Nove fasi del cammino verso l’unità, Punto 7

In Preparazione al Congresso Integrale

L’importanza della Nostra Missione per il Mondo

1. Tutta l’umanità, tutta la natura, dopo la frantumazione è diretta verso l’unione. E noi siamo coloro che studiano la scienza dell’unione, la saggezza su come attirare un altro potere alternativo che ci aiuti a fare crescere l’unione.

Tutta l’Educazione Integrale consiste in questo, insegnare ad una persona a connettersi agli altri il più velocemente possibile. Finora non c’è stato bisogno di questo metodo, e adesso invece sta iniziando ad essere richiesto.

Noi siamo come uno stoppino, tutta l’umanità sotto di noi è come l’olio, e sopra c’è la Luce dell’Infinito.

Di conseguenza, se faremo di noi stessi un canale, tutto andrà bene. Ci deve ancora essere rivelato che se non connettiamo il superiore, il medio, e l’inferiore nelle tre linee, non possiamo agire.

Abbiamo bisogno della connessione con la forza superiore, di modo che passerà agli altri attraverso di noi, a coloro che stanno attraversando lo sviluppo per lo scopo di elevare l’inferiore alla scoperta dell’elevazione massima. Ed è questo il modo in cui ci comportiamo; ci muoviamo sempre in questo circuito chiuso: dal basso il desiderio è rinnovato, e dall’alto la Luce arriva.

2. Nel lavoro con coloro che sono parecchio giù è importante fare in modo che la sensazione preceda l’intelletto. Teoricamente è impossibile insegnare l’importanza della saggezza ad un ampio pubblico; è impossibile trasmettere la saggezza alle persone prima della percezione. Fuggirebbero.

Noi stessi siamo pronti a tollerare questa saggezza perché abbiamo un desiderio, il punto nel cuore. Senza questo desiderio anche noi fuggiremmo.

E’ necessario impiegare e mettere in moto i partecipanti, far avere loro delle impressioni, riunirli per dei lavori di gruppo, sviluppare ed allargare la loro capacità nella percezione, comprensione e nel modo di sentire e questo per portarli ad un chiarimento che permetta loro di espandersi dentro e di scoprire uno spazio dentro di sé che inizierà ad essere colmato con ogni genere di dettaglio: “il gruppo”, “l’IO”, e così via.

Quando riuniamo i partecipanti per discutere le domande in un lavoro di gruppo, essi piano piano si strutturano in base al modello integrale del mondo e prendono delle decisioni in modo completo, attraverso l’annullamento dell’io, attraverso il concetto della sfera di lamponi. Essi costruiscono nel gruppo una mini realtà condivisa dove c’è un punto centrale e i Kelim, i desideri, si vogliono connettere in un auto-annullamento, nella reciprocità, nel sostegno reciproco (Arvut), al fine di scoprire il Creatore. In un gruppo come questo di dieci persone, esiste il modello di tutta la realtà.

(Preparazione al Congresso Integrale, Nove Fasi verso il Cammino Verso L’Unità, Punto 7)

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