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La preghiera come manifestazione di desideri umani

Dr. Michael LaitmanA noi sembra che la preghiera sia un appello canonizzato ad un oggetto “simile a un essere umano”. Tuttavia, in questo mondo, capiamo la nozione di preghiera. Infatti, in qualsiasi momento, qualsiasi cosa che facciamo, preghiamo di continuo, significa che esprimiamo i nostri desideri. L’espressione dei nostri desideri si chiama una preghiera.

La Kabbalah è un sistema di rapporti con la forza superiore che ha avuto inizio al tempo di Adamo. È la più antica saggezza nel mondo che ha avuto inizio 5 775 anni fa; un essere umano con il nome di Adamo ha iniziato i rapporti con il livello superiore della natura che oggi si chiama il Creatore perché rappresenta il sistema che ci ha creato. Questo spiega perché la definizione di base corretta deve essere presa in prestito dalla saggezza della Kabbalah.

Adamo ha chiamato una preghiera la manifestazione dei desideri umani perché i nostri desideri in continua evoluzione modificano il sistema nel quale viviamo. Il sistema reagisce alle nostre preghiere poiché agiamo all’interno dei suoi confini. Allora, preghiamo in continuazione, quindi il sistema cambia continuamente, in questo modo ci impattiamo.

Ecco perché dobbiamo indirizzare correttamente i nostri desideri, concentrarci sul sistema all’interno del quale esistiamo, formando così le intenzioni comuni e promuovendo il nostro progresso interno in modo da essere in grado di influenzare il sistema intenzionalmente invece di un impatto caotico, avendo desideri diversi. Per questo, ci uniamo in gruppi e ci incoraggiamo l’un l’altro, avvicinandoci in tal modo ad alcune intenzioni e desideri, creando la definizione di una visione del nostro futuro. I nostri sforzi focalizzati influenzano il sistema notevolmente; quindi, si inizia a reagire alla nostra influenza molto assennatamente.

Quando interagiamo l’uno con l’altro, cominciamo a sentire un gran bisogno per la proprietà di dazione e amore, la qualità di integrità e mutualità. Quando influenziamo il sistema in modo efficace e con forza, esso comincia a influenzarci. Questa “retroazione” può modificarci drasticamente anche se non abbiamo un desiderio profondo di cambiare dentro di noi.

Perché siamo egoisti, abbiamo solo un tipo di desiderio. Ecco perché non siamo in grado di chiedere dal sistema che cambia i nostri desideri e le intenzioni. Non importa cosa, offriamo sempre i nostri incentivi egoistici. Tuttavia, il sistema è costruito in modo che anche se la nostra richiesta non è sincera, reagisce sempre alle nostre richieste correttamente. Questo perché la frantumazione, l’inversione dall’altruismo a egoismo, ha progredito dall’alto verso il basso. Questo perché quando alziamo le nostre richieste dal basso in altro, il sistema le corregge.

Quando siamo insieme con il gruppo, ci uniamo; così, ognuno di noi riceve un desiderio a muoversi correttamente all’interno del sistema. Quando abbiamo un impatto sul sistema con la nostra disponibilità a cambiarci ad alzarci sopra la nostra natura egoistica, esso ci risponde.

La cosa più importante è quella di ricordare che siamo costantemente sotto l’influenza del sistema. Anche se non siamo ancora un elemento corretto del sistema ma riusciamo a stare insieme in un gruppo e continuiamo i nostri sforzi di auto-correggerci, poi influenziamo il sistema intero in un modo buono. In cambio, il sistema ci modifica con la sua influenza reciproca. Così facendo, il sistema ci corregge, si ravviva, e si rettifica.

Questo spiega perché tutto dipende dalle nostre preghiere, significa sulle nostre buone aspirazioni, anche se sono ancora molto piccole, deboli, e primitive. Le nostre aspirazioni sono calcolate nel sistema. E’ un processo costante, cumulativo nel quale tutti i tipi di correzioni reciproche prendono luogo.

E’ essenziale di non raffreddarsi quando lavoriamo in gruppo. Dobbiamo sostenerci, reciprocamente aumentare i nostri desideri individuali, e prendere a vantaggio le nostre proprietà egoistiche come la gelosia, l’invidia, e la competizione. Dobbiamo usare questi aspetti per raggiungere risultati desiderabili da altri, specificamente dalla nostra decina, in questo modo moltiplicare il nostro desiderio per migliorarlo decine di volte.

Ogni amico, diventando dieci volte di più, racconterà agli altri dei loro nuovi desideri aumentati. Poi, ognuno dei nostri amici prende in prestito cento volte di più dagli altri, e così via. Significa che quando siamo in un cerchio, non ci sono limitazioni rafforzando il nostro desiderio di cambiare.

Inoltre, quando uno cade, gli altri salgono. Questo contrappeso ci tiene su un movimento costante di correzione. In questo caso, noi veramente possiamo alzare i nostri grandi desideri per il sistema, esortarlo a cambiarci e chiedere di influenzarci per reazione reciproca, la così detta Ohr Makif, la Luce che ritorna, che ci corregge gradualmente.

Un’ auto-sintonia, un sistema spirituale di auto-correzione, come ogni altro tipo di motore di ricerca, costantemente cerca come reagire meglio a noi, assorbirci, adattarci ad esso in modo che ci correggiamo completamente e trasformiamo i suoi elementi utili. Questo è il modo in cui è costruito.

Lo Studio delle dieci Sefirot ci insegna che il sistema dei mondi superiori consiste di 125 livelli: cinque mondi ognuno dei quali include cinque blocchi discreti multifunzionali (Partzufim), e ogni blocco a sua volta è costituito da cinque sotto livelli (Sefirot). È un sistema molto flessibile che si adatta rapidamente alle nostre esigenze. Quando proviamo a coordinarci con esso attraverso i nostri desideri e a diventare simili ad esso, ad alzarci al suo livello più alto ed entrare in uno stato dell’omeostasi assoluta, connessi con esso, poi il sistema reagisce immediatamente ai nostri desideri e ci corregge in un certo modo, in modo che diventiamo i suoi componenti interni attivi, e utili.

Poi cominciamo a controllare il sistema poiché in precedenza eravamo i suoi elementi corrotti, che, a questo punto si avvicinano a uno stato di correzione. Si tratta di una proprietà straordinaria, miracolosa. Se una particella non corretta prova a correggere se stessa, influisce sul sistema intero in modo più forte che attraverso i suoi elementi già corretti.

Poiché siamo posizionati fra gli strati corrotti e corretti del sistema, avremo una possibilità di sentire, capire, analizzare, e sintetizzare le proprietà e le possibilità che sono un grado pieno più alto del sistema meccanicistico stesso. Il nostro “Io” egoistico che ci sforziamo di alterare ci aiuta a diventare un’entità totalmente diversa e a salire ad un livello nuovo nella struttura della forza superiore che ha creato il sistema intero. Salgo sopra il sistema e divento simile alla proprietà di dazione e amore, alla qualità autentica di tutto ciò che esiste, al Creatore.
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Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah dell’ 8.10.2014, Shamati #5

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Racconti brevi: L’intenzionale scossa dei Babilonesi

Dr. Michael LaitmanLa civiltà babilonese ha sviluppato una posizione molto comoda nella parte centrale della Mesopotamia sul terreno fertile tra il Tigri e l’Eufrate. Gli abitanti della Mesopotamia hanno pescato, coltivato le cipolle, l’aglio, il grano saraceno, l’orzo e il grano. Hanno vissuto una vita modesta ma confortevole, godendo dell’abbondanza della natura in questa regione.

In Babilonia il giardinaggio e l’agricoltura della terra si sono molto sviluppati a causa dello sviluppo del primo sistema d’irrigazione.

Anche se il paese è stato governato da un re, la gente era relativamente libera, hanno fornito tutti i loro bisogni a se stessi, gestendo la loro società e il paese. Non avevano nemici e vivevano una vita felice, amichevole come in una famiglia. Questo è stato tutto grazie al gruppo di Kabbalisti di Noè, che hanno portato alla regione l’attributo di dazione, la vicinanza reciproca, e la gentilezza alla regione.

Però per continuare il loro sviluppo, c’era un bisogno di una scossa. Se vogliamo spiegare il meccanismo di un sistema certo in modo che un’altra persona sarà in grado di usarlo, abitualmente costruiamo un modello e lo usiamo per illustrare i diversi malfunzionamenti che possono verificarsi all’interno del sistema. La stessa cosa è successa nell’antica Babilonia.

Allo scopo di alzare il gruppo di Kabbalisti e una società intera con loro al livello successivo, era necessario inserire difetti nelle loro relazioni reciproche e dimostrarli. Questo è quello che è successo.

La forza della natura di gestione generale ha creato diversi ostacoli che le persone hanno incontrato nella forma delle controversie, conflitti e litigi allo scopo di innalzarli al prossimo livello.

Questo stato, che gli antichi babilonesi improvvisamente hanno incontrato ha perplesso Abramo, che era uno dei condottieri spirituali.
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Da Kab.TV “Racconti Brevi” 15.10.2014