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Al posto dei matrimoni civili

Dr. Michael LaitmanCongresso in Sochi. Lezione №1

Commento: Mi sembra che il nostro prossimo passo sia servire la popolazione. Ad esempio, abbiamo un sacco di persone single – questo è come un flagello. Ma nonostante l’enorme numero di siti di incontri online, non ci sono risultati per creare una famiglia.

Acquisendo esperienza nei cerchi, ho visto per me il quadro esatto di come parlare di questo con le persone, come insegnare loro.

Risposta: Non credo che far incontrare le persone e scolpire per loro una famiglia – sia la soluzione al problema. Siamo in una fase di sviluppo storico, in cui le persone non possono vedere se stesse vincolate dalla famiglia. Esse convergono rapidamente, danno alla luce bambini, e poi cominciano a pentirsi: “Cosa abbiamo fatto?! Questo ci limita, ci strangola!”.

Ultimamente ho cominciato a capirli sempre di più. Li strangola il loro egoismo, che è sviluppato al massimo. Dobbiamo aumentare la necessità di una famiglia, farla diventare una parte del nostro Kli spirituale. Solo allora potremo parlare di matrimonio. Altrimenti non succederà nulla.

E più avanti, sempre di più. Pertanto, le persone cercheranno di creare una famiglia, solo quando saranno sicure, che sia la loro strada verso l’alto, e non perché improvvisamente stanno accese nel gruppo in qualche seminario. Solo quando raggiungono un certo stato spirituale e diventano adulti spirituali, acquisiranno la comprensione di ciò che è una famiglia.

In prospettiva, i matrimoni civili quasi non rimarranno, saranno sostituiti dalle famiglie spirituali. La necessità di creare una cella spirituale porterà alla creazione di una famiglia.
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Dalla 1 ° lezione del Congresso in Sochi, 25.08.2014

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Lo Shabbat

Dr. Michael LaitmanDomanda: Perché la questione dello Shabbat è stata sollevata di nuovo nella Parashat HaShavua (la porzione settimanale della Torà), “Dopo la Morte,” dopo la descrizione del montone mandato nel deserto e l’altro montone offerto come sacrificio? Dopo di tutto, è stato già menzionato nell’esodo dall’Egitto.

Risposta: A prima vista la referenza allo Shabbat sembra essere ridondante e superflua. Però il punto è che tutte le azioni che facciamo sono solo allo scopo di portarci allo stato della fine della correzione che si chiama Shabbat. Lo Shabbat simbolizza la fine di tutto il lavoro quando tutto è corretto e non occorre più fare nulla. Così, gli stati che sono corretti gradualmente sono aggiunti a stati già corretti e sono accumulati in un conto generale, il quale è espresso eventualmente nello stato di Shabbat.

Però dopo ogni azione, ogni livello termina anche nello stesso stato poiché se mi vengono dati 20 chili di desiderio allo scopo di correggerli in amore e dazione e raggiungo la fine della correzione di questa parte, entro in uno stato temporaneo di Shabbat. Quando ho completamente corretto la mia anima, raggiungo lo stato finale del Grande Shabbat.
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Da Kab.TV “I Segreti del Libro Eterno” 06.03.2014

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