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Shavuot è piena di Luce

Dr. Michael LaitmanRabash, Lettera 52: E per l’esodo dall’Egitto hanno ricevuto il livello di Fede … e dopo la Pasqua, il lavoro di purificazione inizia in preparazione per la ricezione della Torà. E quando l’anima di una persona è rivestita con la Torà, è la volta di Shavuot, il tempo del dono della nostra Torà.

Fino a Pasqua, il periodo di “schiavitù in Egitto” continua, il che significa che una persona sente le difficoltà e i colpi a causa del suo egoismo in modo che vorrà distaccarsi da esso ed elevarsi sopra di esso all’ attributo della dazione. Una persona fa nuovi sforzi ogni volta attraverso il gruppo, volendo superare il suo ego ed essere inclusa nella connessione. Questo è il lavoro in Egitto che continua fino alla sua piena misura, e quindi la Luce dà alla persona il potere della correzione.

Ma è solo la salita sopra l’ ego che la festa di Pasqua simboleggia. Poi cominciamo a contare 49 giorni fino alla festa di Shavuot, quando ci stacchiamo dal nostro ego e ci eleviamo al livello di Bina. I latticini che mangiamo in Shavuot simboleggiano la dazione, una festività piena di luce.

Pertanto, nella Pasqua lasciamo la “linea di sinistra”, e in Shavuot riceviamo l’ inizio della “linea di destra.” Allora riceviamo la Torà, che significa “linea di mezzo.” Allora possiamo collegare il nostro ego con il potere della Torà, con la luce che riforma che riceviamo da Bina e continuiamo a costruire noi stessi.

La festa di Shavuot appare luminosa e “ariosa”: Indossiamo abiti bianchi e mangiamo latticini; tutti simboleggiano dazione, Luce, e la “linea di destra.” Una persona non ha ancora acquisito i vasi, ancora non ha scoperto l’ego. Il primo contatto con la “linea di destra”, con la Luce, non è reale finché non lo realizziamo nella “linea di mezzo”, che dobbiamo costruire da noi stessi. Una persona che prende le parti dalla “linea di sinistra”si può collegare alla “linea di destra”, e con l’aiuto della Luce, realizza questa collegamento ricevendo un’ anima, un vaso che gli permetterà di dare.

Ogni festività che abbiamo simboleggia un certo livello in cui, dopo aver soddisfatto la precedente fase di sviluppo in una linea, passiamo all’ altra linea, in modo da formare la terza linea. Poi vestiamo queste tre linee nella nostra percezione della realtà secondo la sequenza temporale.
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(Dalla 3 ° parte della lezione quotidiana di Kabbalah 24.05.2012, Scritti di Rabash)

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Scritti di Baal HaSulam, Igrot, Lettera 23
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Zohar per Tutti, Introduzione, Articolo “Torà e Preghiera”, Punto 182
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Scritti di Baal HaSulam, “Introduzione alla Saggezza della Kabbalah”, Articolo 66
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Scritti di Baal HaSulam, Giornale “La Nazione”
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La lingua è un istinto biologico

Dr. Michael LaitmanNelle notizie (dal Daily Mail): “Molti animali possono comunicare efficacemente tra di loro, ma gli esseri umani sono gli unici nella loro capacità di acquisire il linguaggio.

“Gli scienziati si sono a lungo interrogati su come siamo in grado di farlo e ora un nuovo studio suggerisce che i modelli sonori di linguaggi umani sono il prodotto di un istinto biologico innato – tanto come il canto degli uccelli.

“La ricerca degli Stati Uniti dice che i bambini sono nati con la conoscenza basilare del linguaggio, che mette in luce se la natura o l’educazione è responsabile per il discorso negli esseri umani.

“‘I risultati suggeriscono che i modelli sonori di linguaggi umani sono il prodotto di un istinto biologico innato, molto simile al canto degli uccelli’, ha detto la professoressa Iris Berent della Northeastern University di Boston, che è co-autore dello studio con un gruppo di ricerca della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati in Italia.

“Per capire da dove questa conoscenza viene e se si tratta di un principio linguistico universale o la somma di alcune esperienze, il team ha esaminato attentamente come i neonati percepiscono diversi tipi di parole.

“Gli scienziati hanno visto che i neonati hanno reagito in modo differente a due tipi di parole in un modo simile agli adulti.

“I neonati che non hanno ancora imparato tutte le parole e non balbettano nemmeno, eppure condividono un senso di come le parole dovrebbero suonare con gli adulti.

“I ricercatori ritengono che questo risultato dimostra che siamo nati con le conoscenze fondamentali di base sul modello del suono e delle lingue umane.”

Il mio commento: Al centro della nostra natura di “essere umano parlante” c’è una sola lingua; il linguaggio dell’ anima collettiva da cui provengono tutte le lingue, comprese le lingue egoistiche che sono simili ai linguaggi informatici, i quali si basano su un principio fondamentale.

C’è un’indicazione nella Bibbia nel racconto di come l’umanità è stata dispersa dall’ antica Babilonia in poi. Mentre ci avviciniamo alla correzione della nostra natura egoistica e l’integrazione di ognuno in ogni altro, sentiremo il bisogno di tornare a questa base naturale unificata di comunicazione.
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