Il diritto di scegliere, Parte 1

Dr. Michael LaitmanDomanda: Mi piacerebbe conoscere la tua opinione circa la situazione politica instabile di Israele, che ha portato ad elezioni anticipate. E’ diventata un’abitudine che il governo Israeliano non arrivi alla fine del suo mandato. I giochi egoistici e i complotti hanno la responsabilità di portare al collasso la coalizione di governo.

Vorrei comprendere questo fenomeno, perché influenza tutti gli aspetti della nostra vita ed influisce sulle tasche di tutti, costringendoci a far fronte alla spesa di altri miliardi per le elezioni anticipate.

Ogni governo durante le elezioni promette di portare la nostra nave su una bellissima spiaggia, dipingendoci una vita meravigliosa. Ma alla fine, sentiamo che questa nave è costruita con tanti pezzi separati, ed ogni pezzo naviga per conto suo.

Affronta molti conflitti di interessi, e le corde che tengono insieme tutta la struttura si lacerano. Queste sensazioni si risvegliano nelle persone, provocandoci un senso di insicurezza e di instabilità.

E non si tratta di un nuovo fenomeno; ci accompagna dall’esatto principio dello stato di Israele. Già molti governi non ce l’hanno fatta, portandoci ogni volta a delle elezioni di molto in anticipo rispetto al tempo previsto.
In base alle statistiche in più di 68 anni dall’esistenza di Israele, 33 governi e 19 assemblee Knesset si sono alternati. Il tempo di durata di ogni governo in carica in Israele è meno di due anni. Questo è lo sconfortante risultato delle statistiche.

Ma qui non vogliamo aprire alcun dibattito, che vengono attualmente proposti su tutti i canali televisivi. Ci piacerebbe soltanto capire la ragione di questo fenomeno e come possiamo aggiustarlo. Come ci procuriamo un capitano per la nostra nave che ci porti su una spiaggia sicura? Qual è stata la causa di questa instabilità del nostro governo?

Risposta: La risposta è molto semplice. In passato c’era un re messo al di sopra di tutta la società e del governo dello stato. Anche se il re aveva molti ministri, tutti gli obbedivano. Era impossibile sfidare le decisioni del re perché tutto quello che diceva era sacro.

Come faceva il re a prendere le decisioni giuste? Le prendeva dal cielo. Il popolo credeva che il re fosse stato messo lì da un potere superiore e che tra loro ci fosse un collegamento diretto. E’ così che l’umanità si è sviluppata nel corso della storia, sviluppando la società, la tecnologia, la scienza, la religione e l’educazione. Tutti i paesi si sono sviluppati in base ad un programma, ed alcuni paesi si sono sviluppati più degli altri. Il re si trovava a capo della società, e sotto di lui c’era la gerarchia dei suoi assistenti e cortigiani.

La Natura ci ha fatto procedere senza chiedere nulla, pur mandando a tutti i pensieri e i desideri necessari. Naturalmente, siamo stati accompagnati da problemi e guerre, ma era tutto programmato dalla natura e doveva succedere. Tutto quello che abbiamo dovuto fare è stato di imparare dall’esperienza e muoverci gradualmente verso la comprensione di come fare per rendere la nostra vita più equilibrata.

La forza della natura mandava il re nella direzione in cui egli guidava il suo popolo ed il popolo lo seguiva. E’ successo in tutti i paesi, e anche il popolo di Israele è passato attraverso molte prove, tutte dovute al potere superiore. Tutto era stato programmato in anticipo.

Vediamo che nei giorni dei profeti, l’intero processo che abbiamo dovuto attraversare era stato descritto da loro. Per centinaia di anni prima della distruzione del Tempio e prima che il popolo di Israele andasse in esilio, i profeti lo sapevano e ne scrissero. Il Talmud dice che anche 70 anni prima della distruzione del Tempio, c’erano i segni della sua distruzione.

Domanda: In quel periodo, i governanti di Israele sapevano quello che stava per succedere?

Risposta: Naturalmente, lo sapevano perché era scritto nel Talmud e nei libri dei profeti.

Tra altri popoli, la monarchia è rimasta fino a tempi recenti. Per esempio, un re governava in Russia all’inizio dell’ultimo secolo. Gli uomini erano molto religiosi, non importa a quel gruppo appartenessero all’interno della società. Tutto era organizzato in modo che l’umanità esistesse ed agisse in base al volere del potere superiore.

Tutto questo è accaduto fino a quando non si è cominciato ad usare il libero arbitrio. La libertà si trova nel fatto che io mi faccio coinvolgere nel programma della natura, lo studio, e mi rendo conto in che modo devo cambiare me stesso, l’intera società umana, tutti noi, e, cosa più importante, le nostre relazioni reciproche.

Adesso è compito di ogni persona. Le monarchie hanno iniziato a crollare e alla fine siamo arrivati alla situazione che oggi tutti sono un re! Tutti sono coinvolti nella vita della società come persone distinte ed indipendenti che prendono delle decisioni.
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Dal programma “Una Nuova Vita” 09.12.2014

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