Siamo tutti dei piccoli artisti

Baal HaSulam,” L’insegnamento della Kabbalah e la sua essenza”: Inoltre, anche le cose che immaginiamo di ottenere attraverso la loro essenza, come le rocce e gli alberi, dopo un esame onesto ci ritroviamo con zero raggiungimento nella loro essenza, dal momento che raggiungiamo solo le loro azioni, che si verificano in concomitanza con l’incontro dei sensi con loro.

Percepisco e sento tutto solo come un’impressione, creata nei miei organi sensoriali, non nella forma originale. La verità è al di fuori di me e sconosciuta per me. Percepisco solo qualcosa dentro di me, distinguendo ciò che è stato “rappresentato” nella mia vista, udito, gusto, olfatto e tatto, posso prendere in considerazione qualcosa. Tutti i nomi e i simboli, tutti i fenomeni, e le risposte, tutti i tipi di materia, tutto ciò che accade è dovuto alla percezione nei miei organi sensoriali. L’essenza rimane “dietro le quinte”, sfugge alle sensazioni materiali, si trova al di fuori del quadro del mondo che “tirano” per noi.

Domanda: Come possiamo allora comunicare con gli altri e capirci?

Risposta: Noi possiamo capirci perché ognuno ha un programma simile con un modello simile insito nei nostri organi sensoriali. La loro corrispondenza permette ad una persona di passare le proprie emozioni agli altri, perché loro si trovano nella sua stessa illusione. Ci troviamo tutti ad un certo livello di percezione e questa situazione ci permette di discutere tra di noi.

Sulla base dell’ “immagine” attuale, ammettiamo l’esistenza del nostro mondo, nel quale esiste la natura inanimata, vegetale, e animata, così come le persone che percepiscono la realtà. Di che cosa si tratta, in realtà, noi non lo sappiamo. Forse, si tratta solo di onde come dicono i fisici, o il vuoto quasi primordiale perché la distanza tra le particelle subatomiche è incomparabilmente superiore alla loro dimensione.

Come percepiamo il mondo? In che modo questo influisce su di noi? Come possiamo immaginare cosa sta succedendo? Perché la realtà prende specificamente questa forma nella nostra percezione? Come trattiamo i dati ricevuti? Come li confrontiamo con i risultati precedenti? Come e con l’aiuto di quale codice riusciamo a trasmetterci le informazioni a vicenda? Come la memorizziamo in modo da utilizzare l’esperienza accumulata in seguito e trovare qualcosa, per tracciare un’analogia? Tutti questi sono derivati.

E la cosa più importante è che le persone in questo mondo materiale percepiscono solo un’immagine soggettiva. Se esse fossero fornite di altri organi sensoriali, vedrebbero un mondo diverso. Se il loro programma di percezione venisse cambiato, l’immagine cambierebbe. Oggi abbiamo già inventato dei dispositivi che ci permettono di modificare e aumentare la realtà percepita, di creare illusioni e false immagini.

Inoltre, gli animali, rispetto a noi, percepiscono il mondo in modo completamente diverso. Un cane si orienta in base agli odori, lui non guarda una persona, ma gli odori e questo significa che costruisce un’immagine umana. Egli riconosce un gatto che corre non tanto dagli occhi, ma nel campo dell’odore. Un serpente determina la temperatura degli oggetti a frazioni di gradi, e questo da’ un quadro chiaro.

In generale, è chiaro che tutto ciò che esiste nel mondo è relativo. È relativo anche tra le persone, anche se per natura, non c’è una grande differenza tra noi.

Domanda: In questo caso, come possono i Kabbalisti discutere il mondo spirituale, capendosi reciprocamente?

Risposta: Un Kabbalista è una persona che risiede in un corpo, come te, e che percepisce il mondo attraverso i sensi corporei, come fai tu. Oltre a ciò, possiede una percezione supplementare, in cui egli distingue le forze che controllano il mondo e la sua connessione con loro. C’è una rete di forze davanti a lui, questo è tutto. Ma è davvero tutto.
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