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Per me stesso e per “quel tipo”

Dr. Michael LaitmanDomanda: La sensazione del dolore è connaturata alle stesse fondamenta della creazione. Perché tanti processi naturali come la nascita e la crescita sono accompagnati dal dolore?

Risposta: Far nascere un qualunque stato è doloroso per via del fatto che lo stato precedente ci porta terribili sofferenze. Questi sono le doglie del parto quando parliamo di far nascere un bambino.

Allora, il dolore ci porta da uno stato ad un altro. Questa regola si applica a tutti i fenomeni: dalle eruzioni vulcaniche, che sono esse stesse delle nascite, alla nostra nascita spirituale.

Domanda: Perchè noi che siamo creature razionali ci sforziamo di eliminare il dolore anche se capiamo che il meccanismo della sofferenza ci porta dei benefici?

Risposta: Gli Animali si relazionano con il dolore nel modo corretto. Se arriva al punto di diventare insopportabile, sino al punto di causare la loro morte, essi muoiono. Quando il nostro ego è cresciuto oltre il livello animato, iniziammo a sviluppare diversi metodi per combattere il dolore. Noi siamo egoisti; non ci interessa il domani.

Inoltre, il nostro egoismo è corrotto, è individuale, personale. E quindi noi non desideriamo modificare l’origine del dolore. Noi soffriamo per via della rottura di una delle parti del corpo. Per via del fatto che alcuni organi non ottengono il sostentamento da altri tessuti o non possono consegnare quanto loro producono al resto del corpo, si verifica il dolore, i problemi e le sofferenze.

Il problema non è solamente nell’avere il desiderio di ricevere piacere, ma nel fatto che questo desiderio è puramente egoistico. Pensiamo solo a noi stessi e non prendiamo gli altri in considerazione. Il dolore di cui facciamo esperienza ci viene da lontano da dei sistemi esterni mentali, spirituali molto elevati, che hanno un impatto molto forte su di noi. Improvvisamente nei paesi che hanno ottenuto uno stato di abbondanza superlativa, le persone si ammalano di depressione o si sentono impotenti. Perché succede? Perché il sistema generale preme su di noi senza fare eccezioni.

Domanda: Come vedi il dolore nella storia dell’umanità? Dove ci sta portando?

Risposta: Prima del ventesimo secolo tutti noi stavamo progredendo individualmente, in modo personale e separato. Le persone sentivano dolore nel proprio corpo e non hanno mai correlato questo con il resto del mondo, o non l’hanno mai associato all’avanzamento spirituale. Questa era la via che l’umanità ha percorso nel livello inanimato, vegetale e animato del livello umano.

Nel ventesimo secolo, il livello “parlante” è stato rivelato: un sistema completamente integrale. Iniziammo a connetterci con gli altri e abbiamo improvvisamente scoperto che siamo tutti intrecciati con il resto del mondo. Prima gli esseri umani vivevano in piccoli villaggi e non avevano idea del grande mondo che c’era fuori. Non pensavano ci fosse la vita oltre i confini dei loro villaggi. Oggi tutti sanno quel che succede in tutti gli angoli del mondo anche gli Africani e i Sud americani. Quando ho parlato con degli Indiani d’America mi sono sorpreso del fatto che parlassero come se venissero da Wall Street.

Oggi è di moda parlare della saggezza delle masse. Prima questo fenomeno non esisteva. Non è che non fosse stato ancora scoperto. No! non esisteva veramente visto che gli esseri umani non erano ancora connessi gli uni con gli altri nella misura in cui lo sono ora. Prima le malattie nervose erano diffuse solo nell’alta società mentre oggi la depressione, le paure, le preoccupazioni riguardo al futuro riguardo alla connessione con il resto del mondo è sentito da tutti.

In altre parole, il dolore di ogni individuo è ora moltiplicato che lo vogliamo oppure no. Ognuno di noi dipende da tutti gli altri e quindi dobbiamo occuparci degli altri e fare in modo che si sentano meglio. Altrimenti saremo noi stessi a sentirci male. La natura ci spinge ad unirci.
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Da Kab.TV “Una Nuova Vita” 09.10.2014

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Scritti di Rabash “Shlavei HaSulam” 1986 articolo 13, “Venite da Faraone-2”
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Scritti di Baal HaSulam, TES, Volume 6, Parte 16, Punto 54
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Zohar per Tutti, Introduzione, articolo “Spiegazione generale per tutti Quattordici Comandamenti e come si dividono in sette giorni della Creazione” Punto 6
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Scritti di Baal HaSulam, articolo “La Garanzia Mutua”, Punto 23
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Connettersi al livello superiore

Dr. Michael LaitmanDomanda: Una persona sa quando deve “bussare alla porta” che è l’ascesa al successivo livello spirituale?

Risposta: No. Il punto è che quando lui è ad un certo livello, non riesce a capire la domanda del livello successivo, proprio come un cane non può capire il rimprovero del suo padrone. Non abbiamo alcun controllo su di lui.

Non possiamo raggiungere il livello successivo a meno che non abbiamo i sensi adatti per questo, che ci permettono di capire quali permessi, divieti e restrizioni morali ci possono essere a quel livello. Quindi noi non possiamo descrivere il livello successivo a tutti dato che tutto il nostro mondo è fondamentalmente ciò che si riflette nei nostri desideri, nella nostra coscienza. E’ formato dai nostri cinque sensi, e i nostri sensi e le nostre emozioni operano nei desideri.

Se io uso i cinque livelli del mio desiderio (vista, udito, gusto, olfatto e tatto), al fine di dare, vuol dire che ho completato il mio lavoro a livello del nostro mondo e là c’è un interruttore in me che mi porta ad un nuovo livello. Comincio a sentire una parte superiore della creazione.

Ho bisogno di connettermi ad esso, per studiarlo, e formattarmi così che sarò in grado di utilizzare tutto ciò che mi è stato rivelato oggi nel miglior modo possibile con i miei cinque nuovi sensi. Loro mi hanno già portato nuovi messaggi e nuove esigenze aprendomi e scoprendomi dentro di me una nuova parte della creazione. Allo stesso tempo, le richieste sono focalizzate solo sulla dazione, fuori da me stesso. Così, dopo il livello del nostro mondo, comincio a sentire il livello superiore, il mondo superiore esterno, perché mi sono già preparato per questo, al fine di dare.

Correggendo gli attributi egoistici in attributi di dazione nella gamma di frequenze che si rivelano a me, comincio a prendere il controllo del nuovo livello che è chiamato la terra di Israele (il desiderio di dare). Controllandolo e acquisendolo, io raggiungo ciò che entra nei miei cinque sensi, il che significa che comincio a esistere in questa terra e sento i suoi attributi.

Il fatto interessante è che in un primo momento comincio a sentire la parte inanimata in esso, e poi il vegetativo, animato, parlante, e, infine, la radice di tutto, il Creatore. Poi avanzo ancora e sento ogni nuovo livello, come un nuovo mondo.

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Da Kab.TV “I Segreti del Libro Eterno” 19.03.2014

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