La tensione critica per disconnettersi

Dr. Michael LaitmanQuando il desiderio per la spiritualità, per il fine della creazione, per il Creatore, appare dentro di noi, significa che un punto nero, che è parte di Malchut si è svegliato in noi. Ma questo punto nero è circondato dal desiderio di ricevere, l’ego, da tutti i lati.

La tensione critica per disco

 Se riusciamo ad innalzare il nostro punto nero sopra l’ego così che sia al di sopra dell’ego e che l’ego rimanga completamente sotto, significa che saremo attratti al Creatore, anche se l’ego ci tira dalla parte opposta, allora questo punto si disconnetterà dall’ego. Non prendo il mio ego in considerazione nella mia disposizione verso il Creatore. Questa disconnessione è chiamata Tzimtzum (restrizione).

Se connettiamo tutti i nostri punti, viene a crearsi un grande punto nero. E’ nero perché sente l’oscurità. Vuole sforzarsi verso il Creatore, ma non sa come fare. Tutti i nostri punti sono sopra, collegati l’uno all’altro, ed il nostro intero grande ego è giu sotto che ci tira verso il basso.

Se otteniamo una massa critica per il nostro sforzarci verso il Creatore contro l’ego, ovvero se raggiungiamo una tensione sufficientemente forte, allora sotto l’influenza della Luce che circonda, ci disconnettiamo dall’ego ed esegiuamo lo Tzimtzum Aleph (la prima restrizione). Questo è detto l’esodo dall’Egitto, la disconnessione dal nostro desiderio di ricevere.
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(Dalla Lezione quotidiana di Kabbalah 11.04.2014, Un discorso riguardo alla divulgazione: Domande e Risposte con il Dr. Laitman)

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