La cura per il mondo è nell’educazione integrale

Il numero di persone nel mondo che soffrono di depressione sta aumentando. Rifiuto, non comprendere il significato della nostra esistenza, uso di stupefacenti, terrorismo, sono tutti indicatori di un disagio esistenziale.

Dobbiamo arrivare al punto in cui potremo portare il mondo ad uno stato razionale ed equilibrato. Adesso, quando molte persone si trovano disoccupate e senza avere niente da fare, è un fattore sociale molto pericoloso e i governi ne sono spaventati. Che cosa si può fare allora?

È impossibile distruggere milioni e perfino miliardi del supposto superfluo nel mondo semplicemente con le guerre. Ci potrebbe essere una guerra dopo la quale non rimane niente. Non c’è una soluzione ragionevole, perfino se abbiamo un approccio al problema secondo Malthus: “Purifichiamo semplicemente l’umanità da tutti gli elementi ridondanti e tagliamola a metà” – non funzionerebbe!

Abbiamo visto come il collasso del dieci per cento di una pianta nucleare in Giappone abbia avuto degli effetti terribili in tutto il mondo, molti dei quali non conosciamo, come su Chernobyl, perché l’informazione rimane classificata.

Ma anche questi “piccoli” problemi sono sufficienti per fermare la costruzione di nuove piante nucleari nel mondo. É stato capito che sono una minaccia e perciò la costruzione di nuove piante è stata bloccata. Ma da questa semplice azione vediamo che non c’è problema e non c’è soluzione. Il problema si trova tutto insieme da un’altra parte: Come possiamo portare miliardi di persone a uno stato equilibrato?

Allora potremmo vedere il licenziamento di molte persone dai loro posti di lavoro come la transizione dell’uomo a un altro tipo di lavoro, a un lavoro sociale produttivo, in modo di poter costituire veramente una società umana molto più vantaggiosa per tutti quanti.

Questo può essere implementato unicamente con l’educazione integrale per tutti. In questo modo solleviamo la persona al livello della comprensione integrale, del controllo globale della natura, e allora lei tratta se stessa, il mondo, e tutto in maniera diversa.

Prima di tutto comprende che il problema non riguarda unicamente ricchi e poveri, ma anche buoni e cattivi governanti, o miliardari che prendono tutto per loro stessi, ma comprende anche che c’è qui una chiara direzione, ed è cosi che la natura ci sviluppa. E questo significa che dovremmo prendere una forma che si adatti alla natura perché non possiamo fare niente contro di essa. L’unica cosa che possiamo fare è comprendere le leggi della natura. Se noi ci adattiamo alle leggi della natura, porteremo noi stessi allo stato più confortevole.
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(Tratto dal programma di Kab.TV “ Fondamenti della Società Integrale”, 26.02.2012)

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