Siamo in grado di prevenire la minaccia

Dr. Michael LaitmanDomanda: Nel 1940 Baal HaSulam scrisse riguardo al pericolo che incombe su di noi. Però oggi vediamo che il pericolo non è più in potenziale se non ci connettiamo, in realtà lo vediamo nei nostri figli di essere rapiti (in Israele).

Risposta: dipende da come guadate le cose. Tante persone non pensano in questo modo e continuano con la loro vita come se non fosse successo niente. Loro sarebbero pronti a partecipare ad alcune azioni per i ragazzi rapiti, e anche qui, non è tutto. Ognuno ha calcoli molto egoistici, allora nel frattempo siamo forzati ad avanzare lungo il cammino della sofferenza, lungo il percorso di a suo tempo.

Per cambiare alternativamente da a suo tempo a io affretterò, abbiamo bisogno di un sistema potente di educazione in modo che la gente possa capire che si possono cambiare le cose, e guadagnare qualcosa da esso.

Deve essere un ampio sistema di chiarificazione che include la nazione intera. Non deve essere il risultato di sofferenze, colpi e problemi. Per il momento non dobbiamo aspettare che la gente sia pronta ad ascoltarci. Non dobbiamo aspettare i colpi, ma piuttosto raggiungerli quando si sentono bene e portarli a uno stato ancora migliore. Dobbiamo stabilire un sistema graduale di educazione che influenzerà le persone sempre di più.

Stiamo attraversando con il pubblico un difficile processo di apprendimento. Impariamo quello che accetta la gente, quello che non fanno, come dobbiamo avvicinarli meglio, come parlare con loro, e quale deve essere effettivamente il nostro messaggio. Così insegniamo a noi stessi come imparare dagli altri.

Commento: È spaventoso pensare a cosa può succedere se non riusciamo a portare avanti il nostro lavoro e prevenire la guerra di Armageddon di cui hanno scritto i profeti.

Risposta: Non c’è nulla di cui aver paura! Se facciamo qualsiasi cosa, possiamo provare a trasmettere il metodo di correzione alla gente e tirarli verso l’obiettivo della creazione, è sufficiente. Anche se non vediamo che riusciamo, funziona lo stesso. Apriamo un passaggio per la Luce circostante (Ohr Makif) per permetterle di riformare tutto.

È come un bambino che in un giorno avanza nell’apprendimento del mondo molto più di quanto un adulto possa avanzare in un anno. Però un bambino non capisce questo e agisce inconsapevolmente.

Questo è ciò che ci accade. Agiamo senza capire, cercando un modo o un altro, e ci sembra di non riuscire. Però tali stati sono effettivamente i più vantaggiosi per l’avanzamento. Così non creiamo una barriera per la Luce poiché siamo troppo confusi e questo effettivamente è una buona cosa.

Domanda: Possiamo prevenire la guerra di Armageddon se continuiamo in questo modo?

Risposta: Siamo già in guerra. Se continuiamo a lavorare in questo modo e le altre parti della nazione ci raggiungono allo scopo di compiere questa missione, quest’obiettivo, poi non vi è alcun dubbio che tutto andrà bene e le cose miglioreranno rapidamente. In quel caso non prevedo alcun disastro.

Però si deve provare a stare al passo con i colpi in modo che non ci raggiungano. Dobbiamo correre più veloci della frusta che sta per colpirci. Siamo in grado di fare questo grazie all’importanza dell’obiettivo, in modo da non dover fuggire dalla frusta ma anelare in avanti poiché valutiamo la connessione e l’obiettivo.
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Dalla quinta parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 19.06.2014, Gli scritti di HaSulam

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