Lo Shabbat

Dr. Michael LaitmanDomanda: Perché la questione dello Shabbat è stata sollevata di nuovo nella Parashat HaShavua (la porzione settimanale della Torà), “Dopo la Morte,” dopo la descrizione del montone mandato nel deserto e l’altro montone offerto come sacrificio? Dopo di tutto, è stato già menzionato nell’esodo dall’Egitto.

Risposta: A prima vista la referenza allo Shabbat sembra essere ridondante e superflua. Però il punto è che tutte le azioni che facciamo sono solo allo scopo di portarci allo stato della fine della correzione che si chiama Shabbat. Lo Shabbat simbolizza la fine di tutto il lavoro quando tutto è corretto e non occorre più fare nulla. Così, gli stati che sono corretti gradualmente sono aggiunti a stati già corretti e sono accumulati in un conto generale, il quale è espresso eventualmente nello stato di Shabbat.

Però dopo ogni azione, ogni livello termina anche nello stesso stato poiché se mi vengono dati 20 chili di desiderio allo scopo di correggerli in amore e dazione e raggiungo la fine della correzione di questa parte, entro in uno stato temporaneo di Shabbat. Quando ho completamente corretto la mia anima, raggiungo lo stato finale del Grande Shabbat.
[143136]

Da Kab.TV “I Segreti del Libro Eterno” 06.03.2014

Materiale correlato:

Lo Shabbat Spirituale
Lo Shabbat eterno

Discussioni | Condividi commenti | Fai una domanda




Laitman.it commenti RSS Feed