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Lezione serale di Kabbalah – 27.12.2014

Scritti di Rabash, articoli “Shlavei Hasulam”, articolo 43
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Una persona che è amata è sempre bellissima!

Dr. Michael LaitmanDomanda: I libri sacri spesso parlano della bellezza di una donna, che sia il suo aspetto, il suo carattere, il atteggiamento materno, ecc. Ma non c’è una descrizione dettagliata della perfezione della donna come nel “Cantico dei Cantici“. Cosa ci vuole insegnare Re Salomone?

Risposta: Vuole dirci che la nostra realtà: la natura inanimata, vegetativa, animata ed umana è bellissima, buona e perfetta ed è solamente la personale correzione che determina se io sarò in grado di rapportarmi ad essa con amore assoluto.

Si tratta del nostro atteggiamento verso la natura nel suo complesso e la correzione dell’uomo: nella misura in cui ho completato e coperto la mia inclinazione negativa con questo amore. Allora vedrò che non ci sono difetti nella realtà e che tutto é come una donna bellissima.

Non abbiamo altre parole per esprimere l’amore, compreso il giusto tipo di amore. Questo perché comprendiamo l’amore per qualcuno solo come uso di questa persona. E’ il genere di amore nel quale io sono disposto a dare e a colmare l’altro nella misura in cui ricevo piacere.

Qui, però, si tratta di un amore opposto: io do e colmo l’altra persona perché voglio farle del bene. Ma ho bisogno dell’inclinazione al male per verificare il mio atteggiamento verso questa persona: agisco al di sopra dell’odio, del distacco, e del rifiuto?

Riesco a farlo? Questo è il modo in cui verifico se si tratta di vero ed autentico amore che origina dall’inclinazione al bene e che non è invece un amore egoistico che origina dall’inclinazione al male. Questo genere di amore è chiamato amore indipendente. Da che cosa è indipendente? Dalla ricezione, poiché si basa sulla dazione. Da dove arriva il nome del libro “Cantico dei Cantici?” In una canzone comune parliamo di solito del piacere: “Io ti amo e voglio farti felice”. Nel “Cantico dei Cantici” invece, significa che io voglio fare del bene agli altri.

Domanda: Vediamo che ci sono dei riferimenti alla bellezza nelle pagine di questo libro. Che cosa si esprime con il concetto di bellezza? Perché il mondo sembra bellissimo per una persona innamorata?

Risposta: Questo si chiama “l’amore coprirà tutti i peccati”. Avete mai visto una mamma come prende su il suo bambino per farvelo vedere e dice: “Guarda quanto è bello!” E’ orgogliosa di lui ed è perfettamente naturale. Una persona amata è sempre bellissima, e perciò non ci sono modelli di riferimento per la bellezza.

Se io voglio colmare l’altro e godo di questo desiderio, più l’altro ha delle mancanze, più io posso colmarlo e completarlo, più lo amo in conseguenza della mia attenzione, e più bello mi sembrerà ai miei occhi. I genitori dei bambini adottati non li amano di meno e qualche volta li amano di più dei loro figli biologici. Cercano di dare loro di più per conquistare il loro amore, per colmarli di più, ed in questo modo li amano anche di più.

Si dice: “l’amore copre tutti i peccati”. L’amore non può manifestarsi a meno che non ci sia un conflitto che lo precede. Ci deve essere una sensazione di distacco, di conflitto, di resistenza, e al di sopra di tutto questo ci deve essere una connessione, un abbraccio e l’amore. Allora la bellezza apparirà come conseguenza: una persona amata sembra bellissima proprio come un bambino agli occhi della sua mamma.

Domanda: Re Salomone dice: “mia unica è la mia colomba, la mia preziosa”. Qual è il significato dell’espressione “unica”?

Risposta: Non c’è altro che questo. E’ un’unica creazione, un unico sistema perfetto. Ed è effettivamente grazie alla compenetrazione delle qualità positive e negative esistenti che la bellezza appare. Bellezza è completezza. La completezza appare quando vedo che le cose buone e cattive si compenetrano a vicenda e non possono esistere autonomamente. Il bene non può esistere senza il male ed il male è la base per la rivelazione del bene.

Adesso noi scopriamo il male in questa donna, che significa in tutta la creazione, poiché guardiamo alle cose solamente dall’inclinazione negativa e non riusciamo a vedere niente di buono. Ma si tratta di una fase essenziale poiché, prima di arrivare al “Cantico dei Cantici”, una persona deve scoprire tutti i difetti, tutti i peccati, e solo allora potrà rivelare l’amore al di sopra di tutto questo.
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Da Kab.TV “Una Nuova Vita” 28.05.2014

Lezione quotidiana di Kabbalah – 27.12.2014

Lezione sul tema “Domande sul lavoro in dieci”
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Lezione sul tema “Lavoro nelle decine”
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Lezione sul tema “Connessione tra Unità e divulgazione”
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Saltando la rottura

Dr. Michael LaitmanDomanda: Come abbiamo bisogno di percepire il Talmud Eser Sefirot, leggendo di qualche fenomeno, concetto, nome di Partzufim di mondi?

Risposta: il Talmud Eser Sefirot descrive il sistema che si prende cura e ci gestisce dal mondo di Ein Sof. Nel mondo di Ein Sof c’è il piano intero della creazione dall’inizio alla fine, e il sistema dei mondi lo divide in fasi, per il seguente ordine di azioni attraverso il quale cresce.

Domanda: Come agisce su di noi, come fa, ci pulisce così saremo più collegati al gruppo?

Risposta: Il sistema superiore lavora su di noi nella condizione che acconsentiate che lavori su di voi allo scopo di portarvi all’unità con il Creatore, ciò significa che tu scegli il sentiero della Torah, il sentiero della Luce, o il sentiero della sofferenza, uno dei due.

Però in questo sistema non ci sono due sentieri; c’è solo una sequenza di forze che agisce in forma accurata, determinata dall’inizio della correzione fino alla fine della correzione. Tutto dipende da come riceve l’influenza di queste Luci che vengono a te attraverso tutti i Partzufim.

Il sistema dei mondi conferisce alle creature in maniera chiara e organizzata. Però le creature possono ricevere questa dazione in una forma corretta e progrediscono in modo piacevole e veloce, attraverso il portare contentezza al Creatore, e se no, essi si ritrovano in un sentiero di sofferenza. Il sistema mostra sempre gli ordini a cui sono obbligato a giungere dal suo interno.

Domanda: Che significa ricevere questa dazione in una forma corretta?

Risposta: In una forma corretta, è per la connessione. Dopo di tutto abbiamo bisogno di connettere il nostro grande vaso per oltrepassare la rottura e prendere tutto all’interno. Prima c’era solo un desiderio, più tardi è venuta la Luce e l’ha diviso in due, entrando fra noi. Ora, tra il nostro desiderio c’è una Luce o il Creatore, però con un meno, in una forma negativa.

Saltando la rottura

C’è una creatura, e vi è un’altra creatura, e fra loro il Creatore in una forma negativa, significa il Faraone. Luce con il segno meno. E abbiamo bisogno di invertire tale tendenza di più, tutto il tempo riconoscere e determinare in ogni azione che si rivela, che non c’è nessun altro oltre a Lui ed Egli è il bene che fa bene.

Fra te e me un grande “meno” viene rivelato e lo invertiamo in “più”, invertire le tenebre alla luce. Infine, tra di noi, in questo sistema intero, la Luce si rivela. E significa che ci vestiamo nel Creatore, che siamo in adesione con Lui.

La cosa principale è di non dimenticare, che tutto il male è semplicemente il Creatore che si rivela in una forma invertita. Con la rottura, la Luce è entrata nel vaso, e se ora lo invertiamo da male a bene, poi raggiungiamo l’adesione della Luce e il vaso, di questo si dice: “Lui e il Suo nome sono uno.”
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Dalla terza parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 08.12.2014, Lo Studio delle dieci Sefirot

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