“La Rivoluzione Circolare”

Opinione (Frans van Houten, Direttore Operativo [Chief Executive Officer] di Royal Philips): “Oggi, il mondo ha bisogno di un mutamento di paradigma simile. Però questa volta è il modello economico prevalente che deve essere trasformato […] Il problema è che il mondo ha mantenuto a lungo un focus miope sulla produzione e sul consumo della merce al minor costo possibile. Un’economia lineare basata sull’uso rapido, sullo smaltimento e sostituzione della merce, è il risultato.

“Sostenere il modello attuale richiederebbe risorse facilmente accessibili ,illimitate e spazio infinito per i rifiuti – qualcosa che chiaramente non è possibile. Infatti, le conseguenze della nostra economia usa e getta – emissioni di anidride carbonica alle stelle, flussi di rifiuti ingestibili, e la difficoltà crescente dell’estrazione delle risorse, per citarne alcuni – sono già evidenti.

“Per trovare un’alternativa sostenibile, uno deve soltanto guadare la natura, dove niente viene sprecato. … Questo richiede una nuova generazione di materiali, come sviluppo e produzione innovativi. Richiede anche una domanda di modelli nuovi di commercio, un concetto ridefinito di titolarità e uso legale, regole nuove per appalti pubblici, e strategie di finanziamento nuove. Finalmente, un’economia circolare chiede una logistica di adattamento e una cultura di direzione che abbraccia nuovi sistemi e premia i progressi verso la sua istituzione.

“Però il commercio non può trasformare l’economia da solo. Allo scopo di spostare l’attenzione delle imprese dalla minimizzazione del costo iniziale per massimizzare il valore totale, garantendo la protezione della salute e il benessere della gente, i governi devono cambiare le loro procedure di appalto implementando i requisiti di esecuzione per circolarità, in questo modo contribuendo a stimolare la domanda per nuove soluzioni.

“Allo stesso tempo, i consumatori devono essere aperti a utilizzare prodotti che non possiedono. Perché l’economia circolare è intrinsecamente sistemica, può succedere solo se tutte le parti interessate disegnano, creano, e possiedono insieme i prodotti e i servizi. […]”

“Come tutte le grandi transizioni nella storia umana, lo spostamento dal lineare all’economia circolare sarà tumultuoso. Esso sarà caratterizzato da pionieri e scettici, vittorie e ricadute.”

Il mio commento: I capitalisti non cambiano mai il loro obiettivo: in ogni caso il massimo profitto. Il nostro egoismo non può pensare ad altro. La transizione all’economia solidale, dove solo le necessità sono prodotte in modo ecologico per l’ambiente, è possibile solo tramite la rieducazione dei capitalisti sia volontariamente (spiegando la sua necessità) o contro la loro volontà (tramite sofferenza e crisi).
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