Sempre ad un crocevia

Baal HaSulam, Shamati #53, “Il Problema del limite”:… Questo è il significato di, “Servi il Signore con gioia”. E’ così perché durante il Gadlut, non ha importanza sostenere che Egli conferisce il lavoro per essere nella gioia, visto che durante il Gadlut la gioia viene da sola. Invece, lavorare nella gioia gli viene dato per il tempo di Katnut, così che essi abbiamo la gioia anche se provano il Katnut. E questo è un grande lavoro.

Questo è chiamato la parte principale del grado, che è un discernimento di Katnut. Questo discernimento deve essere permanente, e il Gadlut è solo un aggiunta. Anche, si dovrebbe bramare per la parte principale e non per quelle aggiuntive.

Nel nostro lavoro noi raggiungiamo un intersezione, un bivio lungo la via, dopo il quale dobbiamo già misurare i nostri stadi lungo la via spirituale, o all’interno del nostro desiderio di ricevere o fuori da esso. Ogni cosa dipende da dove misuriamo il nostro stato, il nostro successo, il nostro continuo progresso.

Se noi misuriamo dentro il desiderio, allora siamo felici riguardo alla grandezza: l’altezza ed il riempimento. E’ la linea di sinistra che ci tira verso il lato dell’ego, secondo il quale aspiriamo a vedere ed a misurare ognicosa. Sulla linea di destra misuriamo tutto in relazione al gruppo ed al Creatore.

Nella linea di destra non siamo consapevoli dello stato in cui siamo e accettiamo tutti gli stati come lo stato perfetto. Questo significa che non consideriamo i nostri propri sentimenti, non importa quel che ci manda il Creatore. Misuriamo sempre tutto secondo la dazione, che significa fuori da noi stessi.

Sulla linea di sinistra è l’opposto: non ho altri pensieri che quelli per me stesso e riguardo a quello che mi capita, e questo è tutto quello di cui mi preoccupo per tutto il giorno.

Di conseguenza, il lavoro lungo le due line è diverso e dipende da quell che richiedo ad ogni stato. Se è della linea destra, richiedo di rimanere sulla via e sono preoccupato solo di perdere la direzione della dazione al Creatore attraverso l’ambiente e tutta la creazione.

In questo contesto lavoro sulla mia piccolezza, per rendere me stesso il più piccolo possibile. Voglio solo dare al Creatore il più possibile e non sento che sto dando o che Egli gode della mia dazione. Questo significa che diminuisco il ritorno in tutti i modi possibili, taglio tutti i fili e le vie per cui potrei ottenere un ritorno dalla mia azione di dazione, che cerco di accrescere il più possibile.

Questo tipo di lavoro è la massima dazione senza alcuna ricompensa. Il mio livello spirituale è dato dalla misura in cui posso fare dei ragionamenti puliti per la dazione assoluta senza alcuna ricompensa (come Rosh-Toh-Sof). E quindi mi sto già stabilizzando ed inizio a lavorare assieme al Creatore, mentre il Creatore apre sempre più opportunità per me.

Quando sono fermo sul livello precedente, chiedo sempre più potere per accrescere la mia dazione. Ovviamente, devo superare il mio ego sempre di più per poter ottere questo per non ricevere con lo scopo di dare. E posso convertire tutto quello che ricevo dal Creatore in dazione, e questo è un lavoro aggiuntivo a questo lavoro. Questo è il modo secondo il quale avanziamo.

Il problema giunge quando siamo arrivati proprio al bivio, dove è creata una separazione. Questo lavoro si ripete su tutti i livelli. Mano a mano che ascendiamo al prossimo grado spirituale, le Reshimot (le reminescenze) frammentate si rivelano. Devo sostare presso questo bivio per poter essere sicuro di dove è la linea di sinistra e dove è quella di destra. Non posso semplicemente girare a destra e non guardare del tutto la sinistra.

Questo è impossibile perchè una linea si fonda sull’altra linea. Se seguo la linea di destra correttamente e raggiungo un certo punto, anche la linea di sinistra cresce proporzionalmente, ma separo una linea dall’altra in modo da creare il mio “tronco” (Toch) e la “fine” (Sof) del Partzuf spirituale. Il posto dove faccio i miei calcoli è detto “testa” (Rosh). E così inizio a costruire il mio Partzuf spirituale. Questo è lavoro spirituale pratico. Questo è del tutto basato sulla figura del mondo che il Creatore rappresenta per me come conseguenza del mio atteggiamento verso la realtà.

Domanda: Dov’è il punto della nostra indipendenza nel disegno?

Risposta: Siamo indipendenti solo ai crocevia ma questi esistono continuamente. Dobbiamo sempre sentire di essere ad un bivio, come è detto “Devono sembrarti nuovi ogni giorno”. Tutto il tempo dobbiamo decidere e sempre scegliere la via di destra, e non cancellare la via di sinistra ma innalzarci al di sopra di questa.
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(Dalla Preparazione della Lezione quotidiana di Kabbalah 3.02.2014)

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