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L’arma più forte

Dr. Michael LaitmanDomanda: Come possiamo comprendere che i giovani sono pronti a percepire i problemi seri e che possiamo passare da un gioco di ruolo ai dibattiti attuali?

Risposta: Essenzialmente, ogni gioco deve essere seguito da una discussione o le discussioni stesse devono essere tenute nella forma di gioco.

E’ impossibile fare questo in qualche altro modo siccome giochiamo costantemente. Quando cerco di trovare la mia immagine, vedo in realtà che non ce l’ho. Io sono effettivamente gettato da uno stato estremo a un altro. Allora dove trovo la più bella immagine che posso assumere e vestirmi con essa? Devo trovarla durante le discussioni.

Veramente una persona non esiste da sola. Siamo un prodotto della nostra società e siamo nati senza forma e veniamo formattati sotto l’influenza dei nostri genitori, asilo, scuola, le medie, etc. L’ambiente ci ha trasformato in tutto ciò che voleva, come la pasta.

Ora vogliamo chiarire tutto ciò: che cosa ha fatto con me, quali attributi e desideri ho, c’è qualcosa in che in realtà è mio in me? Questo è in realtà lo stato che devo raggiungere, nel quale vedrò che non c’è nulla in me che non è mio.

Più tardi, dobbiamo dimostrare ai bambini che l’attributo migliore è la gentilezza e che può aprire tutto per loro. Se la usiamo giustamente, è un’arma molto potente. Essa ci rende forti e dà una sensazione di sicurezza di sé, ed è utile all’uomo e alla società. Però questo sarà rivelato gradualmente durante le discussioni.

Poi arriva la fase di classificazione di cosa significa questa qualità: gentilezza, buone relazioni reciproche, e una buona connessione.
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(Da Kab.TV “Conversazioni con Michael Laitman” 12.12.2013)

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Io sono là, non qua

Dr. Michael LaitmanDomanda: Potrebbe essere che il grido dalla schiavitù in Egitto non è la mia frustrazione, ma la nostra frustrazione comune?

Risposta: In effetti, comincio a vedere me stesso come un uomo integrale. Io non sono io, ma la mia connessione con gli altri, la reciproca integrazione. Io prendo la decisione che io sono il mio collegamento col gruppo, che io non sono qua nel mio corpo ma là nel gruppo.
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(Dalla 4° parte della lezione quotidiana di Kabbalah 02.04.2014, Scritti del Rabash)

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Un messaggero con un pacchetto per il Creatore

Dr. Michael LaitmanDomanda: Quali parti del nostro appello al Creatore dobbiamo chiarire allo scopo di renderlo giusto e preciso?

Risposta: È come parlassi con me attraverso onde che non percepisco, come l’onda radio o televisiva, e ogni tipo di ondata di radiazioni che non percepisco. Non ho nemmeno notato che stai dicendo qualcosa a me.

L’appello deve essere abbastanza forte, da tutto il cuore, e deve avere anche la frequenza giusta che io posso percepire. Quando percepisco l’appello nell’intensità giusta, devo anche decodificarlo. Ci sono alcuni filtri nella mia mente attraverso i quali si deve passare affinché il mio cuore sia raggiunto e venga penetrato.

Quindi devo sapere qualcosa in merito alla questione di cui si parla. Il Creatore ha solo un problema: dare agli esseri creati, siccome Lui è buono e benevolo. Se parli di dazione e di fare del bene agli esseri creati, Lui è disposto a sentirti. Questo è il modo in cui Egli è organizzato!

Il Partzuf superiore, il quale per quanto riguarda noi si chiama il Creatore, è organizzato in questo modo. Se parli di un’opportunità di dare agli esseri creati, Lui ti sente immediatamente, e più tardi Egli vi ascolterà maggiormente,secondo il tuo livello, un livello superiore o inferiore. Egli sente in questo modo.

Ascoltare significa prendere la tua preghiera, la mancanza che ti alza verso l’alto e sollevarla anche più in alto. Il Libro dello Zohar dice che un angelo speciale, una forza speciale, fa questo. La Luce dall’Alto si veste nella tua mancanza e questo intero pacchetto, la mancanza con la Luce che lo riempie, viene convogliato verso il basso agli esseri creati.

Domanda: Devo chiarire esattamente a chi mi rivolgo?

Risposta: Devi anche chiarire a chi fare l’appello. Prima devi preparare te stesso ed esprimere la tua gratitudine, benedire e lodarLo, altrimenti non sei focalizzato sul superiore. Tutte queste preghiere sono necessarie allo scopo di organizzarti e aiutarti a focalizzare, e prepararti a metterti in contatto con il Creatore. Pertanto, devi cantare a Lui, e lodarlo, e questo ti da la direzione giusta. Altrimenti non sai in quale direzione devi andare.
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(Dalla 1.a parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 07/04/2014, Gli Scritti del Rabash)

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Droghe e prostituzione incrementano l’economia

Dr. Michael LaitmanNotizia (della BBC): “Nel corso di quest’anno l’economia britannica avrà un incremento di 10 miliardi di sterline grazie alle droghe illegali ed alla prostituzione, scrive Anthony Reuben.

Il Dipartimento Nazionale di Statistica, responsabile per il calcolo, lo ha confermato durante un forum di economia la scorsa settimana e pubblicherà maggiori dettagli il mese prossimo. Si tratta di 3 miliardi di sterline provenienti dalla prostituzione e 7 miliardi di sterline dalle droghe illegali.

L’Unione Europea ha stabilito che le attività illegali debbano essere incluse nei conti nazionali, così da poter fare paragoni tra i vari Paesi.[…] Sapere quanto viene speso in attività illegali è importante, perché altrimenti c’è una gran quantità di denaro guadagnato legalmente, che non si sa come venga speso e questo crea una discrepanza nei conteggi delle entrate e delle uscite o dei risparmi.

Allo stesso tempo si avrebbe molto denaro impiegato per l’acquisto di beni e servizi legali, del quale però non si conosce l’origine.
In altre parole i proventi di attività illegali, se la loro origine può essere occultata, circolano all’interno delle economie esattamente come tutti gli altri soldi e chi elabora le statistiche europee, ha deciso che è importante poter conteggiare anche questi.”

Il mio commento: Questo è il modo in cui l’economia assorbe l’intera produzione di ricchezza, perché per essa non fa alcuna differenza come vengono guadagnati i soldi. E a chi importa? La cosa principale è il profitto! Nessuno misura i danni morali, anche se questi sono molto maggiori di certi dubbi introiti.
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Una rete da pesca in un mare di Luce

Dr. Michael LaitmanDomanda: L’anno scorso non ho frequentato le lezioni, ma ho studiato per 11 anni e voglio sapere, dove sta la rivelazione del Creatore? Ho già rinunciato, la mia vita passa, ed io non ho raggiunto la rivelazione. Dove si trova il Creatore? Devo trovarlo durante questa vita.

Risposta: Dove si trova il Creatore? Il Creatore (Bore) si chiama “vieni e vedi” (Bo-Re). “Vieni (Bo) significa preparare un posto con le caratteristiche che rendono possibile al Creatore di diventare rivelato. La forma del tuo vaso deve essere in equivalenza con la forma del Creatore.

Se tu vuoi che Lui sia rivelato, devi preparare la forma adatta. Supponiamo che sei arrivato al negozio e hai comprato una rete da pesca, invece di usarla per la cattura dei pesci, tu volevi versare cento chilogrammi di zucchero in essa. Funziona questo? No, perché hai bisogno di un sacco per lo zucchero!

Tu vieni al negozio per comprare un sacco, ma questa volta non hai bisogno di comprare lo zucchero ma acqua o succo. È adatto un sacco per l’acqua? Non è adatto.

Ogni volta si avanza in questo modo, raggiungendo il prossimo stato e nel frattempo chiarendo che il tuo vaso non è un vaso. Fondamentalmente hai bisogno di portare la tua mancanza, il tuo vaso, in corrispondenza precisa della prima minima quota di Luce.

Questa corrispondenza è essenziale, e questa si chiama “vieni” (Bo). Pertanto è detto, “Vieni al Faraone,” “vieni (Bo) e vedi” (il Creatore). Il Faraone fa parte del Creatore, il Suo livello preparatorio, l’Achoraim (posteriore).

Non c’è niente che tu possa fare al riguardo, è un prerequisito. Non sei in accordo con la creazione intera, e ti capisco. Mille persone passano davanti a me, ma chi è rimasto, rimane. Sono anche felice per coloro che ci hanno lasciato, perché nonostante tutto, qualcosa rimane in loro. Un giorno torneranno per continuare, se non in questa generazione, poi nella prossima.

Attraverso le tue lamentele non si cambia la legge della natura secondo il tuo desiderio. Non abbiamo scelta: soltanto inclinare le nostre teste e lavorare. Il problema principale è che dimentichiamo che tutto il lavoro non viene fatto all’interno di una persona, ma fra le persone. Invece di un vaso, una tazza, arriviamo con una rete da pesca chiedendoci: “certo che voglio farlo, allora perché il Creatore non dà a me, perché non si rivela?”

Però che cosa si vuole ottenere, e dove si vuole ottenerlo? Se si vuole acquisire il potere di dazione, esso si rivela in un posto nel quale vi è la necessità per esso. E la necessità per la dazione si trova fra te e qualcun altro. Prepara un posto come questo e vedrai che la dazione sarà rivelata. Non c’è nulla più semplice di questo.

Non è molto semplice fare questo con la nostra natura egoistica. Però la soluzione è veramente nelle nostre mani: Il Creatore è fra te e un amico. Ti prego, vai avanti e rivelaLo.
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(Dalla prima parte della Lezione quotidiana della Kabbalah 11.04.2014, Scritti di Rabash)

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Uomo e Natura: Aggravamento delle relazioni

Dr. Michael LaitmanOpinione (Natalia N. Dumnaya, Ph.D. in Economia), Direttore del Dipartimento di Microeconomia, Accademia delle Finanze sotto il governo della Federazione russa ): “Stiamo distruggendo le fondamenta della nostra unica esistenza, minando le sue basi – locus standum, sulle quali letteralmente ci reggiamo. La Natura, come sistema auto-organizzato, ha il suoi propositi – stati che il sistema raggiunge per mezzo dell’auto-organizzazione.

“Nei termini della natura, l’essere umano deve servire i suoi scopi. Tuttavia, egli ha i suoi obiettivi e posizioni come parte che si è evoluta dalla natura. Il primo obiettivo dell’uomo è quello di salvare la sua vita, e quindi di soddisfare i suoi bisogni primari di cibo, calore, abbigliamento, procreazione, ecc.

“Secondo obiettivo dell’uomo è la ricerca di modi nuovi e più sicuri per soddisfare i suoi bisogni. Realizzando i propri obiettivi, l’essere umano compie anche gli obiettivi della natura. Lui accelera l’evoluzione naturale.

“Tuttavia, la complessità della società umana è in crescita, e nel rapporto con la natura diventa sempre più evidente che ci sono contraddizioni. Ora, il problema è che il rapporto umano con la natura deve svilupparsi sulla base di una ricerca per aree di attività coincidenti.

“Poiché la natura è un sistema di auto-organizzazione, ne consegue che le forze produttive create dal l’essere umano non solo non devono violare il naturale equilibrio dinamico della natura, ma la seconda natura creata dalle sue mani, o la civiltà industriale, dovrebbe essere una continuazione del primo. La civiltà umana deve andare da technocenosis a coevoluzione con la natura.

“Lo sviluppo egoistico industriale e urbano che porta danni materiali e morali costituisce una minaccia per l’umanità stessa. Non è più sufficiente avere un criterio di efficienza puramente economica per selezionare le opzioni per lo sviluppo dell’economia. La gente dovrebbe prendere in considerazione non solo i loro interessi immediati, ma anche gli interessi della natura.”

Il mio commento: Non c’è dubbio che una persona dovrebbe studiare le leggi della natura e seguirle. Altrimenti provoca la loro reazione negativa.

In molti casi, la reazione non è immediata e questa calma abbassa le precauzioni di una persona. Spesso, non vi è alcuna chiara connessione tra l’azione e la reazione della natura per lui. Ma è proprio per questo che ci è stata data la mente per studiare le relazioni causali della natura in modo che riveliamo il prossimo livello del nostro essere, oltre la materia.
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Un fuoco sta bruciando in un’altra città

Dr. Michael LaitmanDomanda: Perché problemi fisici si sono aggiunti a noi se stiamo provando a connetterci l’uno con l’altro?

Risposta: I problemi fisici si sono aggiunti a noi per aiutarci a connetterci sempre di più. Allora in quale altro modo è possibile aiutarti e quali problemi devono essere aggiunti? Problemi spirituali? Non hai nemmeno prestato attenzione a loro. I problemi spirituali ti riguardano?

Se qualche disastro fosse successo in una città lontana, e di ciò ti rammaricavi come se fosse successo a te, poi non avresti avuto bisogno di ricevere problemi. Però non mi dispiace dei guai degli altri, e quindi, i problemi si avvicinano a te.

Se vi doveste dispiacere di ciò che succede lontano da voi, come se questi fossero davvero i vostri problemi, poi non avreste più bisogno di nulla. Si potrebbe soffrire e sentire il dolore che avviene in un’altra città come se stesse succedendo a te, senza alcuna differenza. Al grado del tuo avanzamento spirituale, sentirai i problemi del mondo intero come se fossero i tuoi.

Significa che sei connesso con loro. Poi sarai pronto a chiedere per il loro bene, e ciò non sarà chiamato che stai chiedendo per te stesso. C’è qualcosa e il suo opposto qui. Da un lato, senti le mancanze degli altri come tue, e dall’altro, puoi chiedere per loro conto.

Non sarà preso in considerazione che stai chiedendo egoisticamente per te stesso perché tu hai acquisito queste mancanze dagli altri tramite tuoi sforzi. Ti sei connesso con tutti loro e hai sentito le loro mancanze come tue. Dato che hai pagato per queste mancanze con il tuo sforzo, tu hai il permesso di chiedere per il loro bene.
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(Dalla quarta parte della Lezione quotidiana della Kabbalah 06.04.2014 Scritti di Rabash)

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Realtà contro Magia

Dr. Michael LaitmanOpinione (Prof. Konstantin Simonov, Direttore Generale del Fondo Russo per la Sicurezza Energetica Nazionale): “Siamo abituati a credere nella razionalità del mondo, che si troveranno le soluzioni ottimali. E che chi ci amministra alla fine troverà una via d’uscita dalla situazione.

Credere in un principio superiore non è necessariamente un punto di vista religioso. Crediamo che la mano invisibile del mercato bilancia la domanda e l’offerta, che le istituzioni proteggono la democrazia e l’economia di mercato, anche se i cittadini comuni non comprendono questo meccanismo.

Ciò è anche simile a credere nella magia: se ci sono buone istituzioni, allora tutto andrà a posto. Ma se le istituzioni sono così efficaci, allora perché la disoccupazione nell’Europa occidentale è al 20% ?

L’evoluzione ci mostra che la natura trova la soluzione ottimale selezionando, mettendo tutto al posto giusto. Ma questo avviene in natura e non nella società umana! Abbiamo il tempo per attendere cambiamenti lenti in noi stessi e nella società, quando quasi ogni giorno siamo sull’orlo di una crisi seria?”

Il mio commento: Nella nuova situazione del mondo globale ed integralmente connesso, noi non possiamo attendere ed andare avanti inconsapevolmente. In questa fase finale dello sviluppo della nostra civiltà, noi dobbiamo consapevolmente elevarci al di sopra di essa verso una nuova dimensione, verso le nuove leggi altruistiche per noi stessi e per la società.

Lasciando il nostro sviluppo al “caso” siamo diventati dei credenti, per cui la nostra vita scorre in base ad un piano superiore. Impegnandoci nella nostra rieducazione e cambiando la società verso l’altruismo, noi non siamo credenti ma effettivamente percepiamo il mondo.
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La tensione critica per disconnettersi

Dr. Michael LaitmanQuando il desiderio per la spiritualità, per il fine della creazione, per il Creatore, appare dentro di noi, significa che un punto nero, che è parte di Malchut si è svegliato in noi. Ma questo punto nero è circondato dal desiderio di ricevere, l’ego, da tutti i lati.

La tensione critica per disco

 Se riusciamo ad innalzare il nostro punto nero sopra l’ego così che sia al di sopra dell’ego e che l’ego rimanga completamente sotto, significa che saremo attratti al Creatore, anche se l’ego ci tira dalla parte opposta, allora questo punto si disconnetterà dall’ego. Non prendo il mio ego in considerazione nella mia disposizione verso il Creatore. Questa disconnessione è chiamata Tzimtzum (restrizione).

Se connettiamo tutti i nostri punti, viene a crearsi un grande punto nero. E’ nero perché sente l’oscurità. Vuole sforzarsi verso il Creatore, ma non sa come fare. Tutti i nostri punti sono sopra, collegati l’uno all’altro, ed il nostro intero grande ego è giu sotto che ci tira verso il basso.

Se otteniamo una massa critica per il nostro sforzarci verso il Creatore contro l’ego, ovvero se raggiungiamo una tensione sufficientemente forte, allora sotto l’influenza della Luce che circonda, ci disconnettiamo dall’ego ed esegiuamo lo Tzimtzum Aleph (la prima restrizione). Questo è detto l’esodo dall’Egitto, la disconnessione dal nostro desiderio di ricevere.
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(Dalla Lezione quotidiana di Kabbalah 11.04.2014, Un discorso riguardo alla divulgazione: Domande e Risposte con il Dr. Laitman)

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