Apri il cuore non la bocca

Dr. Michael LaitmanDomanda: Quando i nostri amici escono al pubblico per gestire un workshop, cosa possiamo fare noi che non siamo con loro per sostenere la loro intenzione, il loro messaggio?

Risposta: Dobbiamo riunirci e pensare a loro, interiormente. Questo è ciò che si chiama pregare per il loro successo, perché, come conseguenza di questo successo, loro ci porteranno un “bottino”, cioè i desideri di tutte quelle persone che vogliono sentirsi un po’ meglio, un po’ più felici e di successo in questa vita. Non importa che questi siano desideri egoistici, noi li prendiamo.

Così facendo, noi le percepiamo. Iniziamo a sentire un desiderio di dare alle persone tutto ciò che vogliono: felicità, connessione tra loro e tutto il resto. I loro desideri iniziano a lavorare dentro di noi e questo significa che abbiamo qualcosa da elevare al Creatore. Altrimenti non ci possiamo innalzare verso di Lui.

Come scrive Baal HaSulam nell’articolo “Non è il momento di prendere ciò che viene dato” non possiamo chiedere per noi stessi in alcun caso. Anche se io volessi chiedere “Dammi la possibilità di dare a te. Dammi la possibilità di soddisfare gli altri. Dammi la possibilità di…” io non posso dire “me” perché in questo modo mi colloco in posizione opposta all’intero sistema e non mi posso inserire nell’ingranaggio.

Io devo dire “Dà a loro” o “a noi” ma in nessun caso “a me”. Questo significa che, se prego per qualcosa, devo pregare per gli altri affinché le cose vadano bene a loro. Allora parteciperò a questo sistema correttamente.

Quindi se noi pensiamo che i nostri amici avranno successo quando usciranno al pubblico e ci connettiamo a questo, in modo che il pubblico sentirà calore tramite loro, che i loro desideri più profondi verranno rivelati agli amici (anche se ovviamente non si renderanno conto di questo) e che essi li porteranno poi a noi, allora questa diventerà una preghiera al Creatore.

Così noi chiediamo ed imploriamo il Creatore spiritualmente, anche se il pubblico chiede qualcosa di assolutamente materiale. La Luce Superiore giunge proprio tramite una preghiera di questo tipo.

Domanda: Cosa è meglio fare, leggere un brano, stare in silenzio per 30 secondi o magari cantare una canzone? Cosa possiamo fare affinché tutti noi possiamo pensare a loro per almeno un secondo? Cosa significa pregare?

Risposta: Preghiera è il tuo desiderio che gli amici abbiano successo con questa azione, che questo arrechi gioia al Creatore. Questa è una preghiera. Noi apriamo il cuore, non la bocca.

Non capisco cosa tu pensi sia una preghiera come attività spirituale. Pensi sia dissolvere nubi col pensiero o accendere candele o mettersi in ginocchio?

Un’attività spirituale è quando tu vuoi qualcosa ardentemente insieme ad altri e, in questa attività, oltre a te ed al gruppo partecipa anche il Creatore.
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Dal Congresso di Sochi 13.07.2014, Lezione 1

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