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Accettando lo standard del superiore

Il lavoro della mente è la chiarificazione della verità e delle bugie, e per questo abbiamo bisogno di lavorare sotto l’aspetto della “fede”, con la “fede dei saggi”. Dopo tutto, una persona non può chiarire il concetto della verità o falsità per se stesso. Dobbiamo convincerci ad accettare lo standard più alto, che la dazione è verità. Non saremo mai pronti a conoscere noi stessi.

Ci siamo trovati ad un livello più basso e siamo collegati con la nostra parte più alta (Galgalta ve Eynaim) al livello più alto tramite la sua parte più bassa (AHP). In seguito possiamo attirare la Luce verso di noi soltanto tramite l’AHP del più alto. E’ impossibile conoscere che cos’é il livello più alto, finché non siamo ascesi ad esso.

All’inizio ci siamo trovati interamente su un livello ancora più basso, completamente al di sotto del superiore; questo è il mio primo stato. Dopo di che saliamo ad un secondo stato e siamo già rivestiti dell’AHP del superiore. Ma non possiamo sapere veramente di cosa si tratta e che cosa è la dolcezza del superiore. Abbiamo sempre bisogno di cercare come trovare e acquisire nuove osservazioni e sensazioni allo scopo di salire al livello successivo.

Ne consegue che non ho altra scelta ma solo di accettare questo con la “fede dei saggi”, con la fede del superiore, che si trova sopra di me. Secondo me lui è considerato un saggio, perché ha la saggezza che io non ho. Devo alimentarmi con Hassadim e poi sarò in grado di accettare le condizioni del superiore, il Suo consiglio.

Dalla 1a. parte della Lezione di Kabbalah quotidiana 30.07.2013, Shamati 148 “Il chiarimento di amaro, dolce, vero e falso”

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Dr. Michael LaitmanL’essenza del metodo Kabbalistico funziona nel modo appropriato con l’ego che cresce attraverso l’utilizzo della linea di destra e, allo stesso tempo, salendo attraverso i livelli dei mondi spirituali. In questo modo la prossima fase dell’evoluzione spirituale è la rivelazione dell’ego gigante che c’è dentro di noi.

La domanda è da dove arriva il grande ego che può farci salire su per tutti i livelli fino al Creatore?

Se apparisse nelle prime fase della formazione spirituale, non potremmo lavorarci ed inconsciamente scapperemmo dal nostro livello. Perciò, l’affondare nell’ego e la sua crescita interna avviene in modo graduale.

Questo graduale avvicinamento all’ego, che alla fine viene rivelato in tutto il suo enorme vuoto oscuro e nella forza che ingoia tutto, è descritto nella storia di Giuseppe e dei suoi fratelli.

All’inizio, il piccolo e non dannoso ego dei fratelli che invidiavano Giuseppe crebbe fino a diventare delle enormi dispute chiamate Egitto. Egitto (Mitzraim) deriva dalla parola Ebraica “Mits Rah – succo cattivo” che significa la concentrazione del male.

Da una parte, non sembrava così male, ma dall’altra, essi incontrarono un problema: se non si fossero avvicinati al male e non lo avessero accumulato dentro di sé per azzittite le dispute che avevano, non sarebbero riusciti ad andare avanti. Perciò si dice nella Torà che c’era una carestia nella Terra di Israele.

Quindi, cosa avrebbero potuto fare se, senza l’ego, non ci sarebbe stato alcun modo di avanzare nella spiritualità? Questo è il modo in cui iniziarono a percepire il bisogno di un ego crescente e del suo corretto appagamento. In questo modo essi sprofondarono in Egitto, il che fu per il loro una cosa positiva, poiché esso li nutrì e li fece risvegliare.

Inoltre, loro padre Giacobbe entrò nello stesso stato quando comprese che questa è la linea di mezzo senza la quale è impossibile avanzare e che essi avevano bisogno di un grande ego con cui lavorare in seguito. La costruzione dell’ego è chiamata i sette anni delle vacche grasse.

Durante questi anni l’ego sembra molto attraente perché non mostra di essere contro il cammino spirituale. La vita nella prigionia dell’ego sembrava dolce, bella e sensibile ed essi diventarono degli schiavi.

Durante questo periodo Israele si sviluppa, cresce e si moltiplica, il che significa che il metodo dell’uso corretto dell’ego e la sua giusta guida durante i primi sette anni dà molti frutti. Questo succede perché l’ego, come parte della natura femminile, all’inizio è dimesso e suggerisce: “usami e avanzerai”.

Ma, avendo assorbito l’ego al massimo durante i sette anni buoni, il suo assorbimento è arrivato alla fine. Sette anni è il livello completo HGT NHYM, i sette anni buoni sono sostituiti dai sette anni cattivi (di fame).

Essi incominciano a riconoscere il male nell’ego. Tutto il vantaggio che all’apparenza sembrava raggiunto è in realtà il vuoto totale. Anche il riconoscimento del male avviene durante i sette anni, poiché essi sono gli stessi livelli di HGT NHYM. In ognuno di essi, gli uomini devono riconoscere che l’ego li guida sempre a dei risultati negativi.

Verso la fine sei sette anni brutti, gli uomini ricevono l’ultimo tratto, quello più egoistico, Malchut. Qui essi trovano già ad affrontare dei colpi seri, le dieci piaghe d’Egitto, al fine di abbandonare il precedente uso dell’ego.
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Da Kab.TV “Racconti Brevi” 15.10.2014

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