze agiscono in futuro per molti anni a venire, fino alla fine della correzione. E’ il dovere del leader, e questo è il motivo per cui il popolo d’Israele era guidato da kabbalisti, persone con una realizzazione spirituale.

Domanda: Ci sono delle qualità speciali che si deve possedere per essere un tale leader?

Risposta: Certo. E’ necessaria una qualità molto semplice: ama il prossimo tuo come te stesso. Questo è tutto.

Domanda: Cosa significa amare il prossimo tuo?

Risposta: Significa che un leader deve amare gli altri, almeno quanto ama se stesso. Lui è obbligato ad avere la proprietà della dazione assoluta.

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Da Kab.TV  “Una Nuova Vita” 9.12.2014

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