Chiedere spiegazioni al Creatore
Domanda: Diciamo sempre, “Non vi è nessun altro oltre a Lui,” e usiamo questo ovunque come un tappo. Se, per esempio, qualcuno mi ha ferito o mi ha fatto arrabbiare, di conseguenza reagisco, però poi ricordo “Ah, ma questo è venuto dal Creatore. Allora, poiché viene da Lui, allora va bene.”
Come possiamo arrivare a un tale stato quando vorrei reagire all’amico con lo stesso timore come faccio verso il Creatore, “Ah, ma questo è il mio amico!”
Risposta: Questo non è corretto. Non possiamo raggiungere il Creatore, ed è per questo che dici, “Ah va bene,” rassicuri te stesso, concordando con ciò che sta accadendo. Questo è compiacimento, come dicono, “Oppio per le masse.”
In realtà, ci deve essere il raggiungimento dell’assoluto perfetto. Quando capisci veramente, senti, e raggiungi il Creatore, poi il tuo accordo con Lui acquisirà una forza reale.
Fino ad allora, continuerai a consolare te stesso con, “Non c’è niente da fare.. Il Creatore è …” Come scrivono nelle polizze assicurative, “Colpito da un fulmine; niente da fare. Chi incolpiamo? Si tratta di una forza esterna.”
Domanda: Forse qui vi è una mancanza di analisi?
Risposta: È solo una mancanza di raggiungimento! Non è una questione di mente, ma di organi di raggiungimento, i Kelim (vasi). Serve una reazione giusta.
In primo luogo, abbiamo bisogno di chiedere che diventi chiaro esattamente ciò che sta succedendo. La domanda, e non semplicemente il concordare, dato che, attraverso quello, si sorvola tutto ciò che Lui sta facendo con te. Vuole sfidarti a un sentimento reciproco serio, un chiarimento, ma preventivamente d’accordo, “No, no, non c’è bisogno per quello; va tutto bene.”
Chiedi dei chiarimenti al Creatore!
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Dal Congresso di San Pietroburgo “Terzo Giorno” 21.09.14, Lezione 6
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