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Israele in un periodo di complicazioni post-traumatiche

Dr. Michael LaitmanDomanda: Si può dire che Israele ora è in un “periodo post-traumatico” dopo l’ultimo conflitto militare a Gaza. Collegato con questo, vorrei capire che sta succedendo con noi, e cosa aspettarsi dopo. Come possiamo ottenere qualche tipo di certezza, stabilità, e speranza per un futuro buono?

La guerra apparentemente si è conclusa e la nazione è tornata alla “vita normale”. Comunque, non si capisce affatto di che tipo di vita normale si può parlare. Dopo tutto, la minaccia non è scomparsa e la sensazione è abbastanza allarmante. Tutto ciò che rimane è quello di aspettare il prossimo ciclo di violenza e nuovi bombardamenti missilistici.

Risposta: Tornando alla vita normale è come tornare alla casa buona, confortevole e tranquilla di tua madre. Comunque, gli Israeliani stanno tornando alla loro vita normale che è impossibile chiamare normale, e durante l’ultimo conflitto, traumi ulteriori sono stati aggiunti a loro.

A me sembra che la situazione oggi è più stabile che durante l’operazione militare. Almeno, tutto allora era chiaro. Loro sparano; noi spariamo. Allora, stiamo tornando a una situazione più incerta.

Durante la guerra, la società Israeliana si è consolidata fortemente. I giornali si comportavano rispettosamente e non hanno sconvolto la gente con articoli sensazionali. Tutto era rilassato. L’agitazione si è calmata perché di fronte ad una minaccia comune, non abbiamo continuato con chiacchiere inutili. Tuttavia, al momento la situazione militare si è conclusa, subito tutto è tornato alla competizione precedente, alla lotta di tutti con i loro interessi personali, ai litigi politici.

Allora, la guerra è finita, ma la vita viene sentita come meno stabile che durante la guerra. Speriamo di stare tornando a una vita sicura e normale, ma questo non esiste. Tuttavia, se il popolo di Israele si riunirà per ottenere un qualche tipo di unità, poi succederà. Specificamente allora, raggiungeremo la stabilità e la sicurezza. Tante persone ricordano vivamente quella sensazione di unità che appare nei momenti di pericolo. Finché i missili sono caduti su di noi, abbiamo sentito di avere bisogno l’uno dell’altro. Abbiamo avuto un desiderio, una preoccupazione. Anche se avevamo paura, eravamo insieme, e qualche tipo di dolcezza si sentiva in questo. Comunque, al momento la minaccia è scomparsa, siamo tornati di nuovo alla separazione precedente e siamo pronti a “divorarci” l’un l’altro.

Ciò che dà speranza è che, per la prima volta, la gente è dispiaciuta di aver perso questa unità che si era ottenuta ed è tornata all’indifferenza precedente, è tornata a costruire la propria vita redditizia alle spese di qualcun altro.

Questa non è una situazione post-traumatica da ultima guerra. Piuttosto, questi sono traumi nuovi. Comunque, questa volta, la situazione finalmente ha cominciato a diventare chiara, e tante persone hanno capito che la solita situazione, quando ci siamo trovati senza una minaccia esterna, è inaccettabile.

La guerra ci ha fatto sentire che cosa vuol dire essere un popolo, consolidato, vivendo con la preoccupazione l’uno per l’altro e non in competizione. Resta inteso che nessuno vuole che la ragione di quest’unità sia la guerra, però almeno adesso abbiamo scoperto e sentito ciò che ci manca.

Il problema è solo in questo: che questa unità si è ottenuta solo sotto la pressione di una minaccia esterna. Baal HaSulam paragona il nostro popolo a un sacco di noci che non vogliono connettersi e toccarsi l’un l’altra con i propri gusci con tanto rumore, ma la busta ci tiene insieme. Almeno da questo, una sensazione di sostegno reciproco con il vicino, con i conoscenti, con ogni persona – ogni israeliano e cittadino di questa nazione – appare con noi.

Nel momento in cui il sacco si rompe, e tutte le noci si sparpagliano in direzioni diverse, e, ancora, non abbiamo alcun sentimento di appartenenza ad un popolo. Quindi, ripetutamente, abbiamo bisogno di nuove minacce esterne. Vediamo che il potere superiore non ci lascerà in pace. Vediamo questo secondo l’antisemitismo che è cresciuto tanto nel mondo.

Ricevo lettere con una identica domanda da conoscenti ebrei in Sud America, Texas, ed Europa: “Dove suggerisce che andiamo? Che cosa possiamo fare?” Sto parlando di ebrei del Sud America e l’Europa che erano nati in queste nazioni, in queste culture. Sono istruiti, hanno professioni buone, e adesso sono forzati a cercare dove nascondersi, ma non c’è un posto da nessuna parte. Stanno già pensando, “Forse, vi è un altro pianeta oltre il pianeta Terra?” Questo è quanto ritengono, che non ci sia posto per loro ovunque.

Spero che di fronte ad un antisemitismo come questo, saremo costretti a connetterci ed unirci, e poi sopravvivremo. Se ci leghiamo più fortemente, allora riusciremo in tutto, e vinceremo ogni lotta. Nessuno può fare nulla a noi. Basta che il popolo d’Israele si unisca, e nessuno potrà metterci più sotto pressione. La gestione superiore funziona come questo: che, se aneliamo per l’unità, poi la minaccia esterna e la pressione spariranno immediatamente.

Allora, tutto dipende solo dalla nostra bilancia e dalla connessione interiore, e tutti i problemi economici, sociali, politici e di scurezza dipendono solo dai rapporti fra le persone, se le persone di Israele vivono nella terra d’Israele come un popolo unito. In questo modo, incliniamo la scala di tutto il mondo verso il lato di merito o verso il lato di condanna.
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Dal Kab TV “Una Vita Nuova” 2.09.2014

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Il Segreto Essenziale degli Ebrei, Parte 43

Dal libro, Il Segreto Essenziale degli Ebrei, di M. Brushtein:

La direzione dell’evoluzione

Ad un certo punto, il suddetto Accademico Vernadsky ha descritto quest’argomento in modo molto concreto:

L’evoluzione della specie transita all’evoluzione della biosfera. (1)

L’accademico V. Vernadsky ha dato a questa fase nuova dell’evoluzione un nome:

“Un nuovo grado della biosfera a cui ci avviciniamo senza neanche accorgercene si chiama noosfera.” (2)

Molto tempo è trascorso da allora. Le scienze continuano il loro sviluppo. Da allora, la questione dell’ evoluzione è avanzata veramente. È abbastanza facile da controllare. Per questo, basta trovare la più recente definizione ufficiale di evoluzione.

“Evoluzione deriva dal Latino “evolutio” – distribuzione …

In un senso ampio, il termine evoluzione denota il modo, la gente, conosce i processi sociali e naturali, le loro motivazioni interne, ordini e schemi evolutivi.

L’evoluzione delinea uno stato di un sistema che subisce alcune modifiche nel tempo rispetto al suo stato precedente; si delineano risultati del processo di adattamento.

In un senso più stretto della parola, evoluzione è un insieme di cambiamenti graduali e costanti (al contrario di rivoluzione.)” (3)

Per essere onesto con voi, avevo sempre difficoltà con questa definizione nonché con eventuali altre definizioni che ho trovato in ogni tipo di dizionario. Questa definizione dimostra solo una cosa: evoluzione è il risultato di alcuni cambiamenti o della nostra comprensione, di ciò che potrebbero essere questi cambiamenti.

Fa spazio per la disperazione! Per milioni di anni questo processo permanente continua a dispiegarsi, ma cosa sappiamo di esso? Solo che continua.

Certo, non è un compito facile per capire quando è iniziato. Tuttavia, possiamo almeno determinare dove va e condividere le nostre idee dalle sue possibili direzioni.

Anche un poeta è d’accordo con questo concetto.

“C’è una storia nella vita di tutti gli uomini,

Capendo la natura dei tempi defunti;

Il quale ha osservato, un uomo può profetizzare,

Con un obiettivo vicino, dell’occasione principale delle cose

Finora non venire alla vita, che nei loro semi

E inizio debole si trova nel-tesoro.

Tali cose diventano la schiusa e la covata del tempo

E, dalla forma necessaria di questo,

Il Re Ricardo potrebbe creare una congettura perfetta

Quel grande Northumberland, poi falso per lui,

Da quel seme potrebbe crescere una maggiore falsità;

Quali non dovrebbe trovare una terra nel quale radicare…” (4)

E poi, sono riuscito a trovare alcune informazioni su quest’argomento.

Cari scienziati! Per favore fate attenzione a quello che gli studiosi contemporanei avallano: l’evoluzione è rivolta all’ unità complessiva. Così, anche la scienza dimostra questa ipotesi.

“Indipendentemente dalla molteplicità delle forme di vita trovate sulla Terra, la vita di per sé è unità che è condizionata dall’evoluzione della Terra.” (5)

Nella stessa sorgente, gli scienziati confermano indirettamente la legittimità delle nozioni che sono descritte in questo libro. È già un buon segno.

“Conclusione importante: non vi è alcuna cosa come un metodo d’esplorazione del processo evolutivo ‘singolo’, ‘assoluto’, o ‘perfetto’. (6)

Dicendo questo, voglio finire questo capitolo con una nota positiva. Le cose non sono così confuse come sembrano. A volte, allo scopo di comprendere un’idea, basta mettere via il microscopio e guardare le cose con l’occhio nudo.

“Vai a chiedere ad un botanico quante fasi subisce la frutta dal tempo in cui diventa visibile fino a quando non è completamente matura. Non solo le fasi precedenti non dimostrano nessuna evidenza della sua fine dolce e di bell’aspetto, ma come a vessare, dimostrano l’opposto del risultato finale.”

Il più dolce frutto è alla sua fine, e il più amaro e più sgradevole è nelle sue fasi precedenti al suo sviluppo.” (7)

[1] VI Vernadsky, Scientific Thought as a Planetary Phenomenon (Il pensiero scientifico come fenomeno planetario)
[2] VI Vernadsky, “A Few Words About the Noosphere” (“Poche parole della Noosfera) http://vernadsky.lib.ru/e-texts/archive/noos.html
[3] Political Science: Reference Dictionary (Scienze Politiche: Dizionario di riferimento)
http://dic.academic.ru/dic.nsf/enc_philosophy/3739/%D0%AD%D0%92%D0%9E%D0%9B%D0%AE%D0%A6%D0%98%D0%AF
[4] W. Shakespeare, Henry IV (Seconda parte) http://www.theatre-library.ru/files/sh/shakespeare/shakespeare_51.html
[5] AV Yablokov, AG Yusuf. M, “Evolutionary theory (La teoria evolutiva): Proc. For biol. specials. universities,” Vyssh.shk., 2006, p.37.
[6] “AV Yablokov, AG Yusuf. M, “Evolutionary theory (La teoria evolutiva): Proc. For biol. specials. universities,” Vyssh.shk., 2006, p.92.
[7] Baal HaSulam. The Essence of Religion and Its Purpose (L’Essenza della religione ed il suo Scopo) http://www.kabbalah.info/rus/content/view/frame/31381
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