Trovare la formula per la felicità

Dr. Michael LaitmanLa felicità non è misurabile dalla ricchezza o dalla misura della propria casa, da quanti elettrodomestici ci sono nella cucina e nemmeno dal successo negli affari. E’ impossibile misurarla secondo la scala dei valori materiali.

Prima di tutto, la sensazione di felicità non è soggettiva; essa comprende interi gruppi di persone. Da un lato, vi è una misurazione di integralità nell’indice della felicità: se ognuno intorno a me è infelice, io non posso essere felice.

Diciamo che posso sentire forza, ma anche questo è temporaneo poichè richiede una conferma da qualche parte della società. La felicità può sentirsi nell’unione collettiva, quando c’e accordo e supporto tra le persone.

In secondo luogo, sebbene la persona vuole raggiungere ciò che la società gli ha insegnato: ricchezza, classe sociale, potere, fama e così via, essenzialmente , nel suo inconscio, essa cerca un sentimento di felicità. Ma, dal momento che non gli è stato insegnato questo, ovvero l’essenza della sua ricerca, lui rimane infelice per tutta la vita, con il sentimento di mancanza di un reale appagamento. Nei suoi ultimi giorni di vita, quando guarda nel proprio passato, la persona capisce che non c’è stato alcun beneficio nella propria vita: non per se stesso, non per i suoi figli o nipoti, loro, come lui, non saranno felici.

Così, trovare la formula per la felicità ed insegnarla agli altri è la cosa più importante nella vita. Inoltre, se non si insegna ad altri, non si può essere felici, perchè il sentimento di felicità, come gli studi dimostrano, dipende da quanto lo sono le persone che ci circondano. Questo è il tema di cui si occupa la saggezza della Kabbalah.
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Dal Congresso di Sochi ” primo giorno” 13.07.2014, Lezione 1

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