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Giochi del Creatore

Dr. Michael LaitmanDomanda: Ci possono essere questi stati, dove siamo così integrati nel gruppo, arriviamo alle lezioni, e manteniamo la connessione con gli amici, come se tutto fosse dentro di noi e non ci fosse nessuna forza esterna, un Creatore. La domanda che sorge è, se questa forza esiste al di fuori o la costruiamo per conto nostro?

Risposta: Il Creatore gioca con noi. Lui ti da’, come i bambini piccoli, la possibilità di dimostrare fino a che punto sei, indipendente, comprensivo, intelligente e coraggioso.

È necessario fermare te stesso nel tempo. Non ci può essere alcun progresso in avanti, solo se Egli ti attira, ti porta sulle Sue ali, ti trascina in avanti, o ti spinge da dietro.

Non abbiamo alcun motore! Il motore non è dentro di noi, e il combustibile viene da Lui. Noi non ne abbiamo alcuno! È fatto apposta per mostrarci più tardi fino a che punto siamo arrivati.

Abbiamo bisogno di bilanciare tutto e non lamentarci che non abbiamo nulla. Non siamo nessuno e non abbiamo nulla, vale a dire, siamo come uno straccio sotto i piedi o una pila di meccanismi rotti. No. Deve essere nel mezzo, in qualche parte tra i due.

In ogni momento della nostra esistenza dobbiamo sentire la necessità della forza superiore: la necessità di riconoscere il bene e il male, la necessità di distinguere tra di loro, la necessità che la scelta corretta per la direzione di avanzamento.

Come ha spiegato Baal HaSulam, si ha la necessità di andare avanti correttamente esattamente nella linea di mezzo. Ciò significa che, senza alcuna connessione al livello successivo, alla linea superiore, ad una categoria superiore, non sono in grado di fare nulla.
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Dal Congresso di San Pietroburgo “Giorno Uno” 19.09.14, Lezione 2

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Le origini dell’antisemitismo

Un estratto dalla brochure “L’unico modo per uscirne”

Di che tipo di segreto stiamo parlando? Si tratta di un’idea, espressa in sole cinque parole: “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Ogni segreto ha un prezzo. Il prezzo di questo segreto è l’antisemitismo.

L’antisemitismo non è un incidente o un capriccio di qualcuno. È apparso in contemporanea con il popolo ebraico, il cui padre, come tutti sanno, era Abramo.

“Un popolo, una nazione, è come un albero che nasce con la propria ombra. Maggiore è l’albero, più lunga sarà la sua ombra. Se preferite potete non chiamarla ombra, ma destino. L’ombra del popolo ebraico è la profezia, la visione della fine dei giorni. L’ombra dei romani era la fama, il dominio di terre straniere. L’ombra dei russi è l’antisemitismo”. (Albert Einstein)

Qual è il rapporto tra il principio etico di “ama il tuo prossimo come te stesso” e l’antisemitismo?
Prima di tutto, guardiamole cose realisticamente. È improbabile che una persona diversa dagli idealisti finiti ritenga che questo ideale etico corrisponde alla natura umana. Gli ultimi eventi mondiali lo confermano ancora una volta. Sappiamo questo; questo è ciò che sta accadendo sotto i nostri occhi. Infatti, il mondo è in un vicolo cieco.

Eppure, immaginate per un attimo che qualcuno in qualche modo inimmaginabile riesca a conformarsi a questo principio. Che cosa succederebbe allora? Poi, ci sarebbe la speranza che tutto potrebbe essere diverso. E questo è importante. Poi, avremmo la certezza che è possibile trattare tutti bene, e tutti tratteremo tutti gli altri allo stesso modo. Poi, la violenza e la crudeltà scomparirebbero. Poi, le nazioni diventerebbero amiche e vivrebbero in pace. La fame e la povertà svanirebbero …

Ma è un utopia, direbbero tutti, e sarebbe giusto. Non è possibile oggi, e non è stato possibile ieri. Eppure, la storia umana ha una sola eccezione a questa regola, il popolo di Abramo.
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