Nove fasi del cammino verso l’unità, Punto 8

In Preparazione al Congresso  Integrale

Il buon futuro del Mondo

La realtà nella quale ci troviamo è delineata dall’influenza della Luce sul desiderio. Possiamo cambiare il rapporto tra la Luce ed il desiderio, consciamente o inconsciamente, con costanza, per fasi, intelligentemente, con le nostre forze, con il lavoro condiviso, oppure per caso, come è scritto: “Il Creatore farà tutto per me” (Salmi 138:8).

Tuttavia, in ogni circostanza, la realtà che percepiamo, sia fisica che spirituale, è raffigurata attraverso l’azione della Luce sul desiderio. E quando raggiungiamo l’equivalenza della Luce e del desiderio, li completiamo tra loro, facciamo fare pace tra di loro, portiamo la pace al mondo intero.

Perciò, anche le persone senza il punto nel cuore che non sono pronte a creare una connessione tra la Luce de il Kli e a rendere uguali la loro forma per mezzo del Masach e di Ohr Hozer, vedono il mondo in modo diverso. Non lo vedono come il mondo spirituale perché non ci sono componenti spirituali nella loro sensibilità. Tuttavia, poiché anche loro aspirano all’unione attraverso vari desideri, che si parli di desiderio di soldi, sicurezza, educazione, onore o controllo essi saranno sollevati da tutti i problemi della loro vita.

Naturalmente, piano piano, altri problemi si presenteranno per riuscire ad andare ancora più avanti, ma essi vedranno che il mondo si sta avvicinando al periodo buono. E questa è la buona strada, la strada della Torà, e non la strada della sofferenza. In conseguenza all’unione dell’influenza inconscia della Luce su di loro, essi vedranno che i cambiamenti sono per il meglio. Essi scopriranno il sistema che fa funzionare la realtà, cioè essi sentiranno che grazie alle buone relazioni tra di loro, il mondo sta cambiando, e che stanno cambiando la loro percezione e le loro reazioni interiori a ciò che sta succedendo.

Staranno meglio? Sì. Scopriranno altri fenomeni positivi? Sì. Ci saranno degli altri disastri naturali? Sì. Vedremo comunque come un uomo metterà in moto le proprie forze interiori connesse alla natura inanimata, vegetativa ed animata.

Spetta a noi comprendere che abbiamo l’arma più forte che ci possa essere. Tutte le forze della natura sono per noi, e anche il Creatore, infatti, vuole dirci: “Per favore, usaMi. E’ tutto nelle tue mani”.

Quando porteremo la pace nel mondo, gli uomini saranno immersi solamente in una connessione circolare. Forse, una parte di loro lavorerà un’ora al giorno; e con il resto del tempo tutti saranno immersi nei pensieri su come assomigliare al Creatore e sentiranno piacere nel farlo.

Ancora noi non capiamo come potrebbe avvenire, ma questo è ciò che sarà. Questo diventerà il centro della vita. Al di là delle necessità, gli uomini si occuperanno solamente della connessione con gli altri, nel portare la connessione tra loro ad una profondità ancora maggiore, ad una maggiore sensibilità, fino a quando il corpo fisico ed il mondo materiale saranno scoperti come immaginari.

Un altro mondo inizierà a comparire; saranno scoperte le connessioni che vanno al di là di questo mondo, e noi vedremo che tutte queste “ragnatele” sono interdipendenti. E di conseguenza, gli uomini inizieranno a comprendere la saggezza, il pensiero della creazione che è latente in tutte le sue parti. Questo è ciò che viene chiamato il lampo della Divinità, la rivelazione della Divinità, nel senso che tutto respira, e una cosa dipende dall’altra.
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(Preparazione al Congresso Integrale, Nove Fasi del Cammino Verso L’Unità, Punto 8)

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