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Un Duetto: Il Creatore e il Creato su un violino

Domanda: Oggi, tanti dei nostri amici escono per incontrare il pubblico che ascolterà per la prima volta parlare sulla saggezza della Kabbalah. Come possiamo acquisire la fede tramite il pubblico?

Risposta: La fede proviene dal Creatore e la mancanza per esso proviene dal pubblico. Noi, d’altra parte, dobbiamo essere nel mezzo come i coordinatori, come un collegamento. Raggiungiamo il pubblico con le nostre intenzioni di dare piacere al Creatore poiché loro sono i vasi generali della nostra anima che è davanti a noi, e vogliamo farli unire in modo che il Creatore possa essere rivelato in essi affinché noi possiamo dare piacere a Lui.

Uscendo per andare al pubblico, dobbiamo sentire che siamo i rappresentanti del Creatore, che abbiamo ricevuto un’opportunità meravigliosa per dare piacere a Lui. Dimostriamo al pubblico che abbiamo una tale buona volontà e un cuore aperto, senza alcun auto-beneficio o domanda, ma soltanto con l’inclinazione per far loro del bene.

Se raggiungiamo il pubblico con questa intenzione, avremo successo. Siamo nello stato di Hafetz Hesed per quanto riguarda il pubblico e per quanto riguarda il Creatore, significa che riceviamo le dieci Sefirot di Hassadim, il livello dei sacerdoti (Cohanim). La cosa principale è di prepararsi nel modo giusto, proprio come i musicisti che sintonizzano i loro strumenti. Questo è effettivamente il modo in cui dovremmo calibrarci, come avvicinare l’arco sulle corde di uno violino avanti e indietro, così controllando le inclinazioni interiori con le quali usciamo al pubblico e l’inclinazione interiore con la quale ci rivolgiamo al Creatore. Questa via, quest’abbondanza, la Luce, fluirà attraverso di noi al pubblico senza alcuna interruzione da parte nostra. Le mancanze del pubblico salgono dal basso e la Luce scende dall’ Alto, i desideri dal basso e la Luce dall’ Alto.

Provate a sintonizzare voi stessi in questo modo, e all’improvviso sentirete che venite gestiti totalmente su un lato dal pubblico e sull’altro dal Creatore.
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(Dalla terza parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 5.03.2014, Scritti di Baal Ha Sulam)

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Il Creatore non cambia, noi cambiamo

La Torà “Esodo” (Ki Tissa), 34:8-34:11: E Mosè si curvò in fretta fino a terra e si postrò, e disse:”Se ho trovato grazia ai Tuoi occhi, Mio Signore, che il Signore cammini in mezzo a noi. Sì, è un popolo di dura cervice, ma tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato: fa di noi la tua eredità”. Il Signore disse:.”Ecco! Io stabilisco un’ alleanza; in presenza di tutto il tuo popolo, io farò meraviglie, quali non furono mai compiute in nessun paese e in nessuna nazione, e tutto il popolo in mezzo al quale ti trovi vedrà l’opera del Signore, perchè terribile è quanto io sto per fare con te. Osserva dunque ciò che io oggi ti comando. Ecco! Io scaccerò davanti a te l’Amorreo, il Cananeo, l’Hittita, il Perizzita, l’Eveo e il Gebuseo”.

Il Creatore è una legge, assoluta, un attributo ideale che non cambia e si rivela ad una persona ad ogni livello in una forma totalmente diversa. Nel livello precedente Egli aveva detto: “Io non camminerò in mezzo a voi dal momento che è un popolo di dura cervice, per non distruggervi sulla via.” E al prossimo livello Egli ha detto: “Sono pronto a portarvi avanti. “Tutto dipende dal livello al quale una persona è asceso. Il Creatore non cambia, noi siamo quelli che cambiano.

Quindi le parole: “… in presenza di tutto il tuo popolo farò meraviglie, quali non furono mai compiute in nessun paese e in nessuna nazione”, intende dire che “posso già essere tra voi nell’attributo che avete acquisito adesso, ed eseguire determinate azioni su di voi. “

Al livello successivo c’è un’altra discesa nell’ego, in modo da rivelarlo e ancora una volta chiedere ed attivare l’attributo di Mosè dentro di noi. E’ lo stesso su ogni livello. Tutto è accuratamente disposto in quanto questo è l’unico modo in cui la correzione di ciascuna parte può avvenire.
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(Da Kab.TV “I segreti del Libro Eterno” del 16.09.2013)

Che cosa preferisci?

Baal HaSulam, “L’introduzione al Libro dello Zohar,” Punto 69: Quando uno aumenta la propria fatica all’ interno della Torà e i suoi segreti, in tale misura, uno fa la virtù dell’ interiorità del mondo – che è Israele –o vola alto oltre l’esteriorità del nostro mondo, che sono le nazioni del Mondo.

Quindi tutto dipende dal preferire l’ interiorità all’esteriorità. Queste due parti sono essenziali nella Torà, nelle nostre azioni, nelle nostre intenzioni, in tutto. Dobbiamo sempre distinguere fra ciò che è più interno e ciò che è più esterno e preferire uno all’altro.

Così una persona si focalizza su se stesso, sull’obiettivo giusto e avanza. Infatti, non c’è nulla che dobbiamo fare ma tutto il tempo preferire l’interiorità all’esteriorità, e chiarificare ciò che è l’ interiorità e che cos’è l’esteriorità, preferendo l’una al di sopra dell’altra.

Una persona è come un dipolo, o come l’ago di una bussola. Preferisco che l’ago costantemente punti sulla spiritualità come risultato mettendosi al di sopra della corporeità. Qualsiasi cosa è più vicina alla dazione, all’interiorità del gruppo all’ interiorità del mondo, per concentrare i miei sforzi, devo sempre essere oltre qualsiasi cosa corporale. Questa chiarificazione è effettivamente l’unica cosa che sono tenuto a fare in qualsiasi momento, e nient’altro tranne quello.

Domanda: Come si può integrare il pensiero della creazione in questa divisione di interiorità ed esteriorità?

Risposta: Come potrebbe il pensiero della creazione adempiersi se non abbiamo il libero arbitrio per preferire l’ interiorità all’esteriorità? Questo è il modo in cui ci realizziamo.

Il pensiero della creazione è di fare bene ai i Suoi esseri creati, di portare l’uomo al livello del Creatore in modo che lui possa essere indipendente e anche assomigliare al Creatore. Questo ha già due opposti: come può essere indipendente e allo stesso momento assomigliare al Creatore? Questo è un paradosso. Allora dobbiamo sempre lavorare nella fede sopra la regione, nella dazione oltre la ricezione.

L’esteriorità è più vicina al mio ego, e alla mia vita; vorrei che l’ amore per me stesso, i miei desideri di ricevere, fossero sempre pieni e che mi sentissi bene. Mi vorrei sentire bene e confortevole in esso, vorrei che tutto fosse piacevole e tranquillo. L’ interiorità è dazione: è la preoccupazione degli altri, adesione alla società e all’insegnante, e tramite loro, adesione al Creatore.

Se non preferisco uno all’altro, come posso scegliere? Come posso formare me stesso? Questo è il mio lavoro. Senza di esso non posso formare me stesso in qualsiasi modo.

Quando una persona vuole acquisire una forma, egli evoca la Luce che Riforma e si fa il lavoro. Però senza la bramosia di una persona non c’è indipendenza e non c’è raggiungimento del Creatore poiché non c’è un vaso, non c’è il desiderio.
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(Dalla Lezione quotidiana di Kabbalah 3.03.2014, Scritti di Baal HaSulam)

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Istinto e intelligenza

Domanda: Cosa sono i pensieri e come influenzano il sistema generale?

Risposta: I pensieri appaiono dove ci sono alcuni desideri che si trovano in opposizione e in conflitto tra loro, la necessità è quella di creare un equilibrio in qualche forma.

Se, a causa della mancanza di differenza nei desideri, appare nessun pensiero, solo allora l’istinto opera.
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In Preparazione al Congresso  Integrale

Il buon futuro del Mondo

La realtà nella quale ci troviamo è delineata dall’influenza della Luce sul desiderio. Possiamo cambiare il rapporto tra la Luce ed il desiderio, consciamente o inconsciamente, con costanza, per fasi, intelligentemente, con le nostre forze, con il lavoro condiviso, oppure per caso, come è scritto: “Il Creatore farà tutto per me” (Salmi 138:8).

Tuttavia, in ogni circostanza, la realtà che percepiamo, sia fisica che spirituale, è raffigurata attraverso l’azione della Luce sul desiderio. E quando raggiungiamo l’equivalenza della Luce e del desiderio, li completiamo tra loro, facciamo fare pace tra di loro, portiamo la pace al mondo intero.

Perciò, anche le persone senza il punto nel cuore che non sono pronte a creare una connessione tra la Luce de il Kli e a rendere uguali la loro forma per mezzo del Masach e di Ohr Hozer, vedono il mondo in modo diverso. Non lo vedono come il mondo spirituale perché non ci sono componenti spirituali nella loro sensibilità. Tuttavia, poiché anche loro aspirano all’unione attraverso vari desideri, che si parli di desiderio di soldi, sicurezza, educazione, onore o controllo essi saranno sollevati da tutti i problemi della loro vita.

Naturalmente, piano piano, altri problemi si presenteranno per riuscire ad andare ancora più avanti, ma essi vedranno che il mondo si sta avvicinando al periodo buono. E questa è la buona strada, la strada della Torà, e non la strada della sofferenza. In conseguenza all’unione dell’influenza inconscia della Luce su di loro, essi vedranno che i cambiamenti sono per il meglio. Essi scopriranno il sistema che fa funzionare la realtà, cioè essi sentiranno che grazie alle buone relazioni tra di loro, il mondo sta cambiando, e che stanno cambiando la loro percezione e le loro reazioni interiori a ciò che sta succedendo.

Staranno meglio? Sì. Scopriranno altri fenomeni positivi? Sì. Ci saranno degli altri disastri naturali? Sì. Vedremo comunque come un uomo metterà in moto le proprie forze interiori connesse alla natura inanimata, vegetativa ed animata.

Spetta a noi comprendere che abbiamo l’arma più forte che ci possa essere. Tutte le forze della natura sono per noi, e anche il Creatore, infatti, vuole dirci: “Per favore, usaMi. E’ tutto nelle tue mani”.

Quando porteremo la pace nel mondo, gli uomini saranno immersi solamente in una connessione circolare. Forse, una parte di loro lavorerà un’ora al giorno; e con il resto del tempo tutti saranno immersi nei pensieri su come assomigliare al Creatore e sentiranno piacere nel farlo.

Ancora noi non capiamo come potrebbe avvenire, ma questo è ciò che sarà. Questo diventerà il centro della vita. Al di là delle necessità, gli uomini si occuperanno solamente della connessione con gli altri, nel portare la connessione tra loro ad una profondità ancora maggiore, ad una maggiore sensibilità, fino a quando il corpo fisico ed il mondo materiale saranno scoperti come immaginari.

Un altro mondo inizierà a comparire; saranno scoperte le connessioni che vanno al di là di questo mondo, e noi vedremo che tutte queste “ragnatele” sono interdipendenti. E di conseguenza, gli uomini inizieranno a comprendere la saggezza, il pensiero della creazione che è latente in tutte le sue parti. Questo è ciò che viene chiamato il lampo della Divinità, la rivelazione della Divinità, nel senso che tutto respira, e una cosa dipende dall’altra.
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(Preparazione al Congresso Integrale, Nove Fasi del Cammino Verso L’Unità, Punto 8)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 21.03.2014

Preparazione alla Lezione
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Zohar per tutti, Parashat “Bereshit-1“, Articolo 163 “Facciamo l’uomo”, Punto 163
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Scritti di Baal HaSulam, “Introduzione al Libro Panim Meirot uMasbirot“, Punto 11
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Riassunto della Lezione quotidiana di Kabbalah
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Verità e beneficio

Domanda: All’inizio il nostro lavoro è stancante e poi ci tiene occupati e ne siamo sopraffatti….

Risposta: Questo dipende dalla tua abilità. Se diventi un esperto nel tuo lavoro, allora il lavoro è un piacere per te. Quando ti piace quello che fai non senti il lavoro come un peso ma come un piacere, un’auto espressione, e quindi non ti senti stanco. Come un vero artista che si addormenta al cavalletto perché fisicamente spossato ma non perché ha separato se stesso dal lavoro.

Domanda: A volte mi sento così stanco da sentirmi senza la connessione con lo sviluppo spirituale e le attività del gruppo come un servitore che non ha più bisogno di nulla. Come si può arrivare ad uno stato di cooperazione reciproca?

Risposta: Dobbiamo lavorare assieme con tutti, questo è tutto. Io so che non c’è nessun altra via, e mi senbra di non poter andar d’accordo con questa cosa, è difficile per me, e vorrei fare tutto in modo diverso, ma non c’è scelta, è necessario; esiste un fine superiore.

Non può essere che io possa avanzare verso la verità perchè deriva un vantaggio da essa. La verità ed il vantaggio non esistono assieme. Il vantaggio sta solo dalla parte dell’ego.

Il fine superiore mi forza ad avanzare. Diamo felicità al Creatore con questo; ci innalziamo al suo livello.

Cerca di prendere degli obblighi verso il gruppo, verso gli amici, la responsabilità verso tutti; innalzati a questo livello, non abbassarti. Il Creatore di darà tutti i tipi di effetti collaterali. Supponiamo che stai facendo qualcosa di buono assieme ora. Egli ti spingerà verso un lavoro migliore, un migliore stipendio, delle condizioni migliori e così via.

Non si può accettare questo come una carità od una ricompensa. C’è solo un ritorno: io desidero scoprire le caratteristiche della dazione e dell’amore come risultato del mio lavoro. Quindi, cerca di tirarti sempre più vicino alla proprietà della dazione per tutto il tempo.
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Lezione quotidiana di Kabbalah – 20.03.2014

Preparazione alla Lezione
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Workshop
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Il Libro dello Zohar, “Bereshit” (Genesi), Pagina 1
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Scritti di Baal HaSulam “Introduzione al Libro Panim Meirot uMasbirot”
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Riassunto della Lezione quotidiana di Kabbalah
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Il mondo di chi dipende e di chi è senza volontà

Nelle notizie (da the American Dream): “Gli americani sono le persone più drogate della storia del pianeta. Le droghe illegali ottengono la maggior parte delle notizie in primo piano, ma la verità è che il numero di americani che sono dipendenti da droghe legali è di gran lunga superiore al numero di americani che sono dipendenti da droghe illegali. Come si vedrà in seguito, circa il 70% di tutti gli americani sono attualmente almeno in prescrizione di droghe. In aggiunta, ci sono 60 milioni di americani che ‘abusano dell’alcol’ e 22 milioni di americani che utilizzano droghe illegali. Ciò significa che quasi tutti quelli che si incontrano per strada stanno prendendo qualcosa. […]

“Questo sembra assolutamente folle, ma è vero. Siamo letteralmente drogati e fuori di testa. Infatti, come potrete leggere qui di seguito, ci sono 70 milioni di americani che stanno prendendo “droghe che alterano la mente” in questo momento. Questo significa che la maggior parte delle persone non sono in grado di pensare con chiarezza in questi giorni, questo perché non possono. Noi amiamo le nostre droghe legali e stiamo peggiorando ogni anno che passa. E considerando il fatto che le grandi aziende stanno facendo decine di miliardi di dollari dallo spaccio dei loro farmaci al restante parte di noi, non ci aspettiamo che le cose cambino presto. “

Il mio commento: Questa condizione si sta diffondendo in tutto il mondo, a favore dei circoli dominanti: è più facile controllare una popolazione velleitaria e dipendente. La gente ha bisogno di passare attraverso il punto più basso della caduta, il riconoscimento del male, e solo allora saranno disposti a cambiare se stessi. Allora saranno in grado di sentire l’esistenza del metodo dell’educazione integrale.
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La sorgente spirituale della lezione del mattino

Domanda: Qual’è la sorgente spirituale della lezione quotidiana di Kabbalah che si tiene dalle tre sino alle sei del mattino?

Risposta: Serve a svegliarsi con il pensiero per il Creatore ed a creare immediatamente una connessione con Lui visto che è Lui stesso a determinare tutta la giornata lavorativa che segue, durante la quale devi mantenere la stessa connessione che hai costruito nella lezione del mattino per tutte le altre realtà della vita.

Domanda: Perchè iniziamo a studiare proprio alle 3 e non alle 2:40 od ad un’altra ora?

Risposta: Di principio dovremmo iniziare a studiare a mezzanotte, ma questa non avviene alle 12 come pensiamo di solito. Bisogna dividere la notte in due metà ed anche questo tempo è variabile. Così bisogna iniziare a studiare a mezzanotte.

Domanda: Perchè non usiamo la forma della lezione che era abituale ai tempi di Abramo? Egli avrebbe invitato delle persone attorno ad un tavolo, gli avrebbe servito da mangiare e da bere e poi avrebbe dato una lezione.

Risposta: Si tramanda che egli avesse una tenda e che chiamasse tutti lì. La tenda era piantata lungo la via e i mercanti passavano da quelle parti, tutti i tipi di mercanti ambulanti, e andavano da lui per riposarsi e bere il tè. Contemporanemente elgi gli parlava del suo insegnamento.
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