Congresso di San Pietroburgo: Sentire la nostra natura primaria

Dr. Michael LaitmanUna delle Lezioni previste per il congresso di San Pietroburgo si chiama “il ciclo dell’ego nella natura.” C’è qualcos’altro in natura, ma cosa?

Ognuno dovrebbe tirare tutto il suo ego fuori e ci dirci quanto ama trattare con esso, come uno scarabeo stercorario. Non dobbiamo piangere o battere il nostro petto, ma seriamente e normalmente sentire ciò che il Creatore ci dice: “Ho creato l’inclinazione al male; Ho creato la Torà come spezia.”

Dobbiamo tirare fuori tutto quello che c’è in noi e comporre una canzone su come siamo brutti dentro e quanto amiamo la nostra bruttezza. La nostra avidità, la menzogna interiore, e la nostra incapacità di vedere la verità, la nostra incapacità di amare e di donare dovrebbero essere espressi in questa canzone.

Dobbiamo sentirla così bene che saremo davvero disgustati da noi stessi, ma la cosa più importante nella rivelazione dei nostri attributi primari terribili è che non ci permettono di unirci.

Domanda: Cerchiamo sempre di concludere la giornata in modo positivo. Ma in questo caso non è meglio se ognuno va a dormire sentendosi distrutto, sotto l’impressione dell’ego rivelato?

Risposta: No, credo che la rivelazione della nostra interiorità marcia dovrebbe deliziarci. Dopo tutto, abbiamo finalmente capito qual è la nostra malattia, come una persona che scopre il motivo del suo stato di malessere. Il giorno dopo lui verrà e prendere la medicina, conoscendo il motivo esatto, e ne sarà contento di questo.
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Dal Congresso di Sochi 25.08.2014 , Lezione 4

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