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Dove e quando c’è tempo per la felicità?

Dr. Michael LaitmanDomanda: Negli ultimi decenni, il tema della ricerca della felicità, in Israele e nel mondo è diventato una moda. C’è un gran numero di libri, corsi, e workshops che sono comparsi riguardo a questo argomento. Nel libro dell’Ecclesiaste del Re Salomone, la ricerca della felicità và di pari passo con la ricerca della verità. Di che verità sta parlando?

Risposta: La verità cambia continuamente. Ogni generazione determina le regole generali per se stessa secondo quello che è detta la verità e la falsità, bene e male, piacere e dolore. Cento o duecento anni addietro la felicità era avere un lavoro, un posto dove vivere, una famiglia e dei bambini.

Se una persona poteva dare un tetto e del cibo alla sua famiglia allora era felice. Non voleva nulla tranne questo. Se aveva un vestito in più rispetto a quello di tutti giorni era una cosa fantastica! E poi sono giunti a interi guardaroba che prima era piccole dimensioni. Ed adesso tutti hanno una stanza dedicata a se stessi nell’appartamento con un proprio armadio. Ma anche questo non è abbastanza; Abbiamo bisogno di una cabina armadio per i nostri vestiti!

Abbiamo raggiunto la saturazione ma siamo ancora coinvolti nei consumi. Le nostre vite sono diventate una corsa. Dove troviamo piacere? Io vivo in un’area dove la popolazione appartiene ad una forte classe media. Alle sette del mattino il mio vicino corre verso la sua macchina con un bimbo in una mano e una tazza di caffè nell’altra. Mette giù il caffè, sistema il bimbo e lo porta al nido e poi va al lavoro.

Non torna a casa prima delle otto o nove della sera. Quando sente la felicità? Forse il giorno della settimana in cui esce con gli amici? O quella volta all’anno in cui si fa una settimana di vacanza all’estero? Dov’è veramente il piacere? Egli guarda le altre persone e dice: “Tutti fanno questo e quindi lo faccio anch’io”.

Domanda: Allora non c’è felicità nel mondo?

Risposta: La felicità, nella “Vanità delle vanità” (Ecclesiaste 1:2), è la dazione agli altri! Se diamo gli uni agli altri e costruiamo una vita dove tutti sono connessi in un modo positivo alla società allora ci realizziamo gli uni con gli altri, non con le cose ma con la felicità. Al momento voglio avere la sensazione della felicità attraverso l’acquisizione di un oggetto che ho comprato e di cui poi godo. Quanto posso guardarlo e goderne?

La felicità deve essere rinnovata continuamente. La felicità per una nuova macchina dura per un mese, per una casa per un anno. Come posso organizzare la vita in modo che il mio desiderio di essere felice tutto il tempo sia sempre rinnovato e che il suo rifornimento sia sempre nuovo? E’ quel che succede quando ci si sveglia tutti i giorni come un bimbo con gli occhi ben spalancati!

Durante l’infanzia vivevo in una casa con un grosso cortile. Nel cortile crescevano alberi e fiori; avevamo un cane. La sera già immaginavo a quando sarei saltato fuori dal letto il mattino correndo in cortile per incontrare gli amici. Voglio vivere con questo tipo di umore!

Domanda: Nel libro dell’Ecclesiaste di Re Salomone c’è una stessa frase ripetuta due volte “Ciò che è stato sarà e ciò che si è fatto si rifarà; non c’è niente di nuovo sotto il sole.” (Ecclesiaste 1:9). Questa è una scoperta molto triste.

Risposta: Se vuoi solo godere del mondo allora ottieni solo futilità.

Domanda: E’ davvero necessario arrivare allo stato di assoluta mancanza di piacere per capire la necessità del rinnovamento? Non si può ottenere piacere sia dalle cose che dalla connessione con le persone?

Risposta: Una non interferisce con l’altra, ma io non penso che una persona possa stare in due mondi. Se sei diviso in due, allora nessuno dei due desideri sarà ritenuto completamente soddisfatto. Alla fine dobbiamo mostrare a noi stessi ed agli altri dove si trova la vera sorgente della felicità. Il rinnovamento delle relazioni tra di noi ci porterà un sentimento di felicità e questo sarà sempre un identico soffio vitale che gonfierà le nostre vele nel progresso verso stati migliori.
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Da Kab.TV “Una Nuova Vita” 23.05.13

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La Missione della Nazione israeliana

…E anche l’interiorità del mondo, che è Israele, sorgerà in tutti i loro meriti e virtù sopra l’esteriorità del mondo, che sono le nazioni. Poi, tutte le nazioni del mondo riconosceranno e accetteranno il merito di Israele su di loro.

Ed essi devono seguire le parole: (Isaia 14, 2) “E i popoli li prenderanno, e li porteranno al loro posto: e la casa d’Israele li possiederà nella terra del Signore.” E anche (Isaia 49, 22): “Ed essi porteranno i tuoi figli in braccio, e le tue figlie saranno portate sulle spalle.”

Questo è ciò che è scritto nello Zohar (Nasoh, p 124b), “attraverso questa composizione, ”che è il libro dello Zohar, “essi saranno consegnati dall’esilio con misericordia.” Amen, vorrei che fosse così.”
Baal HaSulam, “Introduzione al Libro dello Zohar”, Punto 71

…la benedizione della pace nel mondo intero precede la forza, cioè la redenzione, perché “Dio non ha trovato un vaso per contenere la benedizione per Israele, se non la pace”.
Baal HaSulam, “La Pace”
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