Non dormire al volante

Il nostro desiderio di ricevere è stato creato appositamente con attributi speciali, propenso al riposo (nel senso che il nostro ego capisce il concetto di riposo). Cioè vogliamo ricevere piacere, appagamento, trovare liberazione, rilassamento. Così ogni azione contro il nostro desidero di riceve richiede l’uso della forza per fare un sforzo in modo da rafforzare la nostra “consapevolezza”.

Supponiamo che in un momento ho dimenticato il mio stato, il mio lavoro, perché il desiderio di ricevere, la mia natura egoistica, vuole riposare. Come posso spingermi, come posso controllarmi e ritornare di nuovo alla consapevolezza in relazione ad un obbiettivo, secondo l’ adesione al Creatore? La persona stessa non è in grado di fare questo, ma soltanto con l’aiuto della società. Significa tramite fattori esterni in grado di operare su di lui.

Se io, apposta, preparo e organizzo questo ambiente per me stesso, poi comincerò a muovermi e ad ispirarmi. Senza questo, non ho la possibilità di promettere che nel futuro sarò connesso e puntato ogni momento all’obiettivo di creazione: l’unita di “Israele, la Torà e il Creatore”.

Questo sentiero si chiama il sentiero di Luce, il percorso del tempo, accelerazione (Achishena). Tramite il supporto forte dell’ambiente, faccio progressi, costantemente cercando, come un vecchio uomo che cammina piegato e che sta cercando costantemente quello che ha perso, anche prima di perderlo. Mi controllo costantemente se non ho deviato dalla giusta direzione di Israele, la Torà e il Creatore come uno. Controllando se non ho abbassato le richieste attraverso la valutazione della mia fedeltà all’obiettivo del Creatore.

Se dimentico l’obiettivo, allora soltanto l’ambiente può riportarmi velocemente alla consapevolezza e farmi ricordare la salita. Però se non succede, allora in ogni caso il Creatore mi aiuta mandandomi la cosa che mi fa ricordare e mi rimette nel sentiero, ma già tramite mezzi che non sono molto piacevoli. Sento un tipo di mancanza e assenza, sono triste per le mie azioni o lo stato di eventi spiacevoli. Il Creatore mi ricorda, facendomi sentire addolorato per aver perso il mio lavoro spirituale o su qualche problema della mia vita regolare.

Il metodo di influenza dipende da quello, dalla mia distanza dalla direzione dell’ unità di Israele, la Torà e il Creatore. Se posso rimanere dentro limiti precisi che sono più vicini allo stesso sentiero, e non deviare dalla strada principale, poi la società mi porterà di nuovo nella direzione giusta. Però se dimentico l’obiettivo e non mi preparo per l’ambiente coretto per me stesso che mi tiene dentro i confini corretti, poi devierò completamente dal sentiero della Luce e proseguirò sul sentiero della sofferenza.

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Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 28.10.2013, Shamati #70 “Con mano forte e scatenamento di furore

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