Una porta, un’apertura, un ingresso

Una porta, un’apertura, un ingresso appaiono all’improvviso nella spiritualità. Quindi, non aspettatevi di vedere una porta in lontananza, poi di avvicinarvi e di aprirla. Quando vedrete una porta, si aprirà immediatamente! Questa è la legge, e di conseguenza, se è osservata, accadrà.

E’ solamente se il mio vaso è uguale alla Luce – che accade improvvisamente come l’esodo dall’Egitto, che avvenne di fretta – che vedrò all’improvviso una porta che immediatamente diventerà un’apertura, ed entrerò.

Possiamo compiere una tale azione in completa fede, che significa che se metto sul mio vaso un Masach (schermo) “al fine di donare”, e divento uguale al livello superiore.

Baal HaSulam, Lettera 26: Questo potere, per ascoltare la parola dei saggi in questa realtà in Dalet, è chiamato “fede”…

L’uomo che vuole avvicinarsi all’apertura deve lavorare secondo la fede dei saggi. Nella misura in cui egli aderisce alla grandezza del suo maestro e del gruppo, nella stessa misura egli riceve forza dal suo impegno e può avvicinarsi a questa porta. Egli non ha alcun potere da sé. E’ così che funziona nel nostro mondo, e alla persona vengono dati un maestro, ed il gruppo, e lo studio, al fine di richiamare la Luce che Corregge, che può portare una persona più vicina all’ingresso, al mondo spirituale.

…è chiamato “fede,” poiché non è stabilito all’improvviso, ma attraverso l’educazione, l’adattamento, e attraverso il lavoro.

Questo è il senso dell’educazione integrale, di modo che, usandola, gli uomini riceveranno la Luce che Corregge che li cambierà. Questa è la differenza tra l’educazione integrale e l’educazione ordinaria che non richiama la Luce che Corregge e non cambia una persona. Perciò, è molto importante che ogni persona, che faccia da guida o maestro dell’educazione integrale e che lavori con il pubblico, sia grandemente connessa con il gruppo e con lo studio e solo allora dovrebbe uscire per la divulgazione.

E’ uguale al tutoraggio di un bambino, che sarebbe come un sasso lasciato lì se non fosse per il tutor che lo solleva. Ecco perché questo lavoro è generalmente chiamato “una tunica”, poiché è come un cappotto, “al di là” dell’umano concezione…

Cioè, al di sopra della mente del bambino.

Nel mondo fisico, ci sono dei bambini che non hanno ancora un pensiero, che sono pronti ad annullarsi davanti agli adulti, in modo che essi si prendano cura di loro. E’ così che funzionano le cose in modo naturale nella fisicità. Se un uomo nascesse già adulto – con una mente sviluppata, con i propri sentimenti e le proprie opinioni – sarebbe impossibile prendersi cura di lui. Solamente quando si annulla come un bambino egli permette agli altri di fare quello che vogliono con lui. Solamente quando abbassa la testa, credendo e sapendo che egli dipende totalmente dall’adulto, l’adulto sarà in grado di fare qualcosa per lui.

Pensate che sia facile per una persona adulta sottomettersi in questo modo? Tuttavia, questo è proprio quello che dobbiamo fare. Dobbiamo prendere un esempio da questo mondo relativo alla fase del concepimento, Ibur, allattamento, Yenika, e pensiero, Mochin. Altrimenti, non sarete in grado di avanzare.
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(Dalla 1.a parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 13.12.2013, Gli Scritti Baal HaSulam)

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