Raggiungendo la Terra di Israele

La Torà, “Esodo”, 34:12: Guardati bene dal far alleanza con gli abitanti del paese nel quale stai per entrare, perchè ciò non diventi una trappola in mezzo a te.

Una persona ha degli attributi che non può correggere. Dobbiamo allontanarli, il che significa che dobbiamo chiarire le cose e capire che non possiamo gestirli, superarli, o cambiarli in amore e dazione.

Dopo tutto, non abbiamo nemmeno il potere di elevarci al di sopra di loro. Quindi abbiamo bisogno di espellerli, come se li distruggessimo, non usarli, nel senso che in realtà è come se non esistessero.

Tutti questi attributi sono al livello più basso egoistico chiamato “la terra di Israele“, e si rivelano in noi quando saliamo ad un livello superiore. Solo allora potremo definirli e identificarli. Quindi non dobbiamo collaborare in qualche modo con quello che viene chiamato le sette nazioni (gli attributi di HGT NHYM, le sette Sefirot), e stabiliamo che è vietato toccarli.

In contrasto agli attributi più grossolani, che non possono essere corretti, vi è un immensa Luce, la Luce del mondo di Ein Sof (Infinito). E’ per questo motivo che dobbiamo prescinderne e lasciare che il Creatore li corregga, poiché questi attributi appartengono alla nostra creazione.

Quando un desiderio viene creato dal nulla, tutti i sette attributi sono nella zona secca “qualcosa dal nulla”, in questo punto di connessione. Pertanto si rivelano all’ultimo momento, quando stiamo per salire tutti i livelli che possiamo correggere. La Torà si conclude con l’ingresso nella terra di Israele, e la persona ha ancora a che fare con tutti questi attributi. Come dovrebbe operare da qui in poi? Non ci viene detto. La Torà è data solo a noi come una guida per correggere quello che possiamo correggere.

Domanda: Ma poi c’è la storia di Davide, su Gerusalemme, sulla terra di Israele, ecc.

Risposta: Questo non è più il livello di Mosè, ma il livello dei profeti, e quindi è ancora più nascosto. Dobbiamo capire che tutto ciò che è descritto dai profeti negli scritti sacri sono livelli che abbiamo già vissuto in passato nei nostri desideri non corretti. Non avremo modo di subirli in futuro perché le fasi della distruzione dei due Templi e dell’esilio sono finiti. Dobbiamo subire solo la fase di cui la Torà stessa ci dice e che è sufficiente. Allora raggiungeremo la terra di Israele e la fine della correzione. La Torà ci racconta riguardo a quello che è successo nelle nostre radici, e quindi dobbiamo correggere lo stato di transizione dal Monte Sinai nel deserto del Sinai fino a raggiungere la terra di Israele.
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(Da Kab.TV “I segreti del Libro Eterno” del 16.09.2013)

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